Rubriche

La bisaccia del pellegrino 4-2012

Rubrica religiosa settimanale a cura di P. Salvatore Brugnano

Pensieri sparsi per nutrire la mente e l’anima durante la settimana

 

Gennaio 2012, quarta settimana: 22-28 gennaio

1. Vangelo della domenica 22 gennaio – «Convertitevi e credete al Vangelo».
2. Aspetti della vita  – Settimana di Preghiera per l’unità dei cristiani.
3. Un incontro con S. Alfonso – Un vescovo catechista .
4. Vivere la settimana con la liturgia =  23-28 gennaio 2012.
5. Curiosità calabresi del passato  =  Il messaggio di San Nilo.

 

1. Vangelo della domenica –  (Mc 1,14-20)
Convertitevi e credete al Vangelo.

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò.
Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

 Due pescatori stavano gettando le reti, quando Cristo cambia le loro vite. Simon Pietro e Andrea accolgono l’invito di Gesù a diventare pescatori di uomini. «Subito» scrive Marco nel Vangelo. Passando oltre, altri due fratelli, Giacomo e Giovanni, vengono chiamati da Cristo a seguirlo e senza indugio lasciano le reti e si mettono al suo servizio. Anche in questo caso, Marco annota quel “subito”. Evidentemente, ci teneva a far sapere che tutti e quattro risposero senza tentennamenti alla chiamata del Messia. Eppure, Gesù non promette grandi ricompense, semmai li invita a lavorare: saranno ancora pescatori, anche se di uomini! Li invita anzitutto a camminare con lui, a condividere la quotidianità.
Per i discepoli inizia una sfida, una nuova avventura, le cose di prima sono passate. Adesso c’è da camminare! La conversione continua. L’apostolo Paolo (II Lettura) riprende il tema della conversione e sottolinea come il mondo passi in fretta, la vita dell’uomo per quanto sia lunga è poca cosa rispetto all’eternità.
Di conversione parla anche il profeta Giona (I Lettura): Dio risparmiò il castigo alla città di Ninive, perché i suoi abitanti compresero il male fatto e fecero penitenza. (
Nicola Gori in “La Domenica”).

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 Nel Vangelo di Marco è la prima predica di Gesù. È brevissima, ma offre una sintesi felicissima dei temi fondamentali di tutta la sua predicazione: il compimento del tempo, il regno di Dio, la conversione, la fede al vangelo. Poi vi è la chiamata dei primi discepoli: è il paradigma concreto di ogni sequela.
Ci sono due indicativi teologici che sono la ragione dei due successivi imperativi antropologici: è suonata l’ora messianica, l’attesa è finita poiché il regno di Dio si è fatto vicino, è ormai presente nella storia, perciò non è più possibile rimandare la decisione, occorre convertirsi, cambiare cioè la testa e la direzione del cammino passando a credere al vangelo.
Conversione e fede non sono due azioni che si succedono, ma due momenti del medesimo movimento: quello negativo del distacco, quello positivo di fondare la vita sul vangelo, cioè credere, mettendosi a seguire Gesù, appunto come Simone e Andrea, Giacomo e Giovanni. V
angelo è il termine greco che significa lieta notizia nuova, e una bella notizia evidentemente porta gioia. Il regno di Dio è l’espressione riassuntiva di tutta la gioia. Gesù è questo regno arrivato: la gioia è qui a portata di mano. Chi decide di seguire Gesù è sicuro di arrivarci anche lui. (La Chiesa.it).

 2. Aspetti della vita Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2012.
Tutti trasformati dalla vittoria di Cristo (S. Paolo, 1Cor 15,51-58).

Questa Settimana di Preghiera per l’unità dei cristiani con il suo tema si avvale dell’animazione del sussidio preparato dai rappresentanti delle Chiese cattolica, ortodossa, vetero-cattolica, protestanti in Polonia.
Quando i discepoli di Gesù disputarono su «chi fosse il più grande» (Mc 9,34), era evidente che erano molto coinvolti. Ma la reazione di Gesù fu molto semplice: «Se uno vuol essere il primo, deve essere l’ultimo di tutti e il servitore di tutti» (Mc 9,35).
Queste parole parlano di vittoria, mediante il servizio reciproco, l’aiuto, l’incoraggiare l’autostima degli “ultimi”, dei dimenticati, degli esclusi. Per tutti i cristiani, la migliore espressione di questo umile servizio è Gesù Cristo, la sua vittoria attraverso la sua morte e la sua risurrezione.
È nella sua vita, nei suoi atti, nei suoi insegnamenti, nella sua sofferenza, morte e risurrezione che NOI vogliamo trovare ispirazione oggi, per una vittoriosa vita di fede, che si esprima nell’impegno sociale, nello spirito di umiltà, nel servizio e nella fedeltà al Vangelo. E, mentre attendeva la sofferenza e la morte che si avvicinavano, Gesù pregò per i suoi discepoli, perché fossero «Una cosa sola (…) così il mondo crederà» (Gv 17,21).
Questa “vittoria” è possibile soltanto attraverso una trasformazione spirituale, una conversione. Il traguardo da raggiungere è una vittoria che unisca tutti i cristiani nel servizio a Dio e al prossimo.
La settimana di preghiera si conclude il giorno 25 gennaio, festa della Conversione di San Paolo. (da “La Domenica”)

 

3. Un incontro con S. Alfonso
Un vescovo catechista

S. Alfonso, vero intellettuale di razza – diremmo oggi –  che si sarebbe trovato a suo agio nei congressi scientifici internazionali, amava occupare lo scannetto del catechista rurale o del maestro elementare senza far sentire il peso della sua autorità e della laurea universitaria. Ed era felicissimo.
Aveva composto una facile Dottrinella e raccomandava di insegnarla alla gente. “Prego ad avvisare ai preti che facciano quella mia Dottrina breve, stampata in un foglio che ultimamente feci stampare e s’informino i parroci se si legge nelle chiese parrocchiali e nelle cappelle questa Dottrina, facendola replicare a voce alta dal popolo“.
Nel corso delle visite pastorali, al vespro, adunava i ragazzi per esaminarli nelle nozioni rudimentali del catechismo; con vigore inculcava ai genitori il dovere di tale istruzione cristiana. Da un capo ali’ altro della diocesi era senza sosta un portatore di luce e di amore.
Il redentorista p. Corsano rammenta la risposta franca data dal Santo a chi trovava il suo stile troppo dimesso: “Debbo scrivere in maniera che m’intenda anche Sabatiello…”  (era questi un servitore del collegio di Pagani, quasi analfabeta che non aveva abilità né tempo per pescare le parole difficili nel dizionario).
Giuseppe Baretti, letterato italiano del settecento, scriveva da Londra nel 1779: “Il dire facilmente anche le cose più facili a dirsi è cosa tutt’altro che facile, anzi pare difficilissima fra le più difficili”.
(da Oreste Gregorio, Monsignore si diverte, p. 107)

 

4. Vivere la settimana con la liturgia = III Settimana TO (23-28 gennaio) Liturgia delle Ore: III Settimana.

 Dal 18 al 25 si celebra la SETTIMANA DELL’UNITÀ dei cristiani con letture proprie

23  gennaio  (lunedì) – Colore liturgico verde. – 6° giorno –

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  = Trasformati dall’amore misericordioso di Dio.(Cfr 1Gv 5,4). – Il mistero pasquale di Cristo rivela il suo amore misericordioso e ci chiama ad un nuovo modo di vivere la nostra fede.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  =  Abacuc 3,17-19; Salmo 136,1-4.23-26; 1 Giovanni 5,1-6; Giovanni 15,9-17
  • – Santi di oggi  =  Santa Emerenziana; S. Idelfonso da Toledo.

 24  gennaio  (martedì) – Colore liturgico bianco. – 7° giorno.

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  = Trasformati dal buon Pastore. (Cfr Gv 21,17). Seguendo il buon Pastore siamo chiamati a rafforzarci gli uni gli altri nel Signore e a sostenere e fortificare i deboli e i perduti.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  = 1Samuele 2,1-10; Salmo 23,1-6; Efesini 6,10-20; Giovanni 21,15-19.
  • – Santi di oggi  =  San Francesco di Sales. 

25 gennaio  (mercoledì) – Colore liturgico bianco. – 8° giorno

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  – Uniti nel Regno di Cristo (Cfr Ap 3,21). È una condivisione nella gloriosa vittoria di Cristo su tutto ciò che divide.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  = 1Cronache 29,10-13; Salmo 21,1-8; Apocalisse 3,19b-22; Giovanni 12,23-26 (della Settimana per l’Unità).
  • – Santi di oggi  =  Conversione di san Paolo. 

26 gennaio  (giovedì)  –  Colore liturgico bianco.

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  = Canteremo nei secoli la tua fedeltà. -Tito e Timoteo furono due testimoni della fede in Cristo, uno collaboratore fedele di Paolo, l’altro uomo di pace divenuto responsabile della comunità di Creta.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  = 2Timoteo 1,1-8; Salmo 95,1-3.7-8.10; Luca 10,1-9.
  • – Santi di oggi  = Santi Timoteo e Tito, Vescovi: Santa Paola; Sant’Alberico. 

27 gennaio  (venerdì) – Colore liturgico verde. – Giornata della Shoah.

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  = Perdonaci, Signore: abbiamo peccato. – I progetti del Signore non corrispondono mai a quanto noi possiamo immaginarci e si affida anche a persone che noi giudichiamo peccatori per portare a compimento il suo disegno di salvezza.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  =   2Samuele 11,1-4a.5-l0a.13-17; Salmo 50,3-7.10-11; Marco 4,26-34.
  • – Santi di oggi  =  Santa Angela Merici; San Vitaliano; San Giuliano da Sora. 

28 gennaio  (sabato) – Colore liturgico bianco.

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  =  Crea in me, o Dio, un cuore puro.-  «Maestro, non t’importa che siamo perduti?», sono le parole dei discepoli nella prova, parole che ognuno di noi fa proprie nei momenti di difficoltà.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  = 2Sauelem 12,1-7a.10-17; Salmo 50,12-17; Marco 4,35-41.
  • – Santi di oggi  = San Tommaso d’Aquino. Memoria.  B. Olga Olimpia Bidà. 

 

5. Curiosità calabresi del passato
Il messaggio di San Nilo
Cosa ha rappresentato S. Nilo per la società del suo tempo? Quale messaggio lancia agli uomini di oggi?
È certamente una figura insigne e straordinaria della spiritualità calabrese ed offre ancora oggi una testimonianza di grandi ideali perseguiti con sacrificio e rigore morale. È un riformatore monastico e un uomo-profeta che ha precorso le istanze moderne del dialogo aperto e del sapere enciclopedico: è per questo che viene annoverato tra i precursori dell’Umanesimo.
Con la sua opera S. Nilo ha lasciato un segno così forte di impegno e di comunione spirituale con tutti (islamici, ebrei, latini, ecc.), che mille anni di contrasti tra le culture d’Oriente e d’Occidente non hanno né spento, né allentato. Anzi ancora oggi quell’isola di spiritualità orientale voluta da S. Nilo con intuito profetico alle porte di Roma, continua ad esercitare il suo fascino e costituisce fermo richiamo e riferimento al dialogo ecumenico a testimonianza storica di una comunione costruttiva tra le due anime occidentale ed orientale, che possono convivere, pur nella diversità di rito e di espressione.
E colpisce ancora di più il fatto che, mentre tutte le altre coeve e successive esperienze monastiche calabro-greco-normanne nel corso dei secoli sono andate via via scomparendo del tutto, la comunità greca dei monaci di S. Nilo, dopo mille anni è ancora lì, a due passi da Roma, faro e culla di spiritualità, seme e sfida al nuovo millennio, perché il mondo cristiano, e non solo questo, possa riavvicinarsi e realizzare nel dialogo e nel rispetto reciproco, quel miracolo di osmosi culturale e spirituale tanto auspicato e sollecitato da Giovanni Paolo II per questo inizio del terzo millennio.
(Luigi Renzo in Calabria di ieri e di oggi, Ferrari Editore 2007, pp.42-43)

 

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