Per la seconda volta nella storia politica di Tropea c’è una “sindachessa”. Era già successo nei prima anni della Repubblica.

Mimma Cortese, un sindaco con un passato al “Plurale Femminile”

Determinatezza, idee chiare e fedeltà ad un programma per un turismo di qualità sono le caratteristiche del neo sindaco di Tropea. In questa intervista le Sue aspettative e le speranze per quanto vorrà realizzare.

 

di Bruno Cimino

e Bruna Fiorentino

(foto Salvatore Libertino)

 

 

Tropea -  E’ il 4 luglio 2002. Dalle ultime amministrative è passato poco più di un mese. Ha vinto, per la terza volta, la lista civica Uniti per Tropea. Ancora non possiamo pretendere alcun risultato legato alle promesse elettorali. Quello che possiamo è far parlare il neo sindaco della città. Si chiama Mimma Cortese, medico ospedaliero, nata e vissuta sempre a Tropea, fatta eccezione per il periodo degli studi universitari a “La Sapienza” di Roma.

Andiamo a trovarla nel Suo ufficio: nell’attesa di essere ricevuti ci affacciamo ad una delle finestre dell’edificio comunale. La vista è da mozzafiato. L’antico edificio, un tempo ospedale, è a picco sulla rupe dove sorge la capitale italiana delle vacanze estive. Lo sguardo è come un volo che plana su bianche spiagge, ombrelloni e  acque d’un colore azzurro cristallino.

Ci accomodiamo in un ufficio con tanto di stemma della città, mobili aristocratici e quadri di personaggi locali.

Dopo un cordiale saluto, la neo sindaco si accende una sigaretta, noi il walkman: siamo pronti per l’intervista.

Quali sono i motivi che L’hanno spinta ad interessarsi di politica e quindi a dedicarsi fattivamente a questo impegno?

I motivi che dieci anni fa mi hanno spinta ad interessarmi di politica sono di carattere morale. Venivo da un’esperienza in una associazione culturale, “Plurale Femminile”, nata sulle ali dello sfascio in cui versava questa città. Questa esperienza vissuta con donne casalinghe, libere professioniste e madri ci coinvolgeva nella politica amministrativa locale e nel sociale cittadino laddove necessitava la nostra partecipazione. Tutto ciò era ben visto dalla gente che … se si muovono le donne qualcosa di grave c’è!

Grazie alla novità dell’elezione diretta del sindaco (a Tropea circolava il nome della candidatura di Gaetano Vallone in una lista civica) decidemmo che una di noi si sarebbe dovuta candidare. E la scelta cadde su di me.

Cosa è Tropea per Lei?

E’ il luogo che non ho mai voluto lasciare neanche per problemi legati alla mia professione. Chi è di Tropea sa di avere un rapporto particolare con il suo paese.

Dalle amministrative del 26 e 27 maggio 2002, Lei ne è uscita vincitrice. Cosa ha pensato dopo aver saputo della Sua elezione a sindaco?

Ho pensato che la gente comune aveva capito gli sforzi che abbiamo fatto per nove anni e non ha ceduto a nessuna lusinga né a ricatti.

Quest’ultima elezione è stata molto sentita da parte mia, forse perché a tratti pesante, dura, con troppi pettegolezzi e poco confronto sui programmi.

La vittoria è una riprova della riacquistata coscienza civica degli elettori dopo vent’anni di vita affannata; ora i cittadini vogliono vivere tranquillamente e serenamente.

I suoi attuali riferimenti politici sono una eredità dell’ex sindaco Gaetano Vallone. C’è qualcosa che potrebbe fare la differenza con il Suo predecessore?

No, si tratta di una sorta di continuazione verso quegli obiettivi che mano a mano stiamo raggiungendo. Siamo passati dalla fase della emergenza più assoluta al tentativo di ripristinare le regole. E non siamo più un Comune dissestato, anzi, economicamente stiamo bene. A questa fase però deve ora seguire quella del salto di qualità. Dopo aver capito definitivamente che il nostro indirizzo è quello turistico, ora ci troviamo di fronte alla scelta più importante che è quella di puntare dritti verso un turismo di qualità. Un primo passo verso questa direzione è quello di creare strutture adeguate e la prima cosa che mi viene in mente è l’aumento dei posti letto a Tropea: non meno di 1500. Oltre a quello che tutti hanno sotto gli occhi, parlo del porto turistico, del museo etc., ci stiamo inserendo dentro club esclusivi quali le “Città dei Sapori” e “I borghi più belli d’Italia”.

Le strutture turistiche balneari, a Tropea, stanno diventando ad una ad una, proprietà dei villaggi. Così continuando i cittadini tropeani e i turisti giornalieri quali spiagge potranno frequentare?

Purtroppo con la costruzione del porto l’arenile è diminuito. Ma spiagge libere ce ne sono ancora, tenendo presente anche che Tropea è uno dei Comuni più piccoli d’Italia. Per il futuro, comunque, non se ne possono garantire di più.

Dopo la celebre Lidia Toraldo Serra, Lei è il secondo sindaco donna di Tropea. Che significato ha questo per Lei?

Circa un mese fa ho partecipato ad una celebrazione per ricordare la  “sindachessa” Lidia Toraldo Serra. In quell’occasione è stata descritta la figura di questa donna straordinaria, tra l’altro, la prima donna sindaco della Repubblica italiana. Credo che questa donna debba essere rivalutata. La cosa che apprezzo della sua genialità è quella sua incredibile visione globale dei problemi. Io mi sono fatta carico di sponsorizzare una monografia degli atti amministrativi portati avanti durante il suo mandato. Inoltre, a nome di tutta la città, desidero apporre, nella casa dove visse, una targa per onorare la sua memoria.  

Qual è l’aspetto più difficile nell’amministrare Tropea, e qual è quello più facile?

La parte più difficile è legata al fatto che in un piccolo paese ci si conosce tutti. Inoltre, essendo io medico ospedaliero so ancora di più dei miei cittadini, pertanto, questa reciproca conoscenza crea un meccanismo che ti impone di fare meglio, ma anche di stare al di sopra delle parti “imponendo” da un lato il tuo ruolo e dall’altro spiegando che ci si deve attenere ad un rispetto istituzionale.

La parte più facile è che, chi ti conosce, sa ovviamente qual è il tuo carattere.  

Concludendo: cosa si aspettano i cittadini da Lei, e cosa chiede un sindaco ai propri cittadini?

Sicuramente da me si aspettano che continui quel programma amministrativo iniziato dieci anni fa, connotato dalla correttezza dei rapporti e dalla correttezza degli atti. Credo che si aspettino anche un rapporto più diretto, magari con maggiori informazioni anche per le cose negative.

Da parte mia chiedo ai cittadini che continuino a collaborare con noi e a osservare le regole per il rispetto della legalità, per migliorare sempre di più questo paese e, innanzitutto, per il benessere delle nostre famiglie.
 

 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

    www.tropeaedintorni.it