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Fondazione  “Don Francesco Mottola”Fondazione  “Don Francesco Mottola”
All’interno del Convegno la premiazione della XXI edizione
Premiate  le “Sorelle della Compagnia della Croce di Reggio Calabria”

di Don Francesco Sicari

La 21° edizione del Premio “Don Francesco Mottola”, organizzato dalla omonima fondazione, si è svolto lunedì 29 giugno, nella sala conferenze del Seminario Diocesano di Mileto.
E’ stata così accolta la proposta avanzata dal Vescovo Mons. Luigi Renzo, che ponendo il Convegno al centro della Diocesi, ha voluto porre Don Mottola all’attenzione di tutti.Lo stesso Presule, nel suo intervento ha dichiarato che “il messaggio e l’opera del Venerabile don Mottola non è un fatto marginale, ma un fatto che ci appartiene. Dare a don Mottola una centralità diocesana ed ecclesiale ne esalta la figura e la forza del suo messaggio, sempre più attuale per la profezia che ha espresso con il suo apostolato della Parola, della sofferenza e della carità”.
Una manifestazione e un evento importante che, come sottolineato dal presidente della Fondazione Alfredo De Grazia, ha coinciso con il 40° anniversario del pio transito del Venerabile e in provvidenziale coincidenza con la conclusione dell’anno Paolino e l’apertura in diocesi dell’anno sacerdotale.
La figura di Don Mottola, infatti, lega mirabilmente questi due eventi ecclesiali perché, come affermato dallo stesso De Grazia, “ egli è stato un esempio vivente di sacerdote e di apostolo missionario verso tutte le realtà della Calabria. Nella sua opera sacerdotale c’è in modo specifico una chiara vocazione sociale da Lui apertamente manifestata e la sua vita è stata esemplare sintesi di contemplazione e azione, nel dono totale di sé a Dio e agli altri”.
Don Mottola è dunque un modello e un richiamo per tutti affinchè, come ha ricordato Mons. Luigi Renzo, “ il suo stile e il suo spirito aiuti ciascuno a seguire la sua strada, perché solo così potremo dare al mondo di oggi così diviso, frammentato e liquido, un messaggio significativo ed essere profezia per questa società che ha bisogno del lievito cristiano per dare frutto”.
Alla manifestazione hanno preso parte il neo sindaco di
Fondazione  “Don Francesco Mottola”Mileto Vincenzo Varone, sacerdoti diocesani, numerosi oblati e oblate del Sacro Cuore e amici della fondazione.
A tenere la relazione base del Convegno è stato il prof. Pino Falvo, docente di Teologia morale e bioetica nel Seminario teologico S. Pio X di Catanzaro sul tema “ educare ad una fede adulta: tra contemplazione ed impegno nel mondo”.
Si è trattata di una relazione densa e articolata che ha presentato soprattutto il significato dell’anno sacerdotale “come occasione feconda per riscoprire l’identità del sacerdozio”.
In questo anno, ha sottolineato don Falvo, ad ogni chiesa locale viene chiesto di presentare uomini e sacerdoti che siano veramente modelli ispiratori e possano dare e rinnovare la convinzione del grande valore e dell’importanza del ministero sacerdotale.
Don Mottola può essere per la nostra chiesa diocesana questo modello ispiratore. ”La sua vita, ha ricordato il relatore, è stata caratterizzata da una costante e continua ricerca e sete del Signore per sperimentare la profondità del suo cuore e per ricevere  la forza e la grazia di amare come Lui.. Chi ha incontrato don Mottola ha trovato il vero volto del Signore misericordioso e la paternità di Dio. Egli ha vissuto per essere tutto di tutti perché di Dio. Da vero “certosino della strada” visse la contemplazione  che straripa naturalmente nell’azione gravida di carità soprannaturale. Don Mottola fu un autentico contemplativo nell’azione; certosino della strada vale a dire non nomade né turista, ma pellegrino sofferente le pene d’amore per Cristo che compie il suo esodo”.
Alla relazione di Don Falvo, è seguito un ampio dibattito nel quale è stato anche sottolineato il confronto tra don Mottola e altre importanti figure sacerdotali dell’Italia del dopo guerra: Don Primo Mazzolari e Don Carlo Gnocchi.
E’ seguita la consegna del Premio. Il Premio è stato consegnato alle “sorelle della Compagnia della Croce” di Reggio Calabria. Si tratta di una realtà di suore consacrate che da oltre 25 anni, ispirate dalla fede e dal carisma della Beata Angela della Croce, per loro scelta di vita, contemplano e pregano il “Mysterium Crucis” e sono “umili operaie” accanto a tanti “calvari” umani che incontrano per le strade di Reggio Calabria.
A ricevere il premio, dalle mani del Sindaco di Mileto Vincenzo Varone, è stato Mons. Antonino De Nisi, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Arcidiocesi di Reggio Calabria.
Il Comitato, assegnando questo premio a questa comunità religiosa, l’ha voluta porre come segno autentico e riferimento di una testimonianza autentica che si nutre della fede e della civiltà dell’amore, nella nostra terra di Calabria.

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