Karma su RAI TRE

Un viaggio dell’anima nelle stagioni dell’esistenza

L’edizione serale del telegiornale della Calabria ha proposto una serie di sequenze del film del regista tropeano, Bruno Cimino. Il sevizio, curato da Pasqualino Pandullo, ha messo in risalto la natura esoterica del corto che ben si compenetra con lo splendido sfondo di un’insolita e quasi sconosciuta Tropea.  

 

nostro servizio

foto Studio Immagini Gasponi

 

Tropea – Un interessante passaggio sul film-corto Karma, regia di Bruno Cimino, è stato presentato lo scorso primo giugno nell’edizione delle 19,30, quella maggiormente seguita, del TG regionale della Calabria di RAI TRE.

Il servizio, curato dal giornalista Pasqualino Pandullo, volto assai noto del telegiornale regionale, ha mostrato alcune suggestive sequenze del corto, basato su una sceneggiatura di Bruna Fiorentino e realizzato dal cineoperatore Salvatore Libertino. In sottosfondo si udivano le note delle impareggiabili musiche del maestro Vincenzo Laganà.

Il servizio, con pochi ma sicuri ed incisivi tratti, ha evidenziato le principali caratteristiche di Karma sottolineando la sua natura esoterica e, probabilmente per i più, di sottile comprensione per le conoscenze spirituali che sottendono il film.

Infatti, al di là di un semplice passaggio attraverso le varie fasi della vita, “un viaggio dell’anima nelle stagioni dell’esistenza, come detto dal giornalista, nell’opera di Bruno Cimino si celano numerosi intrinseci significati frutto di studi che vanno oltre la nostra comune estrazione culturale e religiosa.

Pandullo ha così colto quelli che possiamo definire i cardini del film espressi con il “linguaggio delle immagini” piuttosto che con quello delle parole e ha assecondato il desiderio evidente di Bruno Cimino di far conoscere ad un pubblico sempre più vasto i tesori di una Tropea fatta non solo di mare ma anche e soprattutto di vicoli e piazze immortalati nel fulgore della calura estiva. E, come giustamente annotato da Pandullo, siamo in un’altra dimensione rispetto all’opera prima del regista, “Un amore chiamato Tropea”.

Un plauso è stato rivolto, nel servizio, ai protagonisti tutti non professionisti, ad eccezione di Pamela Muscia, che hanno impersonato con semplicità e, al contempo, con entusiasmo i periodi che incarnavano.

Karma, a tutt’oggi in concorso in numerosi festival nazionali ed internazionali, è già entrato di diritto a far parte del circolo dei film d’essai


 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

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