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Aree edificabili: via Campo Inferiore, via Campo Superiore e un’area di via Carmine

Il sindaco Macrì sull’ex Palazzo Giffoni nel corso del consiglio comunale del 30 novembre: «Preferisco fare una scelta sbagliata e per qualcuno avventata, ma voglio essere ricordato come il sindaco che ha messo la parola fine allo “scandalo” Palazzo Giffoni»

Consiglio comunale di Tropea – foto Libertino

Il 30 novembre 2018 si è tenuto il secondo consiglio comunale del “Principato” di Tropea guidato dal sindaco Giovanni Macrì. Prima della discussione dei punti all’ordine del giorno, il presidente del consiglio comunale, Francesco Monteleone, ha letto una comunicazione della lista “Forza Tropea”, che ha dichiarato di voler costituire il gruppo consiliare “Forza Tropea”, designando quale capogruppo il consigliere Annunziata Pensabene e suo vice il consigliere Franco Addolorato. Anche il consigliere Romano ha comunicato in forma verbale la costituzione di un gruppo con capogruppo lo stesso consigliere Romano, suo vice il consigliere Virginia Saturno e il consigliere Pietropaolo. Il consigliere L’Andolina ha costituito un proprio gruppo.

 

Di seguito il resoconto dei punti all’ordine del giorno

 

1. È stato approvato il verbale della seduta del consiglio del 6 novembre 2018.
2. Il sindaco ha spiegato che sono state apportate due variazioni allo Statuto e una terza che ha proposto per emendamento, si tratta in sostanza di un adeguamento dello Statuto alla normativa all’articolo 30. Un’altra modifica ha riguardato l’articolo 3; dopo il comma 1 viene aggiunto il comma 2, cioè una proposta contenuta nel programma elettorale di “Forza Tropea”: “La città di Tropea ravvisa nella politica dell’accoglienza e del turismo la sua primaria ricchezza e la fonte principale di benessere e di crescita economica per i propri cittadini. Il turismo e la connessa industria devono essere salvaguardati e valorizzati in tutti gli atti amministrativi prodotti”. L’altra modifica ha riguardato l’articolo 20, cioè la consegna degli avvisi di convocazione degli incontri ai consiglieri. Decorsi trenta giorni dall’approvazione, sarà modificato il regolamento del consiglio comunale, prevedendo come unica forma di notifica, oltre all’albo pretorio online, la comunicazione a mezzo pec. Non ci sarà più in futuro la modalità di comunicazione cartacea. Il consigliere Romano ha chiesto la parola e ha voluto evidenziare come in passato prima di convocare il consiglio era prassi che il presidente convocasse i capigruppo per concordare il giorno dell’incontro e l’ordine del giorno. Inoltre Romano ha fatto presente che il consiglio in futuro dovrebbe modificare l’articolo 22, cioè il diritto al rilascio di copie di atti e documenti. Secondo quanto afferma il consigliere Romano, i consiglieri non dovrebbero chiedere copia degli atti, bensì tutti gli atti del comune dovrebbero essere a disposizione dei consiglieri. È stato votato all’unanimità l’emendamento ed è stato votato il punto due all’unanimità.
3. La consigliera Annunziata Pensabene con delega al sociale ha relazionato sul punto all’ordine del giorno. L’associazione FIDAPA ha proposto agli enti locali l’adozione della nuova carta dei diritti della bambina. Questa carta era già stata approvata all’unanimità durante il Meeting delle Presidenti europee in data 30 Settembre 2016 e l’associazione ha chiesto che venisse approvata dal consiglio comunale. Il consigliere Romano è intervenuto per sottolineare che l’associazione FIDAPA insieme al Club per l’UNESCO di Tropea ha organizzato una serie di incontri nelle scuole riguardo la nuova carta dei diritti della bambina. Il consigliere ha letto i 9 articoli del nuovo documento e ha voluto ringraziare per il lavoro svolto le due referenti Hannna Mitskova (FIDAPA) e Chiara Epifanio (CLUB UNESCO) delle sezioni di Tropea. È stata votata l’immediata esecutività.
4. Ha relazionato il sindaco. La CIA (Confederazione italiana agricoltori di Vibo Valentia) ha richiesto al consiglio di sollecitare il Governo affinché si adoperasse per la definizione di un progetto di manutenzione infrastrutturale del territorio nazionale. I territori italiani sono sempre più colpiti da fenomeni di erosione, frane ed alluvione e si stima che i comuni interessati siano oltre l’80% del totale. Il ruolo dell’agricoltura e degli agricoltori è diventato particolarmente strategico per arginare questi fenomeni. La presenza di un’agricoltura sostenibile rappresenta il miglior presidio contro il dissesto. Una rinascita infrastrutturale del Paese passa necessariamente attraverso percorsi in grado di favorire relazioni virtuose tra e varie risorse socio-economiche diffuse sul territorio. Il consigliere Romano ha colto l’occasione per ricordare al consiglio che bisognerebbe avere maggiore attenzione per il territorio. Il consigliere ha poi invitato il sindaco a farsi promotore per far ripulire i terreni incolti e gli scoli delle acque piovane. Il sindaco ha risposto che queste azioni sono state già realizzate e alcuni gravi problemi sono stati risolti. Secondo il primo cittadino inoltre è necessario sollecitare i proprietari di terreni incolti a eseguire le opere necessarie. Con impiego di risorse limitate, il sindaco ha detto che è stato realizzato un intervento in tal senso in zona Carmine e una pulizia di una cunetta lungo il primo tornante direzione Sant’Angelo. Sono stati inoltre effettuati interventi di pulizia nelle caditoie del corso. Il punto è stato votato all’unanimità.
5. Ha relazionato il sindaco. Si è dato impulso all’attività iniziata dai commissari ed è stata letta la relazione predisposta dall’ufficio comunale e sottoposta all’epoca ai commissari. Considerando il vecchio piano regolatore generale comunale, e in attesa dell’adozione del PSC, si trasformeranno le aree non edificabili in aree di sviluppo turistico, permettendo a chi lo volesse di realizzare nuovi insediamenti turistico-alberghieri. Con l’adozione di questo principio, il comune di Tropea avrà benefici per ciò che concerne le entrate perché su tali aree si potrà edificare. L’Amministrazione ha quindi condiviso il progetto dei commissari. Le zone interessate saranno: via Campo Inferiore (zona turistico – alberghiera), via Campo Superiore (attività produttive) e un’area non meglio specificata di via Carmine. È stata poi data la parola ai consiglieri Romano, L’Andolina e Pietropaolo, che hanno chiesto delucidazioni in merito all’argomento in questione. Il punto è stato votato: favorevoli 10; astenuti 3 consiglieri: Romano, Saturno e Pietropaolo.
6. Ha relazionato il sindaco. Un atto dovuto, previsto dal testo unico degli enti locali e dall’articolo 28 dello statuto dell’Ente. Il punto è stato votato: favorevoli 10; astenuti 3 consiglieri: Romano, Saturno e Pietropaolo.
7. Ha relazionato il consigliere Marzolo con delega al bilancio. A seguito delle informazioni fornite dai responsabili dalle varie aree del comune e comunicate al servizio finanziario, si è reso necessario aggiornare le voci del bilancio e quindi adeguare gli stanziamenti dei capitoli di entrata e di spesa. La variazione sarà tale da rispettare gli equilibri economici e finanziari per ciascuno degli esercizi 2018-2019-2020. Il punto è stato votato all’unanimità.
8. Ha relazionato il sindaco Macrì, che ha spiegato che il punto è stato portato in consiglio per la sua «oggettiva importanza e per raccogliere quelle che sono le vostre impressioni, i vostri suggerimenti e i vostri consigli». Dopo una sintesi della storia del palazzo, Macrì ha detto che l’amministrazione ha le idee chiare sulla vicenda. Il palazzo è uno degli elementi più prestigiosi e affascinanti del centro storico e l’immobile era stato venduto alla Cassa Depositi e Prestiti, l’unica azione che potrebbe attuare il comune è una semplice azione di danni, che lo stesso comune riterrebbe di aver subito, per esempio il canone di affitto che ha pagato (12 mila euro per tre anni). Il sindaco ha spiegato che «il comune per acquistare l’immobile deve giustificare l’interesse pubblico. L’acquisto lo devo giustificare come se necessario e indispensabile da consentire all’Ente di erogare un servizio. Ho sempre detto che sarebbe opportuno un intervento dei privati». Il sindaco Macrì ha poi aggiunto: «Se dovesse venire domani il presidente di Cassa Depositi e Prestiti e mi dicesse “Le regalo l’immobile”, io avrei seri dubbi ad accettare un immobile in questo stato, che oggi rappresenta una bomba ad orologeria per la sicurezza e l’incolumità di migliaia di persone. Prenderlo in consegna significherebbe metterlo in sicurezza e comunque assumersi la responsabilità – pur nella sua bellezza – di un rudere pericolosissimo. E le dichiarazioni in questa direzione dell’architetto Giffone non lasciano spazio a dubbi di sorta». Sull’argomento di discussione il sindaco Macrì ha aggiunto: «Siccome il nostro progetto si basa molto sulle sinergie pubblico/privato, soprattutto per alcuni interventi, io sono convinto di quella che oggi è una semplice idea che mi solletica molto e che apprezzo. Sono convinto che la proposta che ci è stata presentata possa essere ritoccata e rivista, per capire la convenienza dell’operazione per il comune. I tempi sarebbero tempi brevi, – ha spiegato- perché un privato quando investe capitali importanti sull’operazione è il primo ad avere interesse che l’operazione si concluda in breve tempo». Il primo cittadino di Tropea ha ricordato che « anche i commissari erano favorevoli a questa proposta e correttamente hanno pensato che, trattandosi di una scelta politica, fosse opportuno che se ne occupasse la politica». Macrì ha quindi concluso così sull’argomento: «I finanziamenti si sono definitivamente persi e con questa nuova opera significherebbe avere una struttura a 4/5 stelle con servizi all’interno messi anche nella disponibilità dell’Ente. Sarebbe la sede di un albergo prestigiosissimo. Anche a Taormina palazzi storici sono sede di alberghi prestigiosi». Dunque la strategia dell’amministrazione si fida dell’apporto che il privato può dare al pubblico, un’operazione che va a riqualificare quella zona del centro storico e offrire alla città un’importante occasione di lavoro e risposte al territorio in tempi brevi. «Preferisco fare una scelta sbagliata e per qualcuno avventata, – ha detto Macrì – ma voglio essere ricordato come il sindaco che ha messo la parola fine allo “scandalo” Palazzo Giffoni». Il consigliere Pietropaolo ha chiesto di far mettere agli atti che sull’argomento «sono costretto al silenzio perché ho notato che nella proposta transattiva c’è la firma di un mio affine e di conseguenza preferisco non esprimere alcun parere a livello personale, perché qualsiasi cosa io dicessi sull’argomento potrebbe anche essere interpretata o male interpretata».
Il consigliere Romano ha risposto dicendo che «non sono del tutto chiari i presupposti procedurali ed amministrativi per questa che, di fatto, si configura come una vera e propria contrattazione pubblico-privata. Certamente la politica ha sbagliato – ha aggiunto – perché non è un problema che riguarda solo palazzo Giffone. Il comune avrebbe potuto acquistare l’immobile, sono passati quattro anni e non sappiamo cos’è successo. Chi ci dice che non possiamo fare niente? Il comune può farsi carico alternativamente di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti. Io pongo il problema, poi si deciderà in merito. Una soluzione è quella di trattare col privato come dice il sindaco – ha concluso Romano -, un’altra soluzione potrebbe però essere quella dell’acquisizione dell’immobile da parte del comune». Sulla stessa linea l’intervento del consigliere L’Andolina. «Sorprende la fretta con la quale si vuole realizzare la cosa, perché posta così sembra una bella favola, un sogno che sta per realizzarsi. Non possiamo che essere contrari. Liberarci così del palazzo, per una pavimentazione striminzita e dell’ascensore mi sembra una cosa piuttosto ridicola. Palazzo Giffoni rappresenta una fetta importante dell’affettività tropeana ed è uno dei palazzi monumentali più belli d’Italia».

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Redazione
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