Attualità

Il Mipaaf attento alla “rossa” e i produttori pensano al Giappone

Uscita del capogruppo della Commissione agricoltura del Pd

Le ditte nostrane stanno già provando vie alternative per uscire dalla crisi del settore alimentare e mettono nel mirino il Giappone

Il bollino del Consorzio di tutela della cipolla rossa di Tropea Calabria Igp
Il bollino del Consorzio di tutela della cipolla rossa di Tropea Calabria Igp

Il capogruppo del Pd in Commissione Agricoltura Nicodemo Oliverio, attraverso una interrogazione ha invitato, nei giorni scorsi, il Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Giuseppe Castiglione ad un intervento “in merito alla tutela della Cipolla rossa di Calabria Igp“. Peccato che con questa sua azione ha di fatto scavalcato il Consorzio, beccandosi la puntualizzazione del Ministero.
A dar conto della risposta ricevuta è stato lo stesso Oliverio, il quale ha espresso “soddisfazione per l’interessamento del Sottosegretario“.
Castiglione avrebbe comunque puntualizzato nel suo intervento che l’interlocutore per questo tipo di questioni è il Consorzio di tutela: il Sottosegretario scrive infatti in risposta all’onorevole del Pd “che il soggetto operativo e rappresentativo per il confronto con le istituzioni è individuato ex lege nel Consorzio di tutela della cipolla rossa di Tropea“.
Dal ministero, dopo aver quindi ricordato come sia importante coinvolgere nel discorso per la tutela della “rossa” (puntualizzando di Tropea ndr.) il relativo Consorzio di tutela, danno la disponibilità ad accogliere eventuali iniziative, per giungere a incontri di collaborazione o per costituire tavoli tecnici: “confermo comunque – prosegue infatti Castiglione – la disponibilità degli uffici ministeriali ad accogliere iniziative specifiche per incontri collaborativi e tavoli tecnici nell’ottica di una amministrazione partecipata e nel comune obiettivo di difesa dei prodotti e del Consumatore“.
Questa risposta, seppur ricca di puntualizzazioni, ha tuttavia soddisfatto il parlamentare democratico calabrese, il quale aggiunge che “la filiera della cipolla rossa di Tropea svolge un ruolo positivo nell’economia regionale della Calabria, che ha giustamente ritenuto necessario basare la sua politica economica anche sulle grandi opportunità che può offrire, in un momento di difficile congiunture economiche, il settore reale per eccellenza: l’agricoltura“. Oliverio, in conclusione, è soddisfatto “soprattutto, dell’impegno assunto dal Ministero a convocare, nei tempi più utili, un tavolo di confronto nell’obbiettivo di porre rimedio alle emergenze che vive la filiera della cipolla rossa di Tropea e di creare le condizioni per rilanciare le prospettive di questo prodotto, fiore all’occhiello del Made in Calabria“.
Chissà se Oliverio è al corrente del fatto che gli imprenditori nostrani stiano già provvedendo a far fronte al periodo di emergenza da soli, senza attendere i proclami del mondo della politica e gli esiti dei tavoli tecnici, programmando di esportare la “rossa” anche in oriente, come ha fatto di recente la ditta Schiariti Srl, al lavoro per soddisfare le richieste di clienti giapponesi! Per il mercato orientale, infatti, Schiariti intende proporre la cipolla rossa di Tropea Igp essiccata. La prima spedizione sarà in partenza per il 12 di questo mese.

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it