A colloquio con il dott. Marco Carbone

Un cittadino, coinvolto in un progetto a cui tiene particolarmente, si sente dire che deve portarlo avanti senza gli strumenti necessari

Un accorato appello all'assessore Cortese invitandolo a rispondere ed a portare a  termine l'iniziativa intrapresa

 

di Francesco Apriceno

foto Salvatore Libertino

 

Tropea - Anni di incontri, dibattiti, progetti riguardanti la problematica urgente dell'abbattimento delle barriere architettoniche. Eppure è un tema ancora scottante, una questione che va a toccare anche interessi personali e non è di facile ed immediata risoluzione. In tutte le nostre azioni uno solo è l'elemento importante da considerare, la formula magica: la buona volontà. Un altro fattore importante è costituito dal tener fede agli impegni presi in modo tale che si possano portare a compimento le iniziative intraprese. Questo lo sa bene il dott. Marco Carbone che a colloquio con noi ha inteso parlarci di uno spiacevole episodio di iniziativa troncata sul nascere. Ci ha detto di essere stato convocato dall'Assessore ai servizi sociali Sandro Cortese che gli ha mostrato l'intento di avviare un progetto per l'individuazione delle barriere architettoniche. Confermata la disponibilità, il sig. Marco ha chiesto il supporto di un geometra, ma gli è stato risposto che non vi era disponibilità. Carbone ci ha fatto presente che era ben disposto, ma certamente non si poteva improvvisare geometra o architetto.

Qualora venga intrapresa un iniziativa sono sempre da tenersi in in considerazione i mezzi di cui si dispone. Stavolta oggettivamente ciò non è avvenuto e il sig. Carbone si è trovato ad essere pronto a guidare l'iniziativa affidatagli dall'assessore comunale, senza avere i mezzi sufficienti a portarla avanti con efficacia. E' un fatto che fa risaltare alla mente del lettore attento alcune importanti riflessioni, anche in virtù delle premesse iniziali. L'assessore ha mostrato volontà di affrontare una problematica tecnica e sociale che al giorno d'oggi grande rilevanza, soprattutto in materia di diritti. Non doveva forse tener conto della disponibilità di mezzi prima di impegnarsi ed impegnare un suo concittadino? Questo episodio comparirà anche nel prossimo programma elettorale nelle forme: !”Noi abbiamo fatto questo Noi faremo”.? Come può sentirsi un cittadino che viene coinvolto in un progetto a cui tiene particolarmente, sentendosi dire  che deve portarlo avanti senza alcuni strumenti necessari?

Come può accadere che una persona come il dott. Carbone e con le sue referenze non riesca ad accedere al mondo del lavoro? Come è possibile che nessuna amministrazione ha tenuto nella dovuta considerazione una problematica importante come quella delle barriere architettoniche? Quale risposta ci vuole fornire, a spiegazione dell'episodio ora noto, l'assessore Cortese? Lo invitiamo pertanto  a rispondere e ad impegnarsi a portare a termine l'iniziativa intrapresa fornendo al sig. Carbone i mezzi necessari, confidando nella sua buona fede e sperando di non sentirsi ripetere le solite giustificazioni (mancanza di fondi ecc.)  e le solite promesse non seguite da fatti concreti , bensì un impegno deciso.

 

 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

    www.tropeaedintorni.it       31 maggio 2007