Attualità Fede e dintorni

Invidia, rabbia ed insulti

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

 

Invidia, rabbia ed insulti.

Se ti trovi di fronte una persona che ha invidia di te, ti dimostra la sua rabbia e ti insulta, come reagirai? L’esperienza dice che la maggior parte delle persone reagiranno così: “male per male”,  secondo la logica dell’occhio per occhio, dente per dente. Ma così, anche esse cadranno nel vortice del male. Con un po’ di saggezza, però, puoi scegliere per la non-violenza, lasciando che il male che vuole colpirti si consumi in se stesso, come fuoco che alla fine si spegne. E tu sarai un vero figlio di Dio!

Saggezza di un vecchio samurai
♦ Vicino a Tokyo viveva un grande samurai, ormai anziano, che si dedicava a insegnare il buddismo zen ai giovani. Malgrado la sua età, correva la leggenda che fosse ancora capace di sconfiggere qualunque avversario.
♦ Un pomeriggio, si presentò un guerriero, conosciuto per la sua totale mancanza di scrupoli. Era famoso perché usava la tecnica della provocazione: aspettava che l’avversario facesse la prima mossa e, dotato com’era di una eccezionale intelligenza che gli permetteva di prevedere gli errori che avrebbe commesso l’avversario, contrattaccava con velocità fulminante.
♦ Il giovane e impaziente guerriero non aveva mai perduto uno scontro. Conoscendo la reputazione del samurai, egli era lì per sconfiggerlo e accrescere in questo modo la propria fama.
Tutti gli allievi si dichiararono contrari all’idea, ma il vecchio samurai accettò la sfida.
♦ Si recarono tutti nella piazza della città e il giovane cominciò a insultare il vecchio maestro. Lanciò alcuni sassi nella sua direzione, gli sputò in faccia, gli urlò tutti gli insulti che conosceva, offendendo addirittura i suoi antenati.
♦ Per ore fece di tutto per provocarlo, ma il vecchio si mantenne impassibile. Sul finire del pomeriggio, quando ormai si sentiva esausto e umiliato, l’impetuoso guerriero si ritirò.
Delusi dal fatto che il maestro avesse accettato tanti insulti e tante provocazioni, gli allievi gli domandarono:
♦ “Come avete potuto sopportare tante indegnità? Perché non avete usato la vostra spada, pur sapendo che avreste potuto perdere la lotta, invece di mostrarvi codardo di fronte a tutti noi?”
Rispose il samurai domandando: “Se qualcuno vi si avvicina con un dono e voi non lo accettate, a chi appartiene il dono?”.
“A chi ha tentato di regalarlo,” rispose uno dei discepoli.
♥ “Lo stesso vale per l’invidia, la rabbia e gli insulti,” disse il maestro. – “Quando non sono accettati, continuano ad appartenere a chi li portava con sé.”

L’insegnamento di Gesù (Vangelo di Luca 6,27-30.35)
A voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Da’ a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. Il vostro premio sarà grande e sarete figli dell’Altissimo.

Con un po’ di saggezza si può scegliere per la non-violenza, lasciando che il male che vuole colpirci si consumi in se stesso, come un fuoco che alla fine si spegne. Allora tu sarai un vero figlio di Dio!

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