Politica

«Attendiamo risposte concrete»

Vuoto di dirigenti

C’è chi svolge due ruoli ad interim

Recentemente presso l’Azienda Sanitaria Provinciale si è venuto a creare un vuoto di dirigenti. Secondo la normativa regionale vigente, infatti, tali incarichi possono essere conferiti solo a chi è in possesso di alcuni requisiti tra i quali primeggia, ovviamente, la laurea. Secondo il dottor Sandro Cortese, intervenuto nella veste di sindacalista Fials, «non è che l’Asp non abbia dirigenti, in realtà i pochi dirigenti rimasti, loro malgrado, hanno da giorni il doppio incarico, solo funzionale e senza trattamento economico, definito “ad interim”». Per capire in poche parole cosa sia davvero successo basta fare alcuni esempi. Lo stesso dottor Sandro Cortese, già responsabile della Ragioneria, sta dirigendo anche l’Unità Operativa Attività Tecniche, così come la dottoressa Daffinà, già responsabile dell’Ufficio Legge 626, che ha ricevuto l’incarico anche per l’Ufficio Legale, mentre per l’Economato e Provveditorato non vi è ancora un responsabile e non si è a conoscenza di chi dovrà dirigerlo.
«Questo – spiega Cortese – crea disfunzioni e confusione», ma soprattutto «penalizza i già dirigenti di struttura, poiché secondo una ultima legge regionale non hanno il prescritto titolo, cioè la laurea, per ricevere questi incarichi». Considerato il fatto che per il momento l’azienda non si possa permettere di reclutare i suoi dirigenti all’esterno, Cortese sostiene quindi che si dovrebbe per lo meno affidare tali incarichi ai dirigenti di struttura, a chi insomma, anche senza titolo, presta da tempo servizio in quei settori. «Le organizzazioni sindacali – spiega Cortese – sono al momento in attesa di risposte dal Direttore Generale Rubens Curia, il quale ha difficoltà a sbrogliare la matassa, perché legato alla rigidità della normativa regionale».
«Nel frattempo la Regione tace» aggiunge Cortese, che in qualità di sindacalista, sempre disponibile al dialogo con la stampa, conferma le difficoltà obiettive di tutti, compresa quella del DG. «La soluzione – conclude Cortese – potrebbe essere la modifica del Decreto Legge, valida almeno a sanare i diritti acquisiti dai dirigenti senza il titolo di laurea, oppure una sanatoria per tutelare i diritti di coloro i quali, e sono pochi, sono in servizio».

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it