Fede e dintorni

Corpus Domini 2017

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

 

Corpus Domini 2017

«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo». – Oggi adoriamo e ringraziamo il Signore Gesù per il dono stupendo del suo Corpo e del suo Sangue. Attraverso la concreta assunzione della nostra umanità Gesù ci trasforma, donandoci la sua divinità. Come? Egli ci invita ad unirci alla sua umanità attraverso l’assimilazione della sua carne e del suo sangue: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue…»
Oggi riscopriamo ancora la ricchezza della celebrazione eucaristica perché, nutriti dalla Parola e dal Pane di vita, diventiamo Chiesa che annuncia a tutti la salvezza.

Dal Vangelo di questa domenica (cf Gv 6,51-58)
Gesù disse alla folla: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

♥ ♥ ♥

♦ Oggi festeggiamo il Corpus Domini, il Corpo e Sangue del Signore, il sacramento dell’Eucaristia che Egli ci ha lasciato come segno della sua presenza, della sua realtà corporale, del suo sacrificio sulla croce e della vita eterna di cui ci ha reso partecipi.
Gesù ce ne parla in termini di corpo e di cibo. Corpo fatto di carne e sangue, che soffre e muore sulla croce. È questo corpo ferito che risorge e che Gesù dà da vedere, da toccare e da mangiare agli apostoli.
Ma Gesù non si ferma qui. Suo corpo è anche la Chiesa, corpo mistico di cui Cristo è la testa. Ed è il suo corpo sacramentale che nutre coloro che lo mangiano: “Prendete e mangiate: questo è il mio corpo!”.
Già i primi cristiani paragonarono il corpo spezzato di Cristo al grano, macinato in farina per diventare pane, dopo essere stato mischiato all’acqua della vita e passato nel fuoco dello Spirito.
Questo pane spirituale diviene nostro cibo, nutre in noi la vita divina, che è vita eterna. Chi non mangia di questo pane non avrà la vita in lui.
Oggi noi celebriamo la realtà umana e divina del Verbo fatto carne ed anche quella del suo corpo crocifisso e risorto che ci mantiene in comunione con Lui. Perciò dobbiamo essere attenti alla sua presenza reale.

Ecco il pane degli angeli, pane dei pellegrini, vero pane dei figli:
non dev’essere gettato.

Buon pastore, vero pane, o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici, portaci ai beni eterni nella terra dei viventi.

Tu che tutto sai e puoi, che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli alla tavola del cielo nella gioia dei tuoi santi.

La solennità del Corpus Domini è onorata dalla Processione Eucaristica in ogni città e , in molti luoghi. è rallegrata da bellissime infiorate che esaltano il Mistero dell’Eucaristia. E’ onorare il Corpo di Cristo sacrificato per noi; ma il cristiano non può dimenticare che la Carne di Cristo è quella dei sofferenti, dei malati, dei profughi che bisogna onorare con ogni rispetto e amore.

Condividi l'articolo