Cultura e Società Letti per voi

Da una sponda all’altra del mare

“La strada della lentezza”

Presentato il libro della Giocondo e di Cotroneo

Un pomeriggio diverso dal solito per tutti gli appassionati della poesia è stato quello dell’altro ieri a Tropea. Alla biblioteca comunale, infatti, veniva presentato il nuovo volume dal titolo “La strada della lentezza, da una sponda all’altra del mare”, edito dalla casa editrice Meligrana e scritto a quattro mani dalla giovane esordiente Mariaelisa Giocondo assieme al tropeano Antonio Cotroneo. Vista anche la giovane età, l’attenzione di tutti è stata calamitata subito sull’autrice locrese. Mariaelisa frequenta il Liceo Scientifico “G. Mazzini” di Locri ed è stata la vincitrice della sezione giovani della quinta edizione del premio internazionale di poesia “Onde Mediterranee”. La presentazione degli ospiti è stata curata dalla giornalista Vittoria Saccà, che ha ricordato al pubblico come «la poesia sia per pochi eletti», che per loro fortuna potranno cogliere appieno «la poesia contenuta in questo libro, che è un gioiello». Soffermandosi sul titolo, la Saccà ha inoltre voluto cogliere in esso una nota positiva, dicendo che «la nostra Calabria cammina sì lentamente, ma sa anche, attraverso la poesia, come incontrarsi». Con voce tremula per l’emozione, la Giocondo si è soffermata anche lei sul termine “lentezza”, che caratterizza il titolo di questa raccolta, spiegando che la lentezza è una virtù, di cui «c’è bisogno per saper ascoltare le emozioni». Poi, ripensando a Quasimodo, l’autrice ha ricordato che «il poeta deve avere un ruolo importante nella società». Ci sono anche poesie di denuncia sociale molto attuali tra quelle della Giocondo. A tessere le lodi di questa giovane poetessa è stato anche il professor Pasquale De Luca, presidente del premio internazionale di poesia vinto lo scorso anno dalla Giocondo. De Luca, nel suo intervento, ha definito quella di Marielisa «la poesia del cuore, una poesia che va dal cuore ad un altro cuore, che trafigge, che colpisce». «Sei tu – ha concluso De Luca – cara Mariaelisa, a dare un tocco di novità e di vivacità alla poesia nuova che avanza faticosamente, sei tu la forza nuova a cui bisogna ancorarsi». Il terzo intervento, tra i relatori, è spettato al Lino Daniele, docente in pensione e giornalista del mensile Tropeaedintorni.it, oltre che fondatore dell’Accademia degli Affaticati e autore di due romanzi. Daniele ha voluto fare un’analisi delle sole poesie di Cotroneo, dicendo che «se prese da sole, potrebbero avere tranquillamente un loro titolo, magari “L’Odissea di un emigrante tropeano”». Cotroneo vive infatti da molti anni a Vienna, dove partecipa attivamente alla vita culturale austriaca anche in campo cinematografico, con la produzione di pellicole di alto spessore che hanno ricevuto svariati riconoscimenti. «Il suo rapporto con Tropea – ha spiegato Daniele – si riscopre però nella poesia, che ci mostra come Tropea sia per lui quasi un baricentro». Le conclusioni dei lavori sono state affidate al preside Pasquale D’Agostino, che ha compiuto un’analisi assai interessante, riuscendo a riprendere e toccare anche i discorsi fatti in precedenza dagli altri relatori. D’Agostino, commentando la grande opera culturale in atto in città grazie alla presenza della giovane casa editrice tropeana, ha appunto definito «eccezionale il fatto che Giuseppe Meligrana abbia messo assieme una giovane ragazza della Locride e un uomo di Tropea, compiendo, forse inconsapevolmente, una operazione di un così alto livello che risulta difficile da capire appieno».

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it