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La collaborazione a Tropea e Dintorni è da intendersi a titolo gratuito ed a scopo divulgativo. Gli autori si assumeranno ogni responsabilità sul contenuto dei propri lavori. La redazione si riserva il diritto di accettare ogni elaborato.

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Catalogo dei Testimoni ai Processi di Beatificazione

del Servo di Dio Vito Michele Di Netta

 

 

1a - Testimoni al Processo Ordinario Tropeano (anni 1896.1897)

1b - Testimoni al Processo Ordinario Nocerino (anni 1896.1897)

2a - Testimoni al Processo Apostolico Tropeano (anni 1913-1919)

2b - Testimoni al Processo Apostolico Nocerino (anni 1913-1919)

 

 

Processi Ordinari

Cathalogus Testium et causa scientiae eorumdem
Catalogo dei testimoni e fonti della loro conoscenza.
Sono riportate le testimonianze iniziali di presentazione; poi i testi sono stati interrogati sui singoli articoli.

 

Processo Ordinario Tropeano

Processo Ordinario Nocerino

1.      Can. Raffaele Elia, Canonico Cantore

2.      Can. Giuseppe Toraldo, Canonico onorario

3.      Can. Antonio Barone

4.      Vincenzo Ruffa, Arciprete di Drapia

5.      Sig.ra Alfonsina Barone

6.      Sig.ra Mattea Di Tocco, moglie d.Cav. Alf. Barone

7.      Giuseppe Moschitti, Arciprete in Cattedrale

8.      Can. Vincenzo Scordamaglia

9.      Sig. Giuseppe Tarantino

10.  Sig.ra Carmela Del Duce

11.  Sac. Silvestro Raponsoli, canonico

12.  Sig.ra Romana Vallone

13.  Sig.ra Alfonsina Basile

14.  Sig.ra Dominica Petracca

15.  Sig.Giovan Battista Di Tocco

16.  Sig.Ignazio Toraldo

17.  Sac. Gaetano Jannelli Can. Arcidiacono

18.  Cav. Filippo Taccone Gallucci

19.  Sig.ra Maria Aurora Grillo

20.  Cav. Francesco Saverio Grillo

21.  Sig.ra Maria Santagati Malarbi

22.  Sig.ra Teresa Alessio

23.  Sac. Alfonso Spadari, Vicario Foraneo

24.  Sig.ra Longo Mazzapica

25. Sac. Ferdinando Spadari

26. Sig. Franciscus Brancatisano, avvocato

27.  Sig.ra Antonia Longo Mazzapica Cordopatri

28.  Sig. Matteo Rossomando

29.  Sig.ra Adele Rizzo

30.  Sig.ra Anna Ceniti Fazzari

31.  Suor Maria Carmela Braghò, Badessa delle Clarisse

32.  Suor Maria Fortunata Colonnesi, clarissa

33.  Sig.ra Teresa Bagnati

34.  Sig. Matteo Piccolo

35.  Sig.ra Maria Scrugli Greco

36.  Dott. Vincenzo Pietro-Paolo, medico

 

1.      P. Pietro Andreoli, redentorista

2.      P. Francesco Pisani, redentorista

3.      P. Raffaele Primicerio, redentorista

4.      P. Alfonso Maria Caccese, redentorista

5.      P. Giuseppe De Feo, redentorista

6.      Sac. Michele Gerundo

7.      Sig.ra Beniamina Pavese

8.      Sig. Vito Antonio Di Netta, nipote del Servo di Dio.

9.      Sig.ra Maria Luigia Rosa

10.  Dott. Vito Gallicchio, medico chirurgo

11.  Sig.ra Maria Luigia Scafariello

12.  Sig. Francesco Branca, contadino

13.  P. Giovanni Maria Pavone, redentorista

14.  Sig. Saverio Laganà.

 

Ex Processu Ord. Tropiensi

Dal Processo Ordinario Tropeano (anni  1896-1897)

 

I Testis -  R.ndus D. Raphael Elia Sacerdos Cantor Can.cus Ecclesiae Cathedralis Tropiensis, annor. 69 juxta, 7 interr. proc. fol. 124 terg. respondit : - Ho sempre fin da giovinetto sentito nominare il nome dei Servo di Dio Vito Michele Di Netta come il nome di un Santo; l'ho poi conosciuto personalmente, poiché a lui mi confessavo per moltissimi anni, e l'ho udito predicare sì nella chiesa dei Liguorini, che nella Cattedrale; spesso lo andava a visitare.

 

II Testis - R.mus D. Joseph Toraldo Sacerdos Can.cus Honorarius CathedraIis Tropiensis, annor. 87, iuxta 7 interir. proc. fol. 136 respondit : - Ho conosciuto il P. Vito Michele di Netta fin da quando egli venne qui in Tropea - Io era allora giovinetto, e spesso mi confessavo con lui, e trattando intimamente con lui posso dire che si destò in me la vocazione d'entrare anch'io nella Cong.ne del SS. Redentore, e in fatti nel mese di Novembre del 1824 io entrava nella casa Liguorina di Corigliano per il Noviziato.

 

III Testis - R.mus D. Antonius Barone Can.cus Ecclesiae Cathedralis Tropiensis annor. 93 iuxta 7 interr. proc. fol. 157 respondit: - Conosco personalmente il Servo di Dio P. Vito Michele di Netta (e chi nol sa in Tropea e nelle. Calabrie)? poiché io trattava nella Casa Liguorina qui in Tropea alla domestica, per tutto il tempo che il Servo di Dio qui dimorò - Ciò che io dico di lui lo so per propria scienza, non già da alcuna biografia, manoscritti, ecc.:..

 

IV Testis - R.mus D. Vincentius Ruffa Archipresbyter Curatus Paroeciae oppidi viilgo «Drapia» annor. 87 iuxta 7 interr. proc. fol. 171 terg, respondit: - Intesi sempre ripetere il nome venerato del Servo di Dio P. Vito Michele di Netta, e lo conobbi e lo trattai personalmente, e in Tropea, e in Drapia mia patria, ove fu varie volte a predicare. Ho conosciuto il Servo di Dio, e ho avuto le sue relazioni non mai da scritti o da stampati..

 

V Testis - D.na Alphonsina Barone annor 72 justa 7 interr. proc. fol. 185 terg. respondit: - Fin da bambina intesi nominare ed imparai a c onoscere il Servo di Dio Vito Michele di Netta. E mi raccontava mia madre di f. m. quali erano le rare virtù dello stesso, soggiungendomi ch'egli venendo a visitare mio padre, ch'era l'avvocato della Casa Liguarina, in quel giorno si disponeva pel mio battesimo, ed i miei genitori già avevano determinato il nome da impormi che doveva essere quello di Rachele, quando il predetto Servo di Dio volle che il mio nome fosse quello di Alfonsina, in omaggio al fondatore del suo Ordine.

 

VI Testis - D.ma Mathaea di Tocco, uxor Equitis Alphonsi Barone annor. 77 iuxta 7 interr.  proc. fol. 201 respondit: - Non v'e giorno della mia vita in cui non avessi nomi nato o inteso nominare il Servo di Dio P. Vito Michele di Netta, poiché mio padre gli era assai devoto e io, benché la Chiesa fosse lontana dalla mia casa, usava spesso di andarci.

 

VII Testis - R.mus D.nus Joseph Moschitti, Archipresbyter Ecclesiae Cathedralis Tropiensis annor.82 iuxta 7 interr. proc. fol. 213 terg. respondit: - Non solo ho ascoltato il nome del Servo di  Dio P. Vito Michele di Netta che era il predicato per la città; ma lo conobbi anco personalmente, perché da giovine pratticavo in quella chiesa, a lui spesso mi confessavo; lo conobbi ancora perché in Tropea egli predicava spesso e in molte altre occasioni.

 

VIII Testis - R.mus D.nus Vincentius Scordamaglia Can.cus Ecclesiae Cathedralis Tropiensis annor. 79,  juxta 7 interr. proc. fol. 222 respondit: - Conobbi personalmente il Servo di Dio P. Vito Michele di Netta, a cui ero uso di confessarmi e vi trattava nella sua casa Liguorina alla dimestica anche quando fui parroco in questa città di Tropea.            f

 

IX Testis - D.nus Joseph Tarantino annor. 71,  juxta 7 interr. proc. fol. 234 respondit: - Conobbi  fin dalla prima giovinezza il P. Vito Michele Di Netta, perché la mia famiglia. prestava servigi alla Casa Liguorina, a lui mi confessava, assisteva sempre nel Collegio e in Chiesa nelle sacre funzioni, perché abitavo, come abito, vicino alla casa del Servo di Dio.

 

X Testis - D.na Carmela Del Duce annor. 63, iuxta 7 interr. proc. fol. 243 terg. respondit: - So (sic) personalmente il Servo di Dio, perché la mia germana Vittoria di f. m. mi conduceva spesso nella Chiesa Liguorina, dove ella si  confessava al Servo di Dio.  

 

XI Testis - D.mus D.nus Silvester Raponsoli Sacerdos; Can.cus Ecclesiae Cathedralis Tropiensis annor. 30, iuxta 7 interr.  proc. fol. 253 respondit : - Non conobbi personalmente il Padre Di Netta ma dai miei primi anni ne intesi sempre con razione ripetere il nome nella mia famiglia dai miei genitori e poi dalla voce pubblica.

 

XII Testis - D.na Romana Vallone annor. 65, iuxta 7 interr.  proc. fol. 259 respondit:

Conosco il Servo di Dio personalmente, perché frequentava ogni mattina la Chiesa dei Liguorini, in quella chiesa mi confessava, e nell'assenza del mio ordinario confessore mi confessava a lui.

 

XIII Testis - D.na Alphonsina Basile annor. 74, iuxta 7 interr. proc. fol.  269 terg. respondit:

Conobbi personalmente il servo di Dio P. Vito di Netta, perché ritornata in Tropea, dopo l'assenza di 5 anni, nell'età di 13 anni, incominciai. fin d'allora a conoscerlo confessandomi a lui finché visse, meno il tempo nel quale egli era in missione.

 

XIV Testis - D.na Dominica Petracca annor. 73,  iuxta 7 interr. proc. fol. 283 respondit: - Conobbi il P. Di Netta essendo giovinetta e propriamente l'anno 1832, essendo qui venuto per eseguire un corso di sacre missioni. Lo vidi la seconda volta: nel 1846, venuto qui in Ricade per lo stesso fine, ed allora io mi confessai a lui. Lo conobbi pure in Tropea; dove spesso accedeva per fare i bagni di mare.

 

XV Testis - D.nus Joannes Baptista di Tocco, annnor. 68,  iuxta 7 interr. proc. fol. 297 respondit: - Conobbi personalmente il Servo di Dio P. Vito Michele Di Netta, perché, essendo egli amico di mia famiglia, io interveniva giornalmente nella Casa de' Liguorini per fare lezione col P. Primicerio, ed anco perché mi confessava col prememorato P. di Netta.

 

XVI Testis - D.nus Ignatius Toraldo annor. 70,  iuxta 7 interr. proc. fol. 306 terg. respondit : - Non solo intesi nominare dalla mia prima età il nome del P. Vito Michele Di Netta ma lo conobbi personalente.

 

XVII Testis - R.mus D.nus Caietanus Jannelli Can.cus Archidiaconus Ecclesiae Cathedralis Tropiensis annor. 77,  iuxta 7 interr. proc. fol. 318 respondit: - Conosco da quando ero nell'età di 13 in 14 anni il vero Servo di Dio P. Vito Michele dì Netta, e lo conobbi personalmente in occasione della santa missiòne, fatta nella mia patria; Parghelia, dallo stesso Servo di Dio a cui sagramentalmente mi confessai. Venuto poi in Tropea continuai a trattare famigliarmente e a confessarmi con lui.

 

XVIII Testis -  Ill. D.nus Eques Philippus Taccone Gallucci annor. 75, iuxta 7 interr. proc. fol. 34 respondit: - Ho conosciuto personalmente il Servo di Dio P. Vito Di Netta, perché egli frequentava la mia casa in Mileto, da quel punto dovendo spesso transitare, e perché io fui albergato in questi casa Liguorina tre o quattro volte, e qualche volta dimorandovi qualche settimana, e perché tenni con lui una corrispondenza epistolare, la quale si aggirò per lo più circa l'elezione del mio stato.

 

XIX Testis -  D.na Maria Aurora Grillo annor. 60, juxta 7 interr. proc. fol. 351 respondit: - Conosco personalmente il Servo di Dio P. Vito Michele di Netta. Egli mi giorno, essendo io giovinetta, venne in nostra casa per far visita a mio padre, il quale aveva per lui una profonda. venerazione, come per mio padre il Servo di Dio, aveva stinta ed affetto. Ricordo che mio padre, nel baciare la mano al Servo di Dio reduce dal Collegio di Ciorani, lo fece con tale entusiasmo da ispirare a noi suoi figli gran devozione, e  gran devozione ci fece acquistare pel Servo di Dio la sorella maggiore Marcellina, la quale spesso si era confessata con lui, di cui parlava come di un Santo.           _

 

XX Testis - Ill.mus D.nus Eques Franciscus Xaverius Grillo annor. 62, iusrta 7- interr. proc: fol. 361 respondit: - Non solo che il nome, del Servo di Dio é ovvio qui e dapertutto, ma io lo conobbi personalmente, perché albergò in casa nostra, e a lui mi confessai.

 

XXI Testis - D.na Maria Santagati Malarbi, annor. 64,  iuxta interr. 7 proc. fol. 368 respondit: - Conobbi personalmente il Servo di: Dio, quando venne qui per fare la Santa missione una ad altri cinque padri.

 

XXII Testis D.na Theresia Alessio annor. 82  iuxta interr. 7 proc. fol. 573 terg. respondií: - Ho conosciuto personalmente il Padre di Netta quando con lui mi sono preparata alla Santa Comunione, nel tempo che il Servo di Dio fu in S. Cristina per le missioni. Lo vidi poi in seguito parecchie volte.

 

XXIII Testis - R.mus D.nus Alphonsus Spadari Sacerdos, Vicarius Foraneus annor. 57, proc. fol. 380 iuxta interr. 7 respondit:  - Non conosco personalmente il Servo di Dio, ma solo per relazione avuta da mio padre, il quale mi chiamò col nome d'Alfonso perché questo era il desiderio del P. di Netta. Lo stesso mio padre mi diceva che voleva fossi battezzato dal Servo di Dio,  che questi non volle, ma gli disse: «Voglio però che il bambino si chiami Afonso, e sii sicuro che sarà un Santo»

 

XXIV Testis - D.na Longo Mazzapica annor. 80, proc. fol. 387 terg. iuxta 7 interr. respondit : - Lo conobbi personalmente nella mia prima età, ed in seguito ancora, perché varie volte è venuto nel nostro paese per predicare.  Ho poi avuto con lui una corrispondenza epistolare pei miei bisogni spirituali. Tutta questa corrispondenza l'ho consegnata al P. Di Coste.

 

XXV Testis (I Contestis ex officio) - Rev. D. Ferdinandus Spadari Sacerdos annor. 75. proc. fol. 395 terg. iuxta 6 interr. respondit: - Conobbi personalmente il Servo di Dio, perché a lui mi sono confessato.

 

XXVI Testis (II contestis) D. Franciscus Brancatisano advocatus annor. 52,  proc. fol. 397 terg. iuxta 7 interr. respondit: - Lo intesi nominare nella mia famiglia, e da tutto il paese, perché era un padre Santo.  Santo da tutti, era ritenuto, ed è ritenuto il Servo di Dio P. Vito Michele Di Netta.

 

XXVII Testis (III Contestis) D.na Antonia Longo Mazzapica Cordopatri annor. 51, proc. fol. 399 terg. iuxta 7 interr. respondit: - Da mia zia Domenica sento sempre parlare del Servo di Dio Vito Michele Di Netta, perché si ritiene come un Santo.

 

XXVIII Testis (I Testis ex officio) D. Matthaeus Rossomando annor. 78, proc. fol. 405 iuxta 7 interr. respondit: - Ho conosciuto personalmente il Servo di Dio. perché spesso andavo alla Chiesa dei Lignorini ed egli veniva all'Episcopio spesso, quando era Vescovo Mgr. Franchini, di cui io era familiare.

 

XXIX Testis (II ex officio) D.na Adelis Rizzo annor. 78  proc. fol. 413 iuxta 7 interr. respondit: - Conobbi il Servo di Dio fin dalla mia fanciullezza, tanto più perché la mia abitazione era vicina alla chiesa dei Liguorini, chiesa che io frequentavo ogni giorno, e fin da quella età ero diretta dal medesimo Servo di Dio, e per molti anni mi confessavo a lui sagramentalmente.

 

XXX Testis (IV Contestis) D.na Anna Ceniti Fazzari annor. 42 proc. fol. 423 iuxta 7 interr. respondit: - Non conosco personalmente il Servo di Dio P. Vito Michele di Netta ; ma mia madre spesso me ne parla in modo speciale, perché mi dice che era un Santo e a lui si confessava - Oggi poi tutti me ne parlano come d' un santo.

 

XXXI Testis -  (V Contestis) R.ma Mater Sor. Maria Carmela Braghò Abatissa Monialium vulgo Clarisse annor. 89 proc. fol. 425 terg. iuxta 7 interr. respondit: - Conobbi personalmente il Servo di Dio, perché a lui mi sono confessata, anzi con lui mi apparecchiai alla prima Comunione.

 

XXXII Testis - (VI Contestis) Sor. Maria Fortunata Colonnesi ex ordine Clarissarum annor. 80 proc.  fol. 428 iuxta 7 interir. Respondit: - Lo conobbi personalmente la prima volta in Fiumefreddo, ove per tre fiate venne insieme con altri padri a fare le sante Missioni. Dopo la mia monacazione che è stata qui, in questo monastero delle clarisse verso l'anno 1839, lo trovai confessore straordinario del monastero, dove veniva ogni mese, ed anch' io spesso mi confessava a lui. Il Servo di Dio durò nella carica di confessore straordinario delle clarisse finché durò la sua vita. Le più assidue al suo confessionale ricordo che erano le due sorelle Suor Maria Chiara e Suor. Maria Filomena di Tocco, Suor Maria Francesca Romano, e l' attuale Abbadessa Suor Maria Carmela Braghò. Nomino queste perché assidue, e siccome erano tropeane, erano state da lui dirette ed avviate, prima d'entrare in Monastero, allo stato religioso,

 

XXXIII Testis - (VII Contestis) D.na Theresia Bagnati annor. 60 proc. fol. 431 iuxta 7 interr. respondit: - Conobbi il Servo di Dio, quando ancor giovinetta, mi preparò alla prima comunione.

 

XXXIV Testis - (VIII Contestis) Matthaeus Piccolo annor. 37 proc. fol. 433 iuxta 7 interr. respondit: - Non conosco personalmente il P. Di Netta, ma lo conosco per voce pubblica che lo proclama un santo. Mia madre poi di f. m.. spesso rne ne parlò, e mi diceva che il Servo di Dio le lasciò la devozione di dire i soliti Pater, Ave, e Gloria la sera di Giovedì suonando la campana ad un' ora dopo l' Ave Maria.

 

XXXV Testis - (IX conestis) D.na Maria Scrugli Greco annor. 25 proc. fol. 435 terg. ìuxta ,7 interr. respondit: - Non Conosco personalmente il Servo di Dio P. Vito Michele Di Netta, ma però ne ho inteso parlare qui in Tropea ed anco in Soriano, mia patria, da quel Vicario Foraneo, che a lui si confessò. e ovunque si parla di lui come di un Santo.

 

XXXVI (X Contestis) D.nus Doctor Vincentius Pietro-Paolo annor. 57 proc. fol. 438 terg.  iuxta 7  interr. respondit: - Io era piccolino, e andava spesso in Tropea e alla Chiesa dei Liguorini, dove ebbi occasione di vedere il P. Di Netta il quale era da tutti venerato come un Santo.

 

 

Ex Proc. Ord.- Nucerino Paganorum

Dal Processo Ordinario Nocerino (anni  1896-1897)

 

 

I  Testis - Rev.dus P. Petrus Andreoli Congregationis SS.mi Redemptoris Sacerdos annor. 75  Rector Domus in Terra Paganorunn, iuxta 7 interr.  proc. fol. 107 terg. respondit: - Ho conosciuto il  Servodi Dio fino dall'ingresso in Congregazione, essendo stato io Novizio sotto di Lui.

 

II Testis - Rev.dus Franciscus Pisani Congregationis SS.mi Redemptoris Sacerdos annor. 77 Superior Domus in Terra Paganorum, iuxta 7 interr. proc. fol. 122 respondit: - Io ho avuto occasione di conoscere personalmente il Servo di Dio Vito Michele Di Netta fin da quando sono entrato in Congregazione… E lo conosco pur troppo,  giacché mi ebbi la consolazione di averlo per mio Maestro nel Noviziato e poi l'ho conosciuto pure, quando mi fui Sacerdote.

 

III Testis - Re.ndus P. Raphael Primicerio Congregationis SS.mi Redemptoris Sacerdos nunc coadjutor Curati in Paroecia S.Agnellii a -Capo Napoli annor. 76,  iuxta 7 interr. proc. fol. 135 terq. Respondit: - Ebbi a conoscere il Servo di Dio a Ciorani nell'anno del mio noviziato ed egli mi fu maestro. Presa la Missione fui destinato a Tropea, ed ivi per tre anni fui compagno del Servo di Dio, e là morì il Servo di Dio, ed io mi ebbi la consolazione di assisterlo nella sua agonia.

 

IV Testis - Re.ndus P. Alphonsus Maria Caccese Congregationis SS.mi Redemptoris Sacerdos annor. 78, Minister Domus in. S. Angelo a Cupolo iuxta 7 interr. proc. fol. 150 respondit: - Entrato in Collegio in Ciorani per fare il Noviziato mi ebbi la consolazione di conoscere il Servo di Dio e di averlo  a mio Maestro di Noviziato per lo spazio di più di sette mesi.

 

V  Testis - Re.ndus P. Ioseph De Feo Congregationis SS.mi Redemptoris Sacerdos annor. 63, Superior Domus in Marianella, iuxta 7 interr. proc. fol. 160 responit: - Non conosco personalmente il Servo di Dio, ma ne ho piena notizia per essere stato nella casa di Tropea per diciotto anni a cominciare dal 1861 ed in questa casa era morto il Servo di Dio, ove vidi anche il ritratto, e così i Padri che stavamo prima di me mi parlavano sempre dir questo Servo di Dio e con espressioni che mostravano di averlo essi in concetto di santità, ed in tale stima era tenuto da tutto quel popolo, come fui assicurato nel confessare varie penitenti del Servo di Dio.

 

VI Testis - Re.ndus D. Michaelis Gerundo Sacerdos annor. 67, iuxta 7 interr. proc. fol. 174 terg. respondit: - Fin da piccino ho inteso sempre parlare vantaggiosamente e con fama di santità del Servo di Dio tanto da mio fratello maggiore, quanto da mia madre e da tutto il paese.

 

VII Testis  - D.na Beniamina Pavese annor. 60, Possidens, iuxta 7 interr. proc. fol. 180 respondit: - Ho sempre inteso parlare del Servo di Dio tanto dal mio marito, quanto dai parenti dell'Arciprete Villani zio pure del Servo di Dio, e ciò fin da quando pel mio matrimonio sono andata in affinità con questa famiglia.

 

VIII Testis - D. Vitus Antonius Di Netta (S. D. nepos) annor. 69, industrias agricola exercens, iuxta 7 interr. proc. fol. 187  respondit: - Quello poi, che dico l'ho inteso, narrare da mio Padre Pìetro, che era germano d'inferiore età del Servo di Dio, e non che dal mio primo fratello Giuseppe morto da pochi mesi. Conosco il Servo di Dio piccino.

 

IX Testis -  D.na Maria Aloysia Rosa annor. 72, Possidens, iuxta 7 interr. proc. fol. 193 respondit: - Ho conosciuto il Servo di Dio per il continuo parlare che me ne faceva mia madre, la quale era pure sua cugina. Io poi l'ho personalmente visto nell'unica volta che venne qui a Vallata.

 

X Testis - D. Vitus Gallicchio annor. 47, Possidens, Doctor Medicinae et Chirurrgiae iuxta 7 interr. proc, fol. 200 tierg. respondit: - Le notizie, che darò, mi vennero a voce da molti vecchi del paese per lo più defunti, e che ebbero comunicazione diretta col Servo di Dio.

Anche un vecchio Servo di nostra casa, e che erasi confessato pure col Servo di Dio, me  ne parlava spesso: Fra le divozioni poi della felice memoria del mio nonno ebbi la fortuna di trovare anche una lettera del Servo di Dio, che veniva conservata come una reliquia. Io non ho mancato di presentarla ed esibirla al Postulatore della Causa unitamente ad altre due, delle quali una mi fu data dalla Signora Donna Costantana Gerundo e l'altra da Vincenzo Stiracchio ed entrambe le lettere si tenevano dalle dette persone come una reliquia, e che volendo io conservarlc presso di me, prego estrarne copia, onde si ritenga presso di me l'originale che ora io conservo.

Iuxta 8 interr. proc. fol. 201 respondit: - Sento nell'animo mio viva divozione pel Servo di Dio venutami dietro le tante meravigliose notizie che ho avute di lui.

 

XI Testis - (Contestis I) D.na Maria Aloysia Scafariello annor. 30 agricola, iuxta 7 interr. proc. fol. 215 respondit: - Il Servo di Dio non l'ho mai conosciuto, e solo da un anno a questa volta l'ho inteso nominare in questo paese di Vallata, come un buon Servo di Dio. Ne vidi un ritratto che era del Signor Cavaliere Gallicchio, e che subito gli fu restituito

 

XII Testis - (Contestis II) D. Franciscus Branca  annor. 50 agricola, iuxta 7 interr.  proc.  fol. 217 terg. respondit: - Ho sempre inteso dire nel paese che il Servo di Dio era stato un monaco di santa vita, ma poi da un anno a questa volta ne ho inteso parlare con più calore e frequenza, sopra tutto in casa di D. Alfonso Batta, dove io sto per servizio.

 

XIII Testis - (I Testis ex officio) Re.ndus P. Joannes Maria Pavone Congregationis SS.mi Redemptoris Sacerdos annor. 71, Consultor Domus in S. Angelo a Cupolo, iuxta 7 interr. proc. fol. 225 respondit: - Ho conosciuto il Servo di Dio nel 1816, quando io era studente, passando per Tropea per andare alla casa di Stilo. Mi fermai per una settimana nella casa di Tropea, e restai grandemente edificato nel vedere il Servo di Dio, che ispirava venerazione, divozione e già mi ebbi occasione di sentire ivi cose mirabili di lui.

 

XIV Testis - (II Testis ex officio) D. Saverius Laganà  annor. 71 sutor, iuxta 7 interr. proc.  fol. 239 respondit: - Ho conosciuto personalmente il Servo di Dio nella Casa dei Liguorini in Tropea, perché io in allora faceva da inserviente in quel Collegio di Tropea.

 

 

Processi Apostolici

Cathalogus Testium et causa scientiae eorumdem
Catalogo dei testimoni e fonti della loro conoscenza.
Sono riportate le testimonianze iniziali di presentazione;
poi i testi sono stati interrogati sui singoli articoli.

 

 

Processo Apostolico Tropeano

Processo Apostolico Nocerino

  1. Sac. Silvestro Raponsoli, canonico

  2. Sig. Ignazio Toraldo

  3. Sig.ra Maria Aurora Grillo

  4. Sac. Alfonso Spadari

  5. Sac. Gaetano Barone

  6. Sig. Giovan Battista Di Tocco

  7. Sig. Giuseppe Tarantino

  8. Sig.  Pasquale Gabrielli

  9. Sig.ra Maria Greco Scrugli

  10. Sig.ra Baronessa Anna Fazzari, Carlo Toraldo Di Tocco e Assunto Ferro

  11. Sac. Gaetano Jannelli

  12. P. Salvatore Di Coste, redentorista

  13. Marchese Felice Toraldo

  14. Sig. Diego Gabrielli

  15. Sig,ra Antonia Barone

  16. Sig. Nicola Petracca

  17. Sig.ra Carla Contartese

  18. Sig. Pasquale Barone

 

  1. Fr. Francesco Paolo Pastorella, redentorista

  2. Sac. Vittorio Novia Arciprete di Vallata

  3. Sig. Vincenzo  Gallicchio

  4. Sig.ra Vita Maria Di Netta

  5. Sac. Michael Gerundo

  6. Sig. Euplio Gerundo

  7. P. Vito de Ruvo, redentorista

  8. P. Gioacchino Jacovino, redentorista

  9. P. Costantino M. Petrone, redentorista

  10. Sig. Eliodoro Villani, pronipote del Servo di Dio

 

Ex PROCESSU APOST. TROPIEN. (Annis 1913-1919)
Dal Processo Apostolico Tropeano (anni 1913-1919)

 

 

I Testis - R.m.us D. Silvester Can. Raponsoli ann. 45 ad 7 interr. fol. 103 resp.:Sin dall'infanzia ho inteso parlare del Venerabile Servo di Dio Padre Vito Michele Di Netta, Sacerdote Professo della Congregazione del SS. Redentore, perché passava come un uomo di santa vita, e sempre lodandone le sue eroiche virtù. Ne parlavano in famiglia i miei genitori; dal Sacerdote Onofrio Baldanza Cappellano militare, da un tale Assunto Ferro, i quali han tutti conosciuto personalmente il Servo di Dio, non esclusi i miei genitori ed hanno avuto occasione di trattare col medesimo molto da vicino; ho inteso spesso parlare e tuttora dai Sigg. Baldanza e Ferro, ancor viventi, sento parlare delle virtù e della santità di questo Venerabile Servo di Dio. Ne ho inteso ancora parlare intorno alle sue virtù ed alla santità in S. Costantino di Mileto da persone degne di fede cioè: dall'Arciprete De Luca di quel paese e da altri dei quali non ricordo i nomi. Dichiaro che quanto so (non) lo appresi da altre fonti, ma dalla viva voce dei soprannominati.

 

II Testis - Ill. D. Ignatius Toraldo ann. 85 ad interr. 7 fol. 119 ter. Resp. - Ho conosciuto benissimo fin dalla mia prima età il Venerabile Servo di Dio Padre Vito Michele di Netta, sacerdote professo della Cong. del SS. Redentore, perché mio padre Antonio era in intime relazioni con i PP. Liguorini, e mi conduceva sempre alla Casa. Noto che mio padre è morto anche in concetto di servo di Dio, secondo la pubblica opinione il 22 gennaio 1840.

Per volere ed impegno del. Venerabile, io feci la prima Comunione all'età di cinque anni ed ho continuato a praticare con i Liguorini per tutto il tempo in cui visse il P. Di Netta ed anche dopo fino a quando non fu chiusa questa Chiesa. Ciò che deporrò è a mia conoscenza diretta, meno qualche cosa che ho inteso per voce pubblica e che all'uopo indicherò.

 

III Testis - D. Maria Aurora Grillo ann. 85 ad 7 interr.fol. 139 Resp. - La prima volta lo conobbi quando veniva da Ciorani dov'era Maestro dei Novizii verso il 1838 e 1839. Egli favorì in casa nostra assieme al Giudice D. Francesco Barone di Tropea e da mio fratello Domenico e ad altri e cercò di papà, il quale era a letto. Non appena mio padre seppe ch'era venuto il Ven Servo di Dio, molto bene da lui conosciuto, si alzò in fretta e corse dov'era Padre Di Netta, il quale al vederlo disse: Oh! quanto desideravo vedere D. Giovanni. Battista. E si abbracciarono. Papà disse al Venerabile: Andiamo nella Cappella (del palazzo), perché devo dirvi una parola. Io era ragazza e spinta dalla curiosità li seguii e li vidi entrambi inginocchiati ai piedi dell'altare. Alzatisi, Padre Di Netta battendo leggermente sulla spalla a papà, gli disse : D. Giovanni Battista, tu hai la Madonna, della Grazia; e che ti manca? Per l'intelligenza, sull'altare vi è un quadro antico rappresentante la Madonna della Grazia. Ricordo pure quando egli venne il 5 Dicembre 1843, per un corso di Missione con altri cinque Padri cioè, Tortora, Scrugli, Bellucci, Cosentino e Basile. Ricordo pure ch'egli fece il discorso di apertura della Missione, e mi rimasero impresse le parole ch'egli disse, cioè: Io avevo detto al vostro Vescovo che non sarei più venuto qui per la santa missione se non quando si fosse terminata la Cattedrale nuova, perché la Chiesa Cattedrale antica, dove si predicò la prima missione era troppo angusta per contenere la popolazione. Il vostro Vescovo mi rispose: -Verrete quando sarà compita la nuova Cattedrale ed ivi predicherete. Ora io ho sofferto malattia, pericoli per mare e per terra, e. non sono morto, perché doveva avverarsi quanto disse il vostro Santo Vescovo. A quel tempo io era giovinetta.

Mamma e le mie sorelle maggiori si confessavano dal Padre Di Netta.

 

IV Testis – R.mus D. Alphonsus Spadari ann. 73 ad 7 interr. fol. 151 Respodit. Quando io nacqui il Venerabile si trovava qui in Missione e nella mia famiglia c'era un poco di discordia sul nome da impormi Mio padre avrebbe voluto chiamarmi Giuseppe; nome già imposto ad altri due figli che premorirono, ma poiché in famiglia si temeva d'impormi tal nome, egli ricorse a consigliarsi col Venerabile, il quale gli disse: «Chiamalo Alfonso. No, no Giuseppe>. Sicché io mi chiamo Alfonso per suggerimento del Ven. Di Netta. Ricordo quando ero all'età di cinque o di sei anni di avere veduto il Venerabile ritornato qui per un altro corso di Missioni.

Et ad interr. 8 fol. 151 respondit : Ho grande affetto per questo Venerabile e desidero ardentemente che venga presto beatificato, e questo affetto e questo desiderio procedono in me dal perché da ragazzo ho in-teso parlare dell'ammirabile virtù e della, santità di vita di questo Venerabile Servo di Dio.

 

V Testis – R.mus D. Caietanus Barone ann. 84 ad interr. 7 fol. 160 Resp.: Ho conosciuto, ho trattato, sono stato sempre con lui dalla prima età fino alla morte del Venerabile, quando io avevo ventun'anno. Lo accompagnavo a passeggio tante volte e spesso mi confessavo con lui.

 

VI Testis - D. Joannes Bap.ta di Tocco ann. 84 fol. 187 ter. Resp.: Ho trattato, ho conosciuto personalmente il Venerabile perché andavo tutte le mattine alla Casa religiosa per apprendere le matematiche dal Padre Primicerio liguorino, ed ero di anni 16 o 17 incirca e perché alcune volte mi son confessato da lui, che spesso veniva in casa mia per visitare uno padre.

Et ad interr. 9 fol. 187 ter. Resp.: — Io ho conosciuto il Venerabile dal giorno in. cui venne a Tropea. preceduto da buona fama di religioso molto virtuoso Come ci narra mio zio paterno Raffaele Di Tocco, religioso liguorino allora Rettore della Casa di Stilo, tanto che mio padre, appena venuto qui il Venerabile, ebbe cura di contrarre con lui amicizia.

 

VII Testis - D. Joseph Tarantino ann. 87 fol. 203 ad interr. 7 Resp.: — Lo ricordo sempre qui in Tropea, frequentavo la casa dei Liguorini, mi confessavo dal Venerabile e gli servivo la Messa.

 

VIII Testis - Ill. D. Paschalis Gabrielli ann. 81 fol. 209 ter. ad interr. 7 Resp.: — All'età di circa anni 12 mio sig. padre, tenerissimo di non interrompere mai la mia educazione, spirituale principalmente, dovendosi assentare da Tropea, mi affidò al Rettore, pro tempore, nel Collegio dei Liguorini, ove fui accolto per eccezionale favore e ospitato in una stanza al primo piano nobile del Collegio, al quale piano abitava ancora il Venerabile Di Netta, e precisamente per quanto ricordo alla distanza di poche stanze intermedie fra la mia e la sua ; per quanto ricordo, me lo scelsi da per me a confessore durante la dimora in Collegio o probabilmente anche dopo per vario tempo. In Collegio dimorai circa un anno e vestivo l'abito talare.

 

IX Testis - D. Maria Greco Scrugli (expunctus vi Decreti super validitate).(stralciato in forza del Decreto sulla validità)

 

X Testis - D. Anna Baronissa Fazzari ann. 58 fol. 234 ad 7 interr. Resp.: — Io non ho conosciuto personalmente il Venerabile Servo di Dio Vito Michele di Netta. ma fin dalla mia infanzia ho inteso parlare sia da mia madre che da altri di questo Venerabile e tutti ne parlavano con entusiasmo come di. un santo. Mia madre oltre ad averlo conosciuto, ne sentiva parlare da suo padre, il quale frequentava la Casa. dei Liguorini di Tropea e parlava spesso con Padre Di Netta.

 

I Cont. ex off. D. Carolus Toraldo Di Tocco ann. 58 Proc. fol. 247.

V Cont. Ex off. D. Assumptus Ferro ann. 83 proc fol. 255.

 

XI Testis - R.mus D. Caietanus Jannelli ann. 54 ad 7 interr. fol. 31.8 ter. Respondit : Personalmente non ho conosciuto il Ven. Servo di Dio Vito Michele di Netta, sacerdote Professo della Congregazione del SS.mo Redentore. Egli era già morto quando io nacqui. Però in Parghelia, in Tropea, in Oppido, in S. Cristina, in Varapodio, in Trisilico, in Francavilla Angitola, in Drapia ed in tanti altri paesi, dove sono andato a predicare, ho inteso parlare del Venerabile come di un Santo, da persone di ogni ceto, ecclesiastici, borghesi, e popolani. In Tropea, spesso ed a lungo, del Venerabile mi han parlato, mio zio Canonico Arcidiacono della Cattedrale, D. Gaetano Iannelli, già defunto, il quale aveva intima consuetudine col Ven. anzi era suo penitente; i due Canonici Decani della stessa Cattedrale, già defunti D. Giuseppe e D. Gaetano Barone che conoscevano molto da vicino il Venerabile, il Canonico D. Vincenzo Scordamaglia, anche suo penitente e tutti i sacerdoti anziani di Tropea, ora tutti defunti, i quali parlavano del Venerabile con grande venerazione; mio zio Arcidiacono ed il Canonico Scordamaglia da me ininterrogati se veramente era un Santo il Servo di Dio mi rispondevano: Altro che Santo! — A Terranova Sappominulio del Servo di Dio me ne parlava con venerazione il maestro di musica Pigneri, tuttora vivente ed altri di cui non ricordo i nomi. A Francavilla Angitola, tra gli altri me ne parlava l'Arciprete, tuttora vivente di cui presentemente non ricordo il nome. Tutti e dovunque si è parlato del Venerabile parlavano con ammirazione della santità di lui.

 

XII Testis - R. P. Salvator di Costa e Congr. SS. Redempt. ann. 47 fol. 337 ter. ad interr. 6-7 Resp.: — Quanto sono per dire l'ho appreso per fama nella nostra Congregazione. Sono stato suddito di varii Superioni, i quali furono novizii del Venerabile, come P. Andreoli, P. Pisani, P. Ortega, uomo insigne per santità e dottrina. Ho convissuto con altri novizii e conoscenti del medesimo Venerabile, quali P. Caccese,.P. Pavone non che P. Ammirati, morto in fama di Santità. Nei

Capitoli ,e Conferenze domestiche, che questi Superiori per prescrizione delle nostre sante regole devono fare ogni otto, quindici giorni alla Comunità, spesso ci parlavano delle eroiche virtù dei nostri Venerabili, tra cui di frequente ponevano il Ven. Di Netta. Quanto sono per dire è risaputo nella nostra Congregazione.

 

XIII Testis - Ill. D. Felix Marchio Toraldo ann 56 ad interr. 7 tal. 357 Resp : — Ho inteso parlare del Ven. Servo di Dio Vito Michele Di Netta, sacerdote professo della Congr. del SS.mo Redentore spessissimo e da parecchi, specialmente da mio zio Giuseppe Toraldo, anch'egli sacerdote professo della stessa Congregazione, che convisse col Venerabile nel Collegio di Tropea, da mia madre e dalle mie zie Anna, e Cassandra, penitenti del Venerabile. Ricordo di aver letto alcune lettere del Venerabile, e la sua vita scritta dal Rev.do Padre Di Coste della stessa Congregazione.

 

XIV Testis - M. D. Didacus Gabrielli ann. 66 ad 7 interr. fol. 372 ter. Respond.: -Fin dall'infanzia nella mia famiglia, ho inteso parlare sempre con Venerazione del Venerabile Padre di Netta, sacerdote Professo della Congreg. del SS.mo Redentore specialmente mi parlavano mia madre e una mia zia Anna Cesareo, morta in età di 97 anni. Né solamente da costoro, ma da tutto il pubblico, ne ho inteso parlare del Venerabile e specialmente da un tale a nome Giuseppe Tarantino fu Nicola il quale era continuamente nel Collegio dei Liguorini e conosceva intimamente il Venerabile. Il Tarantino è morto in età di circa 90 anni.

 

XV Testis - D. Antonia Barone ann. 47 ad 7 interr. fol. 384 Resp.: — Fin da bambina nella mia famiglia ho inteso parlare sempre con venerazione del Ven. Servo di Dio P. Vito Michele di Netta, specialmente mi parlavano mio zio Gaetano Barone, Canonico Decano di questa Cattedrale, ora defunto, mia zia Alfonsina Barone, anco defunta, le nobili Cassandra ed Anna Toraldo, il Sig. Gilberto Toraldo, morto in concetto di santità ed altre pie e nobili persone, che conobbero tutte intimamente il Venerabile, ed anzi alcune ne erano penitenti. Né solamente da costoro, ma da tutti di qualunque ceto e condizione; le appresi pure dalla lettura della vita.

 

XVI Testis - R.mus D. Nicolaus Petracca ann. 42 ad 7 interr. fol. 401 ter. Resp.: - Non ho potuto, data la mia età, sopra accennata, conoscere personalmente il Venerabile Servo di Dio Vito Michele di Netta, ma ho molto sentito parlare, da due miei zii Arcipreti, or defunti, Rev.di D. Vincenzo e D. Pasquale Petracca, nonché del mio povero padre, oltre che da una mia zia, sua penitente. Ne ho altresì copia di notizie per aver letto la vita scritta dal Chiarissimo Padre Di Coste.

 

XVII Testis - (I ex off.) D. Carola Contartese ann. 82 ad 7 interr. fol. 477 Resp.: Ho conosciuto personalmente il Ven. P. Vito Michele di Netta; era ragazza ed andavo spesso alla Chiesa del Collegio; anzi mi confessava al Ven. Servo di Dio. Lo vedevo in Chiesa e per le vie, in mezzo ai ragazzi che istruiva.

 

XVIII Testis - (II ex off.) D. Paschalis Barone ann. 82 ad 7 interr. fol. 484 ter. Resp.: Il Ven. Servo di Dio Michele di Netta, Sacerdote Professo della Congr. del SS.mo Redentore, lo conobbi molto bene, anzi fu mio confessore, nei primi miei anni, e poiché nella Congregazione io avevo un mio fratello, che aveva fatto il Noviziato e gli studii nella medesima e frequentava continuamente la Congregazione, io pure avevo occasione di spesso spesso frequentare la Casa, e conobbi molto da vicino il Servo di Dio.

 

 

 

EX PROCESSU APOST. NUCERINO
Dal Processo Apostolico Nocerino

 

I Testis - Fr. Franciscus Paulus Pastorella e Congr. SS. Redempt. ad 7 interr. fa. 96 ter. Resp. : Noi del Venerabile abbiamo in Comunità, la generale vantaggiosissima idea che questo fu Padre di Netta, meriti di esser proposto a tutti a modello; tanto vero che nelle mani di tutti noi e ciò in qualunque nostra Casa Religiosa stessimo, il poco che si può leggere la Vitarella del P. Di Netta forma uno dei libri che ci si vede nelle mani, per leggerla. Spesso i discorsi che ci fanno i Padri. e quelli che facciamo noi stessi Fratelli fra noi versano pure circa questo Padre Di Netta, sebbene sia morto fin dall'anno 1849. Fuori delle nostre Case poi spesso ho potuto e dovuto sentire con benedizione il nome di questo Padre; sebbene io occupato per la cucina potessi vantar pochissimo della vita pubblica anche quando ho accompagnato i Nostri Padri in Missioni, e però non determino, né preciso a meno che una volta sola a causa di un temporale ricordo che una vecchierella presso cui dovetti ricoverarmi, precisava fatti virtuosi di questo Venerabile. Ricordo pure che il Padre Andreoli, Superiore a Pagani, quando si partiva per le Missioni e ci andava io a servire, se ci dovesse andare a Tropea dove il Venerabile era stato, accentuava la parola e diceva. Adesso andate dove stava il P. Di Netta. Ecco perché io stesso ho sentito sempre in me concetto assai vantaggioso di questo Padre, che ora si risveglia al suo nome e all'Ufficio che sono venuto a compiere.

 

II Testis - R.mus D. Victorius Novia Archipresb. Vallatae ann. 54 ad 7 interr. fol. 107 ter. Resp. : — Del Venerabile Servo di Dio Vito Michele Di Netta, Sacerdote Professo della Congregazione del SS. Redentore ne ho inteso parlare molto da quelli che hanno avuto relazioni con lui e quindi date ai discendenti immediati essendo molto viva la fede della fama di santità che il detto Venerabile in questa borgata sua patria nativa specialmente ricordo la viva voce del nipote Vito Di Netta, il quale nel tratteggiarmi fatti, detti ed altro del Santo, me li avvalorava coll'asserire d'averli appresi dal Padre che a sua volta era fratello del Venerabile. Intanto io non ho trascurato dal fare controllo di tutto ciò che ho inteso con la vita edita del Santo e posso assicurare di aver riscontrato perfetta concordia nelle citazioni e nelle altre manifestazioni.

 

III Testis - R. D. Vincentius  Gallicchio ann.  43 (expunctus vi Decreti super  validitate  Proc.). (stralciato in forza del Decreto sulla validità)

 

IV Testis - D. Vita Maria Di Netta ann, 38 (expunctus vi Decreti super validitat Proc.). (stralciato in forza del Decreto sulla validità)

 

V Testis – R. D. Michael Gerundo ann. 77 ad 7 interr. fol 128 ter. Resp.: —. Fin dalla mia fanciullezza mi si raccontava dai miei parenti e da altri della vita santa del Venerabile e quando un mio fratello maggiore a nome Giustino lesse la notizia della sua morte avvenuta in Calabria., piangendo mi diceva quanto stava scritto nel foglio: È' morto l'Apostolo delle Calabrie.

 

VI Testis - D. Heuplius Gerundo ann 75 ad 7 interr. fol. 134 ter. Resp. - : Le notizie del Venerabile le ho apprese fin da ragazzo da mio padre, il quale a sua volta le aveva attinte dalla viva. voce della madre, germana della madre del Venerabile.

 

VII Testis - R. P. Vitus de Ruvo e Congr. SS. Redempt. ann. 41 ad 7 interr. fol. 190 ter. Resp. : — Ho letto ed ho inteso parlare del Venerabile in Tropea, Oppido e Terranova di Calabria, nonché da parecchi padri della mia Congregazione, cioè dal Padre Antonio Losito di santa memoria e da altri.

 

VIII Testis - R. P. Joachim Jacovino e Congr. SS. Redempt. ann.. 43 ad 7 interr. fol. 200 Resp.: — Ho inteso parlare del Venerabile da che sono entrato nella Congregazione: se ne è parlato solo per presentarlo come modello di virtù e di operosità evangelica. Da molti ora in una circostanza, ora in un altra si è accennato al Venerabile. Ricordo in modo speciale il Venerando P. D. Giuseppe Fantetti mio maestro dei Novizi. Le notizie che ho del Venerabile nella loro concretezza le ho apprese dalla biografia di Lui, scritta dal P. D. Antonio di Coste : da altri documenti non ho attinto: dalla tradizione ho avuto notizie generali.

 

IX Testis (I ex off.)-  R. P. Constantinus M. Petrone e Congr. SS. Redempt. ann. 52 ad 7 interr. fol. 214 ter. Resp. : — Del nostro Venerabile sin dai primi anni della vita religiosa io ho sentito sempre parlare lodevolménte come si suole di un Santo, da Padri e fratelli laici, i quali erano convissuti con lui ed erano stati suoi sudditi in comunità e compagni nei lavori apostolici. Fra questi ricordo un cotal fratello Luigi, e il P. D. Salvatore De Blasio. Anche molti altri che non hanno conosciuto di persona questo Servo di Dio, me ne hanno parlato riferendo le sue massime e i suoi sentimenti, fra questi il P. D. Ercole Barbarulo. Quanto riferisco è attinto dalla comune tradizione espressa anche in biografia messa a stampa. Del Venerabile si conservano anche scritti, ma io non li ho letti. Però molte cose edificanti di essi sono pubblicati a stampa.

 

X Testis (II ex off.) - R. D. Heliodorus Villani ann. 48 ad 7 interr. fol. 246 ter. Resp. : — Venni a conoscenza della Santità di questo mio pro zio Venerabile Di Netta, sin da quando, e saranno quasi trent'anni, furono richiesti gli scritti di lui dai Reverendi Padri Redentoristi. Io mi occupai nella biblioteca di famiglia di raccogliere la maggior parte delle lettere scritte dal Venerabile al suo zio Felice Arciprete di Vallata.

 

 

 

Libri dei Processi
Processi Ordinari (dorso rosso)
Processi Apostolici (dorso giallo)

 
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