Rubriche

La bisaccia del pellegrino 6-2014

Rubrica religiosa settimanale a cura di P. Salvatore Brugnano

Pensieri sparsi per nutrire la mente e l’anima durante la settimana

pellegrino19-15 febbraio 2014

1. Vangelo della domenica 9 febbraio = “Voi siete la luce del mondo”.
2. Aspetti della vita =  XXII Giornata Mondiale dell’Ammalato. ”
3. Le Opere di S. Alfonso = – “Il
sacerdote sale e luce della terra”.

4. Vivere la settimana con la liturgia =  10-15 febbraio 2014.
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1. Vangelo della domenica –  (Mt 5,13-16).
“Voi siete la luce del mondo”.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

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Se metto un grosso cucchiaio di sale nella zuppa, sarà immangiabile. Ce ne vuole solo un pizzico, che basta ad insaporirla. Così bastano pochi uomini a sopportare con buon umore, bontà e indulgenza le proprie debolezze e quelle del loro prossimo, a non essere solo preoccupati di imporsi, di perseguire i propri scopi e i propri interessi, questo pugno di uomini ha la possibilità di cambiare il proprio ambiente, contribuendo a che il nostro mondo resti umano. Il nostro mondo sarebbe povero, inumano e freddo se non ci fossero uomini che danno prova di questa cordialità e di questa generosità spontanee.
Essere il sale della terra: siamo abbastanza fiduciosi per credere al carattere contagioso della bontà? O ci accontentiamo di temere il potere contagioso del male? Un pizzico di sale basta a dare gusto a tutto un piatto.
Ognuno di noi, anche se si sente isolato, ha la fortuna di poter cambiare il clima che lo circonda! Gesù ci crede capaci: voi siete il sale della terra, voi siete la luce del mondo! Lo siamo?
(da Chiesa.it).

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«Voi siete il sale della terra e la luce del mondo» – Per dare luce al mondo, immerso nelle tenebre e senza luce propria, sono necessarie le opere buone dei fedeli: «Se aprirai il tuo cuore all’affamato, allora brillerà fra le tenebre la tua luce».
Ma solo Dio è Luce che non tramonta. Per questo ha inviato il suo Figlio quale «Luce delle nazioni» (Lc 2,32). E i cristiani, “figli della luce” (Ef 5,8), devono diventare “sale della terra” e “luce del mondo” attraverso gli atti di amore e di giustizia graditi a Dio. Essi possono irradiare la luce che deve splendere davanti agli uomini perché vedano le loro opere buone e diano gloria al Padre che è nei cieli (Vangelo) percorrendo la via privilegiata della testimonianza.
Benedetto XVI diceva: «L’uomo incontra Dio attraverso un uomo che ha incontrato Dio». La luce del Padre sfolgora nel mondo nelle opere dei suoi figli
. (Sergio Gaspari, smm in La Domenica).

Una preghiera per restare vigili.
Maestro e Signore dell’umanità, tu hai riportato sulla terra il gusto del Cielo, il sapore della vita vera, e hai reso noi tuoi discepoli sale della terra. Aiutaci a non perdere mai il gusto della verità e a non svilire la forza del tuo Vangelo con la nostra incoerenza, così da diventare sale insipido. Luce che illumina il mondo intero, tu hai inondato di luce la nostra vita e hai reso radioso il nostro sguardo perché brilli la tua presenza ad ogni uomo attraverso di noi. Fa’ che coltri di indifferenza e superficialità non offuschino mai nella Chiesa il tuo splendore. (A. G.)

 2. Aspetti della vita
XXII Giornata Mondiale del Malato
«Fede e carità» – Il tema della XXII Giornata Mondiale del Malato «Anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli» (1 Giovanni 3,16), che si celebra l’11 febbraio (prima apparizione di Lourdes) pone ancora una volta la nostra attenzione sul rapporto tra fede e carità.
Scrive Papa Francesco: «All’uomo che soffre Dio non dona un ragionamento che spieghi tutto, ma offre la sua risposta nella forma di una presenza che accompagna, di una storia di bene che si unisce ad ogni storia di sofferenza per aprire in essa un varco di luce. La fede non è luce che dissipa tutte le nostre tenebre, ma lampada che guida nella notte i nostri passi, e questo basta per il cammino» (Lumen fidei, 57).
La presenza di Dio è consolazione oltre che compassione per quanti sono malati. Questa Presenza, discreta ed efficace, è un invito per tutti a far propria la cultura evangelica del dono, poiché «chi ama capisce che l’amore è esperienza di verità, che esso stesso apre i nostri occhi per vedere tutta la realtà in modo nuovo, in unione con la persona amata» (Lumen fidei, 27).
La riflessione offerta quest’anno dall’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute della CEI, sul tema della Giornata del Malato e degli Orientamenti Pastorali per il decennio in corso, sottolinea la necessità di essere educati dal Vangelo alla cultura del dono, per dare senso alla nostra vita e con Cristo aprire varchi di luce nell’umanità.
(Don Carmine Arice, Direttore dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute).

3. Le Opere di S. Alfonso
Il sacerdote sale e luce della terra
I sacerdoti son destinati da Dio ad essere il sale della terra onde preservino le anime dalla corruzione dei peccati, come scrive il ven. Beda. Ma se il sale non fa l’officio di sale, a che vale, se non solo per esser gettato fuori della casa del Signore e calpestato da tutti?
Ogni sacerdote, dice il Grisostomo, è come fosse il padre di tutto il mondo; e perciò dee aver cura di tutte le anime che può aiutare a salvarsi colle sue fatiche.
Di più i sacerdoti sono i medici destinati da Dio a curare tutte le anime inferme. Quindi dice s. Bonaventura: “Se il medico fugge gli ammalati, chi li curerà?” –  Di più i sacerdoti son chiamati i muri della chiesa, dice s. Ambrogio. Sono anche chiamati le pietre che sostengono la chiesa di Dio e le colonne che sostengono il mondo cadente (s. Eucherio) Infine da s. Bernardo son chiamati la stessa casa di Dio.
Quindi diciamo col Crisostomo che se cade parte della casa, facilmente può ripararvisi; ma se cadono i muri della casa, se cadono le fondamenta e le colonne che la sostengono, se cade finalmente tutta la casa, che riparo più vi sarà?
Inoltre i sacerdoti son chiamati dallo stesso Grisostomo i coloni della vigna del Signore. Ma “Oh Dio! -piange s. Bernardo –  gli agricoltori stentano e sudano tutto il giorno in coltivare le loro vigne e i sacerdoti posti da Dio a coltivarla sua vigna, che fanno?  marciscono nell’ozio e nei piaceri della terra.
(Selva di materie predicabili, Parte Prima – Cap. IX. Dello zelo del sacerdote. §. 1. Dell’obbligo che ha ogni sacerdote di attendere alla salute delle anime)

Leggi tutto il punto.

 4. Vivere la settimana con la liturgia = V settimana del Tempo Ordinario
(10-15 febbraio) Liturgia delle Ore: I settimana 

10 febbraio lunedì – Colore liturgico bianco.

  • Sorgi, Signore, tu e l’arca della tua potenza. Gesù e i malati: un rapporto privilegiato spesso testimoniato nel Vangelo. Essi più degli altri manifestano il bisogno di salvezza.
  • 1Re 8,1-7.9-13; Sal 131,6-10; Mc 6,53-56.
  • Santa Scolastica, vergine.  Silvano; Beato Luigi Stepinac.

11 febbraio martedì – Colore liturgico bianco.

  • Quanto sono amabili, Signore, le tue dimore! Le autentiche tradizioni religiose non possono mai disattendere – o peggio, tradire – la parola di Dio. Un criterio di discernimento importante anche per noi cristiani.
  • 1Re 8,22-23.27-30; Sal 83,3-5.10-11; Mc 7,1-13.
  • Beata Vergine Maria di Lourdes; Santa Sotere; San Pasquale I.

12 febbraio mercoledì – Colore liturgico verde.

  • La bocca del giusto medita la sapienza. Tutto si gioca nel cuore dell’uomo. Infatti solo ciò che proviene dal cuore ed entra nel cuore lo può rendere puro o impuro, lo fa entrare nel regno di Dio o lo distoglie da esso.
  • 1Re 10,1-10; Sal 36,5-6.30-31.39-40; Mc 7,14-23.
  • Santi Martiri di Abitene; San Benedetto d’Aniane; Beata Ombelina.

13 febbraio giovedì  – Colore liturgico verde.

  • Ricòrdati di noi, Signore, per amore del tuo popolo. Anche una sola briciola divina porta abbondante salvezza. Lo ha compreso bene, nella sua umile tenacia, la donna pagana. E noi, destinatari del pane dei figli, abbiamo la stessa fede?
  • 1Re 11,4-13; Sal 105,3-4.35-37.40; Mc 7,24-30.
  • San Martiniano; San Benigno; Beato Giordano da Sassonia.

14 febbraio venerdì – Colore liturgico bianco.

  • Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo. I santi evangelizzatori dei popoli slavi, fratelli di sangue e di fede, sono per la nostra travagliata Europa modelli di concordia ecumenica e di valorizzazione delle diverse culture.
  • At 13,46-49; Sal 116,1-2; Lc 10,1-9.
  • Santi Cirillo, monaco, e Metodio, vescovo, patroni d’Europa. San Valentino; San Vitale.

15 febbraio sabato – Colore liturgico verde.

  • Ricòrdati di noi, Signore, per amore del tuo popolo. Il miracolo della moltiplicazione dei pani: poco cibo sfama un’immensa folla; ciò che rimane è più di ciò che si aveva. È la “logica eucaristica” che si sperimenta con il Signore.
  • 1Re 12,26-32; 13,33-34; Sal 105,6-7.19-22 ; Mc 8,1-10.
  • Santi Faustino e Giovita; San Claudio de La Colombière.

 

11 febbraio - Giornata del Malato – XXII Giornata Mondiale del Malato: "Anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli" - Gli ammalati sono in mezzo a noi e ci chiedono un aiuto che non può essere solo occasionale e pertanto bisogna essere preparati: è importante che tutti permettano di essere educati dal Vangelo alla cultura del dono. (nella foto: Redentoristi con ammalati).
11 febbraio – Giornata del Malato – XXII Giornata Mondiale del Malato: “Anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli” – Gli ammalati sono in mezzo a noi e ci chiedono un aiuto che non può essere solo occasionale e pertanto bisogna essere preparati: è importante che tutti permettano di essere educati dal Vangelo alla cultura del dono. (nella foto: Redentoristi con ammalati).

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