Fede e dintorni

Continua la missione del Venerale redentorista Di Netta

Nei primi tre giorni di dicembre 2018 i Redentoristi di Tropea ripropongono la figura e la missione del Venerabile P. Vito Michele Di Netta nel 169° Memoriale della sua morte.
– La città natale del P. Di Netta, Vallata (AV) è stata presente il primo dicembre con una nutrita delegazione di cittadini guidati dal sindaco e dal parroco, che hanno consegnato al sindaco di Tropea, Giovanni Macrì, due targhe del Comune di Vallata. Si va verso un gemellaggio delle due città: la missione del P. Di Netta continua.

Fede e dintorni

Avvento: occhi e cuore a Colui che deve venire

La vita del cristiano è un cammino incontro al Signore. Colui che attendiamo è il germoglio di Davide che viene a far germogliare nel mondo la novità di Dio, per rinnovare la nostra esistenza. Con la grazia di “Colui che viene” la nostra umanità può crescere e sovrabbondare nell’amore. Perciò, più che osservare con preoccupazione i segni di un mondo che finisce, il nostro amore deve diventare segno profetico del mondo nuovo che nasce.

Fede e dintorni

Vivere con consapevolezza l’Avvento

Che cos’è l’Avvento? Quanto dura? Quali paramenti indossa il sacerdote? Come si articola questo tempo liturgico? Quali letture sono proposte nella Messa? Come vivere il tempo dell’attesa?  Come esprimere solidarietà ai più bisognosi? – Queste domande debbono suscitare una “devota” curiosità tra i fedeli, perché inizino col passo giusto il tempo dell’Avvento che si apre con la domenica del 2 dicembre.

Fede e dintorni

I bambini sanno comunicare, anche se autistici

Al termine dell’udienza generale in Aula Paolo VI di mercoledì 28 novembre 2018 c’è stato un gradito fuori programma per tutti i presenti: un bimbo argentino, muto, raggiunge il Papa per un saluto Il Papa riflette parlando a braccio anche in spagnolo: «Este chico… Questo bambino non riesce a parlare: è muto, però sa “comunicare”, sa esprimersi. E ha una cosa che mi fa pensare: è libero, indisciplinatamente libero. Però è libero. Egli ci dice che dobbiamo avere la libertà che ha un bambino davanti a suo Padre. Questo bambino… chiediamo la grazia che possa parlare».

Fede e dintorni

Il dono della vita

La vita è un dono, è innanzitutto un atto d’amore che abbiamo ricevuto e che dobbiamo trasmettere e difendere. Essa è dono di Dio che ne è il Padre: “Padre della vita, noi crediamo in te!” Un Padre geloso che non gradisce assolutamente manipolazioni, menomazioni e mortificazioni contro di essa. Un peccato contro la vita, è un peccato contro Dio.

Fede e dintorni

Due Giuste fra le nazioni

Due donne sono state aggiunte alla meritevole lista per la Toscana di “Giusto fra le Nazioni”: suor Benedetta Pompignoli e la professoressa Nella Bichi, per quanto fecero per salvare Miranda Servi Cividalli e sua madre Pia Ajò Servi dalla deportazione. – Nella Bichi che era una insegnante, collega di Miranda (la quale insegnava materie letterarie a Firenze prima di essere licenziata a causa delle leggi razziali) e suor Benedetta era la Superiora delle Suore della Sacra Famiglia, nella comunità Firenze.

Fede e dintorni

Prove che aiutano a rinsavire

Dio ama gli uomini, anche se questi sembrano ignorarlo. A volte essi dovranno impararlo dal dolore e dalla crudeltà dei vari avvenimenti che incontreranno nella vita: è doloroso, ma saranno salvi. – Diceva San Pio da Pietrelcina: “Dio sa mescolare il dolce con l’amaro e converte in premio eterno le pene transitorie della vita.”

Fede e dintorni

Tentazione di femminicidio

Il femminicidio, anche all’interno di coppie sposate, è diventata una notizia fissa nella cronaca dei nostri giorni. Si dovrebbe pensare a terapie di recupero. – Il Sinodo sulla famiglia ha rilevato, a suo tempo, che la vita coniugale è piena di difficoltà e molte volte non si riesce a superarle da soli. Ecco perché non può  mancare l’apporto della saggezza degli anziani e della loro esperienza per aiutare i più giovani a risolvere le loro crisi crisi coniugali.

Fede e dintorni

Natale 2018 con i francobolli disegnati in carcere

«Ero in carcere e siete venuti a trovarmi» – Il Giubileo dei detenuti nell’Anno della Misericordia 2016, aveva invitato la pubblica opinione a una ad una nuova mentalità, che vede nella cella non una punizione, ma una possibilità di riscatto. – Testimoniava un sacerdote in visita ai carcerati con alcuni volontari: “Quello che più mi ha colpito è stato il dialogo informale con alcuni detenuti, subito dopo la Messa: c’era chi mi raccontava la sua storia, chi chiedeva una preghiera, chi aveva semplicemente voglia di parlare. In tutti ho avvertito una speranza di rinascita, un desiderio di cambiare in fondo al cuore”.

Fede e dintorni

Il «Tarcisio delle Alpi»

San Tarcisio è il giovane martire dei primi anni del cristianesimo a Roma che morì per difendere l’Eucaristia che stava portando di nascosto ai cristiani improgionati. E il «Tarcisio delle Alpi», è la storia di Almiro Faccenda che all’età di 7 anni a Torcegno nel Trentino, il 19 novembre 1915 distribuì le ostie ai compaesani per evitare profanazioni in piena Grande Guerra, dopo che il suo parroco era stato arrestato dagli austriaci durante la Grande Guerra. Questo “fatto eucaristico” segnò la sua vita del bambino, al punto da voler diventare sacerdote.

Fede e dintorni

A proposito di castità

Oggi la castità non sembra interessare molto, perché per molti versi è fraintesa e confusa con la verginità. Tuttavia conserva un fascino che attira, perché mette in evidenza un cuore libero dalla libidine e profumato di vero rispetto per sé e per gli altri. La castità abita prima di tutto nel cuore, non semplicemente nei nostri atti esterni. La persona pura nel suo cuore diventa oltremodo attraente.

Fede e dintorni

Ultimi tempi da paura?

In questi ultimi tempi sulla Chiesa e sul Papa Satana sembra aver scatenato una vera offensiva: suscita paura, sospetti, persecuzioni. Gesù lo aveva predetto ai suoi discepoli, perciò la Chiesa, guidata dal Papa, cammina confortata dalla sua Parola e dalla sua grazia. Inoltre cammina con i poveri dell’umanità. Oggi, seconda Giornata mondiale dei poveri, come segno concreto verso i nostri fratelli bisognosi, in Vaticano Papa Francesco pranza 1.500 bisognosi. Altri 2.000 poveri sono ospitati nelle mense delle Caritas e di altre organizzazioni umanitarie della Capitale. E lo stesso avviene in tutto il mondo cattolico. La carità vice tutto e supera ogni ostacolo.

Fede e dintorni

Terra Santa, la vita oltre le mine

Il convento francescano sul fiume Giordano era stato chiuso in tutta fretta nel 1968. Pochi giorni fa, nel corso dei lavori per sminare l’area, un frate francescano della Custodia di Terra Santa vi è rientrato per la prima volta. Lo ha fatto su richiesta dell’associazione Halo Trust, da tempo impegnata a rimuovere le mine sulla sponda occidentale del fiume, dove si colloca l’episodio del Battesimo di Gesù.

Fede e dintorni

Un Presidio sanitario per i poveri

Domenica prossima, 18 novembre, si celebra la seconda Giornata Mondiale del Povero voluta da Papa Francesco per tenere calda la sensibilizzazione sulla condizione di povertà che affligge gran parte della umanità. Per questa occasione è già operativo da alcuni giorni un presidio sanitario in piazza San Pietro che per una settimana offrirà cure gratuite a senzatetto, migranti e tutti coloro che sono in difficoltà economiche e che necessitano di sottoporsi a esami e visite.

Fede e dintorni

Mamma Natuzza verso la beatificazione

La bella notizia che la Congregazione della dottrina della fede ha sciolto le sue riserve dando parere favorevole ad aprire la causa di beatificazione di Natuzza Evolo è stata motivo di gioia e di conforto alle migliaia di devoti della veggente, troppe volte delusi da improvvisi stop causati da svariate ragioni. Ora, finalmente, possono guardare serenamente al procedere della causa di beatificazione che tutti sperano sia breve, per la maggior gloria di Dio e per l’onore della Calabria.

Fede e dintorni

Onorare il padre, anche se anziano

Uno dei più grandi onori è poter prendersi cura di quelli anziani che qualche volta ci preoccupano. I nostri genitori, e tutti quegli anziani che hanno sacrificato le loro vite, con il loro tempo, denaro e sacrifici per noi, meritano il nostro massimo rispetto. Il quarto comandamento ammonisce: “Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio” (Es 20,12).