Il primo giorno di primavera è stato scelto dai giovani di Don Ciotti come il simbolo della speranza che si rinnova. Polistena è stata invece scelta come luogo per manifestare questa voglia di rinnovamento. Un’ora per arrivarci, un’ora per tornare a casa e, nel mezzo, un’intera giornata trascorsa per non dimenticare le 700 vittime delle mafie. Non dimenticare che la criminalità organizzata esiste, ed uccide. Manifestare la propria volontà di opporsi a questo con un corteo, esprimendo quella civiltà pulita che i giovani d’oggi si sentono addosso. Tra le migliaia di persone, arrivate per partecipare alla “Giornata della memoria” organizzata dall’associazione “Libera”, molti erano giovani provenienti da Tropea. Sono partiti alla buon’ora per non mancare all’appuntamento, per manifestare e dire basta, per unire la propria voce a quella di Don Luigi Ciotti. Sono stati in tanti, appartenenti a tutti gli indirizzi delle scuole superiori. C’erano anche le maglie blu del gruppo scout “Tropea1”. Ma a parte la differenza di abiti, dentro i cuori di ognuno di quei ragazzi, all’unisono con tutti i manifestanti, batteva forte lo stesso sentimento di rinnovamento.
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