La “Gelateria Tonino” garante dei sapori di Tropea

Incredibile ma vero: il primo gelato alla ‘nduja

Nel cuore del centro storico della cittadina balneare vincitrice anche quest’anno delle Cinque Vele di Legambiente, si può assaporare il gelato forse più “alternativo” del mondo: quello alla ‘nduja. Il suo ideatore, Tonino La Torre, ci spiega quanto lavoro ci sia  dietro alla sua nuova “creatura”.

 

di Bruna Fiorentino
foto Salvatore Libertino

 

Tropea – Con l’arrivo, un po’ in ritardo, della buona stagione le piazze e le viuzze di Tropea sono andate popolandosi di turisti italiani e stranieri di ogni parte del mondo.

Oltre ai “fedelissimi” tedeschi che da sempre invadono la cittadina tirrenica, quest’anno in modo massiccio si sono affacciati gli scandinavi, gli ucraini, i vari altri abitanti dell’ex Unione Sovietica e persino i giapponesi!

La stagione balneare sta ripartendo alla grande, come si augurano tutti i commercianti del luogo.

Niente di meglio se tra un tuffo in quel mare cristallino, aggiudicatosi per la terza volta consecutiva l’ambito riconoscimento delle Cinque Vele di Legambiente, e un bollente crogiolarsi al sole si inserisca la consueta passeggiata alla ricerca, anche, delle specialità locali. E qui di specialità ce ne sono moltissime: i turisti lo sanno!

Da oltre trent’anni, per la precisione dal 1971, a Tropea vi è “il mago dei gelati”, come ama definirsi, ossia Tonino un tropeano doc che dei gelati ha fatto una ragione di vita.

L’estroso gelataio non si è mai limitato ai gusti tradizionali ma ha spaziato utilizzando i frutti tipici di questo angolo assolato del Sud d’Italia, quale ad esempio i fichi d’India e, udite udite, da circa un anno, ha creato una specialità unica al mondo: il gelato alla ‘nduja, sì proprio alla ‘nduja, ossia a quell’insaccato piccantissimo di cui la Calabria va tanto fiera.

Tonino ci ha dichiarato che, dopo aver ideato quello alla cipolla rossa, altro prodotto tipico e rinomato di Tropea, riscuotendo il grande apprezzamento dei degustatori, ha lavorato per ben sei mesi prima di “partorire” la sua specialità - difficilmente imitabile –  stando alle sue affermazioni. Chilogrammi e chilogrammi di gelato, a suo avviso non soddisfacenti, sono stati gettati fino a quando è nato il suo capolavoro artigianale frutto di un felice ed incredibile connubio tra una ‘nduja prodotta appositamente (i cui ingredienti sono top secret) ed il comune gelato. Inutile sottolineare il successo raggiunto sia da parte dei curiosi, molti dei quali scettici, sia da parte dei patiti del gelato in genere che alla fine restano con un sapore piccante e pezzettini di peperoncino rosso in bocca.

Ed i turisti, italiani e stranieri, entrano ed escono dal piccolo locale soprattutto quando vengono a sapere delle proprietà afrodisiache della ‘nduja considerata un Viagra naturale, ottima e molto più economica del celeberrimo prodotto chimico. 


 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

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