Politica

Il Circolo FLI di Tropea su Turismo

Critiche per il treno d’Amare promosso dalla Regione

Regione e Provincia devono provvedere ai fondi per mantenere gli uffici IAT aperti

 Il circolo FLI di Tropea “Rita Atria”, ha sentito il dovere di denunziare pubblicamente e con forza l’attuale e desolante stato di cose in merito al ruolo che spetterebbe alla capitale del turismo calabrese, Tropea, constatando ancora una volta l’indifferenza della classe politica regionale “che è pari solo all’insipienza delle sue trovate”.
Con una nota inviata agli organi d’informazione il circolo tropeano si butta a capo fitto sulle problematiche riguardanti la progettazione turistica riservata a Tropea e più in generale alla Costa degli Dei, sottolineando l’assoluta mancanza dell’attribuzione di una lidership così come meriterebbe: “Tropea e il suo circondario sono senza dubbio il principale biglietto da visita per il turismo regionale. Peccato però che al contributo che Tropea dà alla regione non corrisponda un’adeguata attenzione da parte della Regione Calabria stessa. Ultima perla è l’istituzione del treno d’ aMare presentato in pompa magna da Scopelliti e dall’ assessore Fedele con lo scopo dichiarato di fornire un servizio di trasporto verso le principali località balneari. Peccato che tra queste non rientri nessuna delle universalmente riconosciute località turistiche della Costa degli Dei, Tropea e Capo Vaticano in testa”. La nota prosegue indirizzando critiche anche alla classe politica dell’intero territorio colpevole di non far niente affinchè sia dato il giusto peso, meritato, a queste località: “Per l’ennesima volta si sfrutta l’immagine dei nostri incantevoli luoghi per promuovere il turismo che viene però puntualmente dirottato verso altri paesi sicuramente meno attraenti. Perchè il tutto avviene nel silenzio sempre più disinteressato di una classe politica romana e regionale preoccupata solo di tenersi stretta la poltrona? Sicuramente non valgono a tranquillizzarci vaghe promesse di fantomatici autobus dall’aeroporto di Lamezia Terme per il vibonese, autobus di cui non abbiamo riscontrato traccia. Se la nostra costa è la principale ragione per cui il turista sceglie la Calabria pretendiamo che un’attenzione proporzionata ci venga riservata al momento di fornire servizi allo stesso turista, turista, grazie al quale, le imprese della nostra zona contribuiscono in maniera determinante al gettito Irpf ed alla relativa addizionale regionale”. Non manca l’accenno, su cui ieri è giunta una nota anche del gruppo di minoranza “Passione Tropea”, al grave disservizio che in questi giorni si registra per la chiusura degli uffici IAT di molti territori della provincia vibonese: “Il secondo scandalo che vogliamo denunciare è la chiusura degli IAT, unico punto di riferimento per chi abbia bisogno di informazioni o di conoscere le bellezze da visitare. La Regione Calabria e la Provincia di Vibo Valentia, con grande intelligenza e capacità, scelgono in maniera scellerata di negare i fondi necessari a mantenere in vita l’ unica industria che sorregge la fragilissima economia calabrese, il turismo. Preferiscono, lorsignori, elargire soldi a pioggia per le manifestazioni più inutili, ma sponsorizzate da amici e amici degli amici! Dobbiamo forse prendere coscienza che la nostra provincia è un peso per la classe dirigente e che si sta tentando l’impossibile per affondare la Costa degli Dei, cancellando tutti i servizi per il cittadino e il turista?”.

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Caterina Sorbilli
Docente nelle scuole del I ciclo, collaboratrice storica di Tropeaedintorni.it, è giornalista pubblicista iscritta all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria nell'elenco pubblicisti.