Un’altra menzione per la Costa di Italo

Capo Vaticano tra le 100 località più belle del mondo

E’ quanto risulta da un libro pubblicato in Francia da Alexandre Arditti e Sophie Laurent che sono soprattutto due amanti del mare. I loro criteri di scelta, semplicissimi, si sono basati più sull’osservazione diretta che su tecniche strumentali. Promosse per l’Italia anche la spiaggia dei Conigli, nell’Isola di Lampedusa e quella del Principe, in Costa Smeralda.

 

di Bruna Fiorentino

foto Salvatore Libertino

 

Tropea – Capo Vaticano è stata inserita, per il suo mare cristallino e la sua  incontaminata fauna ittica, nel libro “Le 100 più belle spiagge del mondo”, pubblicato dalla casa editrice francese Les Grands Voyageurs.

Sicuramente questa menzione vale moltissimo per la Calabria e l’Italia intera se si pensa all’enorme quantità di luoghi, su tutto il pianeta, presi in considerazione dai due autori, Alexandre Arditti e Sophie Laurent, profondi conoscitori dei mari. Il volume, a metà strada tra la guida turistica ed il saggio fotografico, è nato dal desiderio di questi viaggiatori di stilare una sorta di classifica basandosi su due criteri principali che sono da considerarsi personali, ossia l’aspetto incontaminato del posto in totale rispetto dell’ambiente naturale attentamente monitorato dalla popolazione locale e la facile accessibilità al pubblico, che non significa caos indiscriminato e paninaro.

Capo Vaticano, insieme alla Spiaggia dei Conigli, rinomata per il fatto che le tartarughe marine vi vanno a deporre le uova, nella riserva naturale dell'Isola di Lampedusa e alla Spiaggia del Principe, nella splendida Costa Smeralda, rispondono ai predetti requisiti e vengono così accostate a località paradisiache per antonomasia situate negli angoli più reconditi del globo (in Guadalupa, in Polinesia, in Martinica, nella Nuova Caledonia, in Egitto, nelle Seychelles, in Brasile, negli Stati Uniti, in Thailandia, in Australia, nelle Maldive ed in India).

Per quanto riguarda gli altri Paesi europei, a parte dodici località francesi, solo la Grecia vanta, a detta di Arditti e Laurent, tre spiagge degne di nota (Myrtos e Elafonissos, nell'isola di Creta e Navagio nella vicina Zante), mentre la Spagna è ricordata per due suoi gioielli (Fuerteventura, nelle isole Canarie e Cala Turqueta) e Croazia e Portogallo per uno solo (rispettivamente, Bol e Praia Marinha).

Questa ennesima menzione per il mare ed i paesaggi di Tropea e dei suoi dintorni potrebbe suggerire alle associazioni locali ma innanzitutto agli amministratori alcune considerazioni per la salvaguardia del turismo e per aumentare l’economia e le aspettative dei residenti. Se la natura ha dotato questi luoghi di un meraviglioso ecosistema, con spiagge bellissime ed una stupefacente flora e fauna ittica, non sarebbe meglio cercare di proteggere tali ricchezze? Meglio ancora se venissero inseriti in parchi naturali come lo sono moltissime delle località incluse nel libro Le 100 più belle spiagge del mondo! Sarebbe, per esempio, determinante preoccuparsi degli scarichi che spesso nel periodo estivo vengono riversati in mare rendendolo simile ad una fogna a cielo aperto di Calcutta.

Godiamoci, quindi, le lodi ma accettiamo e facciamo tesoro delle critiche. L’auspicio è che questo lembo di terra e di mare calabrese diventino patrimonio dell’umanità.


 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

    www.tropeaedintorni.it