Cultura e Società

Auguri Vasco

La versione di Vasco, Chiarelettere, 2011

In questa sua biografia cita la “La Perla del Tirreno”

Composizione "Foto Libertino" Vasco Rossi
Composizione "Foto Libertino" Vasco Rossi

“Ho voglia di partire. Un viaggio vero. Un viaggio in macchina, con una ragazza. Dovrebbe essere lungo, almeno sei, sette ore. Starei zitto, ascolterei la musica in silenzio. Parlerei solo quando c’è proprio bisogno di dire qualcosa. Ogni tanto, magari, se mi viene le stringerei la mano. Andrei a sud. Magari in Calabria, a Tropea, dove sono stato una volta da ragazzo. Ma l’ideale sarebbe non avere… una meta precisa, partire e basta. E se ci si perde tanto meglio. Ogni tanto c’è bisogno di perdersi. Io ogni tanto ho bisogno di perdermi.Vasco Rossi 2004″. Queste parole che sembrano la bozza per costruirci una canzone, magari bella, bellissima, come lui solo le sa fare, appaiono all’improvviso tra le pagine dell’ultimo libro del grande artista emiliano “La versione di Vasco”, 2011, edito da “Chiarelettere”. Il libro è una raccolta di scritti autobiografici, messi in ordine da Valeria Ferrari, nato dalla convinzione del Blasco che la migliore biografia è quella fatta da chi si vuol raccontare, senza filtri o mediazioni di chi scrive. “Ci fosse anche una sola probabilità… giocala” è uno dei capitoli da cui è tratto il riferimento alla Perla del Tirreno, e pensare, per chi è fans, di aver condiviso magari inconsapevolmente uno spazio in un tempo non definito, con colui che tanti sogni ed emozioni ti ha saputo procurare attraverso ogni sua canzone, riscalda il cuore e non poco. Il social rocker emiliano, così come si definisce lui da qualche tempo, con questo raccolta uscita nel mese di novembre, apre una finestra sulla sua vita intima attraverso piccoli aneddoti, frasi sibilline, aforismi, pensieri detti ad alta voce o scritti sui social network, parti di interviste giornalistiche, racconti di quotidianità, che più di ogni altra volta avvicinano il suo pubblico alla vera natura dell’artista. Come ogni prodotto artistico di questa star, il libro sorprende e scombussola lo spirito, ti conduce per mano alla riflessione e ti compiace ancor di più scoprendo che il ricavato delle vendite sarà devoluto alla comunità di don Luigi Ciotti presidente nazionale di Libera. Carriera, famiglia, ma anche problemi sociali e politica sono temi che riaffiorano dalla lettura con semplicità, poi ancora proibizionismo, droga, libertà di parola, il “suo male oscuro” combattuto con la musica, alcuni degli argomenti su cui Vasco esprime il suo parere a più riprese, senza seguire un filo cronologico ben preciso. Alla fine della lettura di questo libro, forse, si capisce anche il perché c’è chi nasce per dare emozioni, riscoprendo che proprio la normalità di una vita comune, le passioni condivise con il resto dell’umanità, gli equilibri precari, i sentimenti ed i problemi, si tramutano, per mano di una persona fuori dagli schemi convenzionali, in colonna sonora dell’esistenza di molti di noi: “Come scrivo le canzoni? Estraggo le parole dai sogni, come si cattura una farfalla mentre vola, prendendola dolcemente per le ali” dice Vasco, leggero e profondo come sempre e forse più di prima, oggi che guarda alla vita dalla finestra dei suoi sessant’anni. Auguri Blasco!

 

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Caterina Sorbilli
Docente nelle scuole del I ciclo, collaboratrice storica di Tropeaedintorni.it, è giornalista pubblicista iscritta all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria nell'elenco pubblicisti.