Un talento emergente nel campo della lirica

Una nuova Maria Callas in Calabria?

Si tratta della giovanissima e già apprezzata soprano Gemma Fazzari, diplomatasi al Conservatorio di Vibo Valentia con il massimo dei voti e la menzione d’onore. Nelle sue vene scorre il sangue dell’illustre nonno, Vincenzo Fazzari, da oltre sessant’anni maestro di cappella della Concattedrale di Tropea.

 

di Bruna Fiorentino

foto Salvatore Libertino

 

Tropea – Ha appena ventiquattro anni la splendida Gemma Fazzari, Vibonese di nascita, ma la sua voce “scura”, quasi maschile ha già permesso di accostarla alla divina Maria Callas, il suo mito.

Questo talento naturale si è rivelato prepotente sin da bambina quando si esibiva prima come voce solista in un locale gruppo folk, interpretando con vigore e passione canzoni impegnate su temi quali l’emarginazione e l’emigrazione e poi come cantante di musica leggera nel rinomato gruppo Ars Nova di Tropea.

Non si può e non si deve dimenticare che la giovane soprano è nipote di Vincenzo Fazzari, classe 1922, un personaggio ormai storico a Tropea dove, dal lontano 1942, è maestro di cappella della Concattedrale della città.

La passione di Gemma verso ogni forma di canto è stata assecondata dalla sua famiglia ed il padre, all’età di diciassette anni, decide di iscriverla al Conservatorio “F. Torrefranca” di Vibo Valentia sotto la guida del Maestro Carmelo de Salvo da cui esce diplomata, nel 2002, in canto con il massimo dei voti e la menzione d’onore.

Chiunque l’abbia ascoltata e vista durante le sue interpretazioni liriche non può che rimanere affascinato dalle sue qualità vocali che si distinguono in un fraseggio particolareggiato, in una voce modulata e ricca di armonici con acuti corposi e vibranti ed i gravi chiari e sostenuti ma anche dalla sua grande forza espressiva e di immedesimazione. Una voce, quindi, che a ragione può essere definita “verdiana”. Del resto la stessa soprano calabrese ha sempre ammesso di amare Verdi per il pathos intrinseco delle sue opere.

Attualmente si trova a Roma dove, oltre a perfezionarsi con una maestra di canto, particolarmente affascinata dalle sue doti, svolge un’intensa attività concertistica per varie associazioni musicali spostandosi in tutta Italia.

Un difetto di Gemma, se così lo vogliamo chiamare, è la propria modestia e criticità che fino ad oggi l’hanno tenuta lontana dal partecipare a grandi concorsi che ne avrebbero messo in luce le qualità facendola meglio conoscere al grande pubblico, soprattutto quello degli esperti.

Il suo sogno nel cassetto? Quello di cantare un’intera opera con grandi complessi orchestrali, affiancata da cantanti famosi.

E questo è anche il sogno di quanti l’hanno ascoltata nelle sue esibizioni racchiusa nella sua bellezza giovanile e nella possanza della sua stupenda voce di soprano.

 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

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