Conclusa con successo la prima edizione del Premio letterario nazionale “Città di Tropea – Una regione per leggere”

“Gomorra” di Roberto Saviano conquista la giuria

Mattatore, come sempre è stato, Vittorio Sgarbi

 

comunicato stampa

foto Salvatore Libertino

 

Tropea-Drapia Annunciato nella sala del teatro “La Pace” di Drapia il vincitore del Premio letterario nazionale “Città di Tropea – Una regione per leggere”. Si tratta di “Gomorra”, di Roberto Saviano, edito Mondadori.

Il libro vincente ha prevalso rispetto a “Mille anni che sto qui” di Mariolina Venezia (Einaudi) e a “Donne informate sui fatti” di Carlo Fruttero (anch’esso Mondadori) che, assieme al medesimo, facevano parte della “terna” dei finalisti.

Il testo vincitore è un’inchiesta documentata sulla camorra. Un’indagine approfondita con tanto di “listino prezzi” per le interviste che l’autore è riuscito a ottenere da spacciatori e malavitosi. Come qualcuno ha sostenuto presentando questo libro, si può dire che leggerlo è come bere un bicchiere di benzina. Un libro dai contenuti scomodi la cui pubblicazione ha costretto l’autore a una vita blindata, sottoscorta.

La terna dei finalisti nasce da una preselezione di libri proposti da una giuria di qualità. Il risultato finale è, invece, scaturito anche e soprattutto grazie al voto dei sindaci calabresi che avevano ricevuto, in dono, la terna dei libri vincitori. Le risposte pervenute, su 409 blocchi di libri inviati, sono state 217. Il che non è stato affatto poco perché, come hanno evidenziato gli organizzatori, numerose copie sono andate perdute nei meandri postali... Che sia la concretizzazione, come auspicava Pasqualino Pandullo, presidente dell’Accademia degli Affaticati (l’ente promotore della manifestazione) di un nuovo “brand” Calabria caratterizzato da più cultura e meno nefandezze?

La serata conclusiva del Premio, apertasi con un ringraziamento verso l’agenzia “Full Agency” (e, in particolare, a Maria Faragò e a Camillo Tripicchio), entra nel vivo praticamente da subito: il pubblico si accende appena viene annunciata la presenza di Roberto Saviano e grande empatia si realizza quando un estratto del libro viene letto da una brillante attrice tropeana, Pamela Muscia, e l’autore compie un parallelismo tra le famiglie calabresi e quelle casertane.

Salgono poi sul palco i tre rappresentanti delle università calabresi: Giovanni Latorre per l’Università della Calabria; Vincenzo Tamburino, prorettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e Tullio Barni docente dell’Università Magna Grecia di Catanzaro.

Non poteva mancare un ricordo del compianto Salvatore Venuta, primo rettore di quest’ultima università.

Fra gli altri interventi, segnaliamo quello di Mario Caligiuri (che è intervento sulla problematica dei costi della politica), docente dell’Unical; quello di Cristina De Luca, presidente della Commissione Cultura del Primo municipio di Roma (che ha trattato della politica culturale del comune di Roma) e di Fulvio Mazza, di “Bottega editoriale” (che ha parlato di come gli autori possono “conquistare” un adeguato editore).

Di particolare interesse la presenza inaspettata nel pubblico di uno, tra gli altri, dei 409 sindaci-giurati. Arriva dal piccolo paese di Bocchigliero in provincia di Cosenza, si tratta di Luigi De Vincenzi, presidente, peraltro, dell’associazione dei piccoli comuni della Calabria.

Mattatore, come sempre è stato, poi Vittorio Sgarbi che ha, tra l’altro, ricordato il suo impegno in favore della salvaguardia e del rilancio del centro storico di Cosenza e di diversi altri comuni calabresi. A vivacizzare la serata anche il “Trio Medusa”, delle Iene, che hanno preso di mira, particolarmente, lo stesso Sgarbi.

 

 

Le foto delle tre serate

 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

    www.tropeaedintorni.it        giugno 2007