La Croce di Cristo fu da subito esaltata e onorata quale trofeo della sua vittoria pasquale e quale segno che apparirà in cielo ad annunciare a tutti la seconda venuta del Signore. – Sebbene susciti comprensibili e contrastanti reazioni al solo nominarla, la croce è per il cristiano l’albero della vita, il talamo, il trono, l’altare della nuova alleanza.
Autore: Salvatore Brugnano
Liberato padre Tom Uzhunnalil
Yemen: liberato finalmente padre Tom Uzhunnalil, salesiano, e la notizia è stata confermata dalla Santa Sede. – Il religioso salesiano era stato rapito il 4 marzo 2016 fa durante un sanguinoso raid di terroristi dell’ISIS presso la sede delle Missionarie della Carità casa in Yemen. E la minaccia mortale fece stare il mondo con fiato sospeso: sarà torturato e crocifisso Venerdì Santo”.
Il Patrono dell’esercito italiano
Ieri, 12 settembre, a Roma, nel Palazzo dell’esercito in via XX Settembre, l’ordinario militare per l’Italia, arcivescovo Santo Marcianò, ha consegnato la Bolla al capo di stato maggiore, generale Danilo Errico. Il Papa Buono, dopo essere stato come un “patrono in terra”, soffrendo per la guerra e implorando la pace insieme ai soldati che assisteva, ora può essere invocato celeste Patrono dell’esercito italiano impegnato a difendere il bene prezioso della pace imponendo la forza della legge.
Il giardiniere diligente
Una storia interessante: amare il proprio lavoro e farlo bene ci farà apprezzare dagli altri, oltre che dare dignità al lavoro che si fa. Infatti l’uomo può santificare il lavoro che fa, qualunque esso sia, e il lavoro fatto bene santificherà l’uomo.
Il ragazzo nella palude
Come fare esperienza della redenzione operata da Cristo. “C’è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio…. Sono uno sventurato! Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte?…” – Rendo grazie a Dio che mi libera per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore. (San Paolo ai Romani 7,18-24).
Correzione reciproca a 360 gradi
La natura con i suoi tremendi fenomeni (terremoti, uragani, siccità prolungate o alluvioni disastrose) non cessa di ammonire l’umanità, invitandola, purtroppo dolorosamente, al rispetto delle condizioni del vivere insieme. – La correzione reciproca (il vangelo la chiama fraterna) è un dovere, da compiere però con discrezione e rispetto. Altrimenti, se il male dilaga e diventa ostinato, allora tutta la comunità è interessata alla correzione che difficilmente si potrà chiamare ancora fraterna, per vigilare e non lasciarsi contagiare dal male. – La riconciliazione nazionale celebrata in questi giorni in Colombia può indurci a sperare, sperando al di là di ogni speranza.
Artigiano del perdono
E’ stata accesa la fiaccola della speranza per il raggiungimento di una riconciliazione dopo 50 anni di violenze inaudite tra forze contrapposte. E in questo processo i vescovi della Colombia hanno riconosciuto l’amorosa attenzione di papa Francesco salutandolo come ‘l’artigiano del perdono’.
8 settembre: nascita della Vergine Maria
Alfonso Maria de Lguori, santo mariano per eccellenza, non ha mancato di scrivere sulla Natività di Maria: preghiere, riflessioni ascetiche e una canzoncina ancora in uso a Torre del Greco, nella chiesa della Madonna del Principio.
La penna d’aquila
Ciò che veramente rende grande un uomo non è la sua forza, non è la sua astuzia, ma il suo cuore che aprirsi al suo prossimo: ciò che più vale nella vita è la forza dell’amore. Chi ci sta a fianco può essere la meravigliosa possibilità di fargli del bene.
La Sinfonia Pastorale di Beethoven
La sensazione di pace e di gioia che arriva dopo una crisi può essere definita una beatitudine che si riversa sulla persona e sull’ambiente circostante. E il musicista lo sa fare con arte. Soprattutto Dio è capace di trasformare i momenti bui in splendenti aurore o tramonti infuocati. Offriamo a Dio la nostra piccola canzone, ed egli la trasformerà in sinfonia.
Papa Francesco e le donne della sua vita
Papa Francesco, in un libro-intervista di D. Wolto, sociologo francese, parla del suo rapporto con le donne che hanno influito sulla sua vita, cioè di sua madre, delle sue nonne… ma anche di una comunista paraguayana e di una psicanalista ebrea, che l’ha “aiutato molto”. Un Papa venuto dalla fine del mondo… ma un Papa pienamente umano.
Straordinari nell’ordinario
“Non dare per scontati i tanti piccoli miracoli quotidiani che avvengono sotto i nostri occhi. Cose straordinarie si ripetono continuamente intorno a noi ed è solo l’abitudine a renderci distratti e insensibili al loro reale valore.
La croce e la beatitudine
Il cristiano sa che la salvezza passa attraverso la croce. Non meravigliamoci se la nostra vita è segnata da gioie e dolori, speranze e delusioni. Ogni discepolo di Cristo deve saper prendere su di sé la sua croce, via necessaria che porta alla gloria. Un cristiano che porta con fede la croce entra già nel regno delle Beatitudini.
Il creato non è più solo
Ormai è chiaro per tutti che le sorti del mondo e il suo futuro non li può portare avanti una solo popolo o continente; c’è assoluta necessità di mettersi insieme, religioni e civiltà a confronto, per trovare la via da seguire. I cristiani sanno che questo costa impegno e sacrificio e sanno anche che la salvezza si ottiene attraverso la croce, non come ideologia, ma come offerta totale e gratuita dell’amore.
Manuel, l’eroe dei bambini ciechi
Manuel Rodrigues, attivista per i diritti dei bambini ciechi in Guinea Bissau, è stato votato da milioni di bambini nel mondo per ricevere il World’s Children’s Prize, chiamato anche “Premio Nobel dei Bambini” dai media. Manuel ha ricevuto il premio in Svezia lo scorso 26 Aprile come riconoscimento del suo lavoro con i bambini disabili, spesso nascosti o lasciati morire.
La comunità ideale
Nessuna comunità nasce perfetta, e neanche la comunità familiare. Una comunità, anche la famiglia, si perfeziona vivendo, camminando e lavorando insieme. Ognuno porta con sè il proprio carattere, ed è nel vivere insieme che ogni carattere si aggiusta, si adatta al bene comune.
La camicia mal stirata
“Quante volte ci diciamo grazie in famiglia, in comunità, nella Chiesa? Quante volte diciamo grazie a chi ci aiuta, a chi ci è vicino, a chi ci accompagna nella vita? Spesso diamo tutto per scontato! E questo avviene anche con Dio. È facile andare dal Signore a chiedere qualcosa, ma non tornare a ringraziarlo…”. E poi siamo subito pronti a lamentarci.
Fai la tua parte
Fai la tua parte e non lamentarti con Dio! La preghiera non è un gettone da inserire nel distributore di grazie. Dio già ci ha dato abbastanza perché ci mettiamo all’opera. E quando avremo fatto la nostra parte con i doni che lui già ci ha donato, allora potremo gridare fiduciosi: “Aiutaci, Signore!”.
La grandezza di un gesto
Javier Martinez, il papà di Xavi, il bimbo di tre anni morto nell’attentato di Barcellona alle Ramblas, ha espresso la volontà di “abbracciare un musulmano” come desiderio di perdono e pensando anche al dolore delle famiglie dei giovani terroristi: “Non ho paura delle persone. Devo farlo”. Ed insieme alla moglie ha compiuto il più grande gesto d’amore da offrire al piccolo Xavi – e con lui anche a noi – perché riposi in pace.
Pietro, il Papa e il Creato
Pietro è stato scelto da Cristo come capo della sua Chiesa e vive nella serie ininterrotta e legittima dei suoi successori nella sede apostolica di Roma, dove Pietro diede a Cristo con il martirio la testimonianza suprema ed oggi il nostro pensiero e la nostra preghiera va per Papa Francesco e la sua missione. Ed oggi Papa Francesco invita a farci carico della cura del Creato, la casa comune che ci è stata affidata, sapendo che ciò che di buono vi è in essa verrà assunto nella festa del cielo. «Insieme a tutte le creature, camminiamo su questa terra cercando Dio».