Cultura e Società

I ragazzi del Galluppi di Tropea

C.S. della Dirigente Beatrice Lento

Raggiunto il traguardo, due i temi: LegalMente Giovani e Legalità è cultura

Si conclude all’Istituto Superiore Pasquale Galluppi di Tropea il progetto Legalità è cultura
L’impegno per la diffusione della legalità è sempre intenso nell’Istituto tropeano tant’è che in questi ultimi giorni hanno raggiunto il traguardo due significativi percorsi sul tema: LegalMente Giovani e Legalità è cultura.
Quest’ultimo è stato promosso dalla Fondazione Antonino Scopelliti ed ha unito in rete sei Istituti scolastici, l’Istituto Enrico Tosi di Busto Arsizio, il Liceo Danilo Dolci di Palermo, l’Istituto Tecnico Giulio Cesare di Bari e tre scuole calabresi, l’Istituto Tecnico Severi-Guerrisi di Gioia Tauro, l’Istituto Tecnico Righi di Reggio Calabria e l’Istituto Superiore tropeano.
In questo panorama eterogeneo si è scelto di portare avanti un quadro comune di obiettivi, riassumibili nella promozione e potenziamento della legalità intesa come educazione alla cittadinanza. Un Tutor della Fondazione A. Scopelliti ha seguito il percorso progettuale nelle scuole e nelle varie fasi che hanno compendiato la formazione dei docenti, l’introduzione degli allievi alle tematiche, la visita a luoghi di legalità ovvero a contesti di altro valore simbolico nel territorio di riferimento, la realizzazione di prodotti e la loro presentazione.
La strategia educativa di base del progetto è stata la peer education che ha condotto all’attività di tutoring degli studenti.
L’Istituto Superiore tropeano ha declinato il suo impegno sul versante dell’arte per cui il progetto ha assunto la denominazione di “Legalità è arte”. Il prodotto che si è scelto di realizzare è un messaggio, di valenza estetica, capace di sintetizzare i valori in gioco, puntando soprattutto sull’impegno civile e politico che rende i giovani allievi i cittadini sovrani di cui parla la Costituzione. Seguendo il filo d’ Arianna della bellezza artistica i ragazzi del Galluppi hanno fatto visita alla città di Soriano e di Vibo Valentia per ammirare le opere contenute nei rispettivi musei.
A Soriano, accolti dal Sindaco Francesco Bartone, si sono ammirati i Musei = il MUMAR e il MUTER, Museo dei marmi e Museo del terremoto, il parco archeologico del San Domenico e la Biblioteca Regionale Calabrese. A Vibo si è fatto visita al Museo Capialbi e al Limen Arte Moderna della Camera di Commercio. A Tropea l’impegno è proseguito nel Museo Diocesano e nella partecipazione all’evento della targa celebrativa in onore della sindaca Lydia Toraldo Serra.
“Nel corso dell’itinerario artistico” “dichiara la dirigente” è maturata l’idea di scegliere come messaggio di legalità e di cittadinanza, la frase, tratta dal libro della sapienza “Diligete Iustitiam Qui Iudicatis Terram”, l’invito alla giustizia rivolto a chi dirige le sorti umane, che campeggia nella splendida opera ‘Il bene comune’ di Ambrogio Lorenzetti. Per dare consistenza alla frase e consentirne la più ampia divulgazione si è deciso di tradurla in un’istallazione artistica da sistemare lungo la facciata del Liceo Classico.
In realtà il nostro desiderio sarebbe stato quello di collocarla lungo una parete del Monastero di Santa Chiara, nel cuore dell’antica Tropea, ma i vincoli di tutela del bene non lo hanno consentito”.
I giovani allievi del Galluppi si sono anche esibiti nel Tableau Vivant che esprime coreograficamente parte dell’opera del Lorenzetti, lo hanno fatto in anteprima nel corso delle celebrazioni in onore della Sindaca Toraldo Serra e poi, venerdì scorso, al Teatro Cilea di Reggio Calabria, nella fase conclusiva del progetto che ha raccolto tutti i partecipanti calabresi. “E’ stato emozionante ammirare, nello splendido teatro reggino, i nostri Ragazzi che si sono destreggiati con disinvoltura, davanti ad un folto pubblico, anche in un flash mob sempre ispirato al messaggio scelto”.
A dichiararlo le docenti tutor del progetto, Maria Domenica Ruffa, Giuseppina Tumolo, Anna Maria Miceli, Teresa Bozzolo e Luisa Coccia.
“Da oggi” dichiara con orgoglio la Lento “potrete ammirare lungo il frontale del nostro Liceo Classico, la sapiente frase che vuole essere un’esortazione per tutti oltre che un augurio per la nostra splendida città, perché in effetti ad amare la giustizia non devono essere solo i potenti ma ognuno di noi”.
Al Teatro Cilea sono stati presentati anche i prodotti delle altre due scuole calabresi; il Severi Guerrisi di Gioia ha puntato sull’utilizzo di una nave confiscata come laboratorio di analisi sullo stato delle acque ed il Righi di Reggio Calabria sulla realizzazione di un acetifico, sempre in un edificio confiscato alla ‘ndrangheta.
“A Reggio” prosegue la dirigente Lento “abbiamo rivisto il testimone di giustizia Tiberio Bentivoglio, protagonista di uno dei nostri Campus della legalità e, ovviamente, l’on.le Rosanna Scopelliti, figlia del giudice Antonino, anche lei amica della nostra scuola per aver partecipato, negli anni passati, all’intitolazione del salone delle conferenze dello Scientifico a suo padre. In effetti quando ci muoviamo nella dimensione della legalità ritroviamo tanti volti noti con cui abbiamo stretto importanti collaborazione, tutto questo è molto gratificante perché conferma l’impegno sistematico della nostra Scuola in direzione legalità”.

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Redazione
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