Cultura e Società

Festa popolare i tri da’Cruci

Appuntamento con le tradizioni

In programma sabato i caratteristici giochi paesani

Ha inizio sabato, a Tropea, la festa popolare “I tri da Cruci” che ogni anno vede coinvolti gli abitanti di via Umberto I, tradizionalmente chiamata “u burgu”, ma anche tutta la popolazione e i turisti che aprono così la stagione estiva. Una ricorrenza molto attesa, che già da una settimana si fa sentire con il ballo dei giganti che, puntualmente, allietano le vie e le piazze di Tropea. La festa vede sinergicamente coinvolti nell’organizzazione, il Comitato “I Tri da Cruci”, nato appositamente, la Pro loco e il Comune di Tropea, che ne ha dato il patrocinio. Sin dalle prime ore del mattino, i borgatari, gli abitanti, cioè, del borgo di via Umberto I, addobbano largo San Michele e l’edicola votiva alla Madonna con composizioni floreali. Si inizia nel primo pomeriggio con i caratteristici giochi paesani che coinvolgeranno allegramente i presenti. Grandi e piccini si sfideranno fino a sera nelle gare di “pignatei”, per poi saltellare “chi sacchi” e, passando dalla gara “cu l’ovu”, si avventureranno nel piccante assaggio della pasta “abbrucenti”. La conclusione della festa è, ovviamente, musicale e si protrarrà fino a notte fonda. Si darà inizio ai canti, in prima serata, con la competizione canora che vedrà salire sul palco i concorrenti del “Karaoke a premi in piazza”. Poi, dopo la premiazione dei tre vincitori, tutta la popolazione sarà coinvolta dall’esibizione del gruppo Folk “Le Chiazzarole di Tropea”. La fine è, certamente, delle più effervescenti, con i fuochi d’artificio che illumineranno i cieli della città. Si potrà, infatti, assistere alla coreografica accensione “da varca” e del “Camijuzzu di focu” che sarà preceduto dal suono della “Caricatumbula”. La festa, particolarmente sentita dalla popolazione per le sue profonde radici nella cultura popolare di Tropea, trova ampio sostegno letterale in antichi saggi che fanno risalire la sua storia alla battaglia di Lepanto e alla cattura di prigionieri turchi a Stilo, dove furono coinvolti attivamente i borgatari tropeani abitanti du burgu, ora denominato corso Umberto I.

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