Cinque giorni di grande fermento per la città, nel  teatro messo a disposizione della società Porto di Tropea

Animanera il film più premiato al "Tropea Film Festival - Premio Raf Vallone"

A vincere sono stati, per la migliore colonna sonora: Deadline di Massimo Coglitore. Migliore sceneggiatura: Animanera di Raffaele Verzillo. Migliore corto: Fuocarrubbat (una fantastica storia lucana) di Giuseppe Marco Albano-Vincenzo Forcillo. Migliore documentario: Lavoratori di Tommaso Cotronei. Migliore lungometraggio: Animanera. Migliore attore: Antonio Friello di Animanera. Migliore regia: Animanera. Premio del pubblico: Animanera. Premio della critica: Compito in classe di Daniela Cascella. Animanera, dunque, incentrato su una dura condanna contro la pedofilia (così come Compito in classe) è stato il lungometraggio che ha ottenuto i maggiori consensi.

 

Vittoria Saccà

foto Salvatore Libertino

 

Tropea - Successo indiscusso per il “Tropea film festival- Premio Raf Vallone”, organizzato dall’Associazione Culturale Tropeana presieduta da Bruno Cimino, che ha avuto al suo fianco l’infaticabile braccio destro Bruna Fiorentino, e portato avanti in collaborazione con la società Porto di Tropea. Sono stati cinque giorni di grande fermento per la città Perla del Tirreno, dove si è voluto rendere omaggio al grande Raf Vallone. A presentare il festival sono stati Claudia G. Moretti, il dj Jeff Bifano e Vanessa Gravina. Tutti e tre all’altezza della situazione.

Tanti gli attori, i produttori e i registi, le personalità di spicco nell’orizzonte nazionale e internazionale, che in questi cinque giorni hanno dato lustro alla città con la loro presenza. Da Ninetto Davoli, a Giuseppe Zeno, a Mimmo Calopresti, tutti e tre insigniti del premio alla carriera, a Saverio Vallone. Dall’on. Doris Lo Moro, alla senatrice Vittoria Franco, a Gerardo Sacco, orafo crotonese di cui la Calabria si vanta per aver portato nel mondo il meglio dell’arte orafa e che ha creato appositamente per il festival le statuette consegnate ai vincitori. A Santo Versace, che dal palco dell’anfiteatro, ha veicolato messaggi di ottimismo tutto calabrese e di solidarietà verso i bambini bisognosi di cure e tanti altri ancora, come il commissario della fiction “Vivere” Edoardo Siravo, la cui presenza è stata una gradita sorpresa riservata a Ninetto Davoli, agli attori della fiction “Gente di mare” ormai affezionati a quest’angolo di Paradiso. E’ stato un festival vivo e scoppiettante, che non si è soffermato solo alla visione dei trentaquattro film in concorso, ma, oltre a ricordare con interviste e spezzoni di film Raf Vallone, è stato impreziosito da iniziative collaterali come una mostra in biblioteca comunale delle opere dell’artista Giulio Pettinato, e una conferenza dibattito sul tema “Realtà e futuro del cinema italiano” alla quale hanno preso parte attori, registi e produttori oltre a Nicola Galloro, Donatella Baglivo, Salvatore Romano, al presidente della banca di Credito Cooperativo di San Calogero Antonino Barone. Quanto è emerso dalla conferenza sarà inviato integralmente alla senatrice  Franco nella speranza che possa essere utile a migliorare la proposta di legge di riforma per il cinema. Dolcissime le “ancelle”, così battezzate da Gravina, ovvero le bravissime bambine che, nel loro vestitino di raso bianco, per tutte le serate hanno provveduto a portare sul palco gli attestati di partecipazione e i gadget ai registi, nonché i microfoni agli ospiti. Applausi sono stati riservati ai bravi ballerini Francesca Carrozzo e Francesco Tacconi, così come ai fratelli Laganà per il loro significativo Dvd. Ma il protagonista in assoluto, dice Cimino, è stato Raf Vallone, non per caso è stata ospite la regista Daniela Baglivo che, tra le tante sue produzioni, si è occupata anche di Raf Vallone all’interno di una serie cui ha dato inizio nel 95, in occasione del centenario del cinema. Le sue sono cinebiografie, ciascuna di 90 minuti, volte a ricordare i grandi personaggi del cinema italiano e non poteva mancare Raf Vallone con “Uno sguardo sul mare” della durata di 83 minuti circa.

Soddisfatto di tutto il festival colui che lo ha voluto così tenacemente, il presidente Cimino che lo ha realizzato spinto dall’amore per Tropea dove è nato a cinquanta metri dal mare. Il festival, egli dice,  è un progetto nato tempo fa e realizzato in un luogo magico. “ Tropea  aveva diritto ad un festival cinematografico”.  Ed è stato un successo già alla sua prima edizione. Sono stati inviati 214 film, su cui ne sono stati selezionati 34, tutti belli ed emozionanti. Certo, nella realizzazione di tutto l’evento sono state incontrate tante difficoltà, e “non soltanto logistiche”, spiega il presidente, “quanto cercare di far comprendere a tutte le istituzioni che dovrebbero stare molto attenti a queste manifestazioni”. Per Cimino, Raf Vallone è “la luce, il faro, il patriarca del neorealismo” e non è per difendere il nome di un concittadino, prosegue, “ma il neorealismo è stato il momento magico del cinema italiano e Raf Vallone ha saputo rappresentarlo”. Con Tropea film festival s’intende fare “cultura cinematografica” nel nome di questo grande attore che oggi riposa nella sua amata città e da dove sarà ricordato al mondo tutti gli anni con un evento straordinario come il festival che si spera, diventi internazionale. E mentre gli organizzatori già pensano alla seconda edizione, sono stati proclamati i vincitori di questa prima, scelti da tre giurie presiedute da Deborah Valente, Nicola Rombolà, Saverio Ciccarelli, con il super visore Pasqualino Pandullo. A vincere sono stati, per la migliore colonna sonora: Deadline di Massimo Coglitore. Migliore sceneggiatura: Animanera di Raffaele Verzillo. Migliore corto: Fuocarrubbat (una fantastica storia lucana) di Giuseppe Marco Albano-Vincenzo Forcillo. Migliore documentario: Lavoratori di Tommaso Cotronei. Migliore lungometraggio: Animanera. Migliore attore: Antonio Friello di Animanera. Migliore regia: Animanera. Premio del pubblico: Animanera. Premio della critica: Compito in classe di Daniela Cascella. Animanera, dunque, incentrato su una dura condanna contro la pedofilia (così come Compito in classe) è stato il lungometraggio che ha ottenuto i maggiori consensi.

 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

    www.tropeaedintorni.it        agosto 2007