Cultura e Società

La bisaccia del pellegrino

Rubrica religiosa settimanale a cura di P. Salvatore Brugnano

Pensieri sparsi per nutrire la mente e l’anima durante la settimana

 

Settembre 2011, prima settimana: 4-10 settembre

1. Vangelo della domenica 4 settembre – XXIII Domenica T.O. – Anno A – «Se ti ascolterà avrai guadagnato il tuo fratello»
2. Aspetti della vita  – Il Congresso Eucaristico Nazionale di Ancona.  
3. Un incontro con S. Alfonso – Salvataggio di un sindaco
4. Vivere la settimana con la liturgia =  5-10 settembre 2011.
5. Curiosità calabresi del passato  =  Addormentarsi col Signore

1. Vangelo della domenica –  ( Mt 18,15-20)
Se ti ascolterà avrai guadagnato il tuo fratello
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.
In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».

In questa pagina del Vangelo di Matteo vengono riferiti alcuni “loghia”, ossia alcune parole o sentenze, così come furono autenticamente pronunciate da Gesù. Esse sono poste all’interno del discorso elaborato da Matteo sul modo di comportarsi dei cristiani in seno alla comunità. Per comprenderlo, questo discorso deve essere collegato alla frase conclusiva della sezione precedente, in cui si afferma: “Dio non vuole che neppure uno di questi piccoli si perda”.
È un monito a chi dirige la comunità, di non escludere nessuno, senza prima aver tentato ogni mezzo per correggerlo dal suo errore o dal suo peccato. Niente, infatti, è più delicato della correzione fraterna. La regola data da Cristo per la vita e la conduzione della comunità è quella di tenere presente la gradualità del procedere. Ognuno deve lasciarsi guidare dalla preoccupazione di salvaguardare, con ogni cura, la dignità della persona del fratello.
Il primato è dato, perciò, alla comunione. Deve essere salvata ad ogni costo, perché la comunione è tale solo se mette in opera ogni tentativo atto a convertire il peccatore.
Se il fratello persiste nell’errore, non sarà il giudizio della comunità in quanto tale a condannarlo, bensì il fatto che lui stesso si autoesclude dall’assemblea dei credenti. Così avviene nella scomunica pronunciata dalla Chiesa; essa non fa altro che constatare una separazione già avvenuta nel cuore e nel comportamento di un cristiano. (La Chiesa.it).

La comunità dei fedeli è costituita sulla testimonianza dei discepoli di Gesù e vive nella logica della concordia. Perché questo si realizzi è necessario un cammino nel solco della verità e dell’onestà. Non è ammesso nessun compromesso con il peccato: ognuno è chiamato diventare il custode del fratello.
La prima modalità è quella di salvaguardare il cammino di fede del prossimo, con la testimonianza e la preghiera. Poi è necessaria la correzione fraterna che aiuti l’altro a ritrovare la strada di Dio. Non si tratta di essere i censori dell’altro, ma di farsi carico con amore del cammino del fratello, per non essere indifferenti alla sua santità.
Gesù ci presenta, in questa parte del Vangelo, i gradi per riportare sulla retta via il peccatore: colloquio personale, poi incontro con più persone, infine presentazione alla comunità del caso.
Solo quando non c’è più nulla di umanamente possibile, si deve ritenere il fratello colpevole come “un pagano e un pubblicano”, cioè estromesso dalla comunità. Questo non vuol dire esercitare una condanna, ma lasciare a Dio il giudizio e la salvezza, come è solo Dio che può salvare chi non crede o è lontano dalla comunità.   (Elide Siviero, in “La Domenica”).

2. Aspetti della vita
Il Congresso Eucaristico Nazionale (Ancona, 3-11 settembre).
Si è aperto ad Ancona il 25° Congresso Eucaristico che ha come tema “SIGNORE DA CHI ANDREMO? “Tu hai parole di vita eterna!”
Ha preso il via la celebrazione del 25° Congresso Eucaristico Nazionale In questi mesi di preparazione ci ha guidato la Parola del Signore (Cfr Gv 6). Abbiamo fatto nostro l’interrogativo di Pietro: «Signore, da chi andremo?». E abbiamo dato la nostra risposta di fede: «Tu hai parole di vita eterna». Il nostro cammino di fede legato all’Eucaristia è stato e continua ad essere un cammino di preghiera, di silenzio, di ascolto, di meditazione, di riflessione, di orientamento nella vita.
Senza Cristo c’è il disorientamento, si perde di vista la mèta della nostra vita, non si ha la consapevolezza della propria missione. La “Parola di vita” è intimamente congiunta con il “Pane di vita”.
L’Eucaristia ci fa vivere di Cristo e per Cristo. «Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me» (Gv 6,57). Il legame cristologico che unisce il Figlio al Padre è la spiegazione e il modello del legame eucaristico personale che intercorre tra il credente e Cristo. Come Cristo è venuto nel mondo per compiere la missione affidatagli dal Padre, così noi su questa terra siamo chiamati a compiere la missione affidataci da Cristo.
Se l’Eucaristia entra nella nostra vita ci orienta e ci dona la forza propulsiva per realizzare in noi e nel mondo in cui viviamo il progetto di Dio, ci dà la grazia di anelare al Padre e di amare tutti i nostri fratelli con lo stesso cuore di Cristo. (Mons. Giuseppe Greco in “La Domenica“).
 

3. Un incontro con S. Alfonso
Salvataggio di un sindaco

A causa della durezza della carestia, il 20 febbraio 1764 divampò in S. Agata dei Goti una sommossa. La plebe che non ammette ragioni si scagliò contro il sindaco Domenico Cervo, che non sembrava all’altezza della difficile situazione. Pretendeva di linciarlo, e già a colpi di scure assaliva il portone del palazzo. Il poveretto, come il Vicario di provvisione del Manzoni, scappò per un usciolo segreto verso l’episcopio. Il popolo appuratolo vi si diresse e richiese il rifugiato per farlo a pezzi.
Il momento era critico: come smorzare quell’incendio di furore?
S. Alfonso, che era il vescovo, con estrema energia affrontò là massa tumultuante, offrendosi vittima. La sua ineffabile dolcezza smontò l’ira; anche i più esaltati si sentirono disarmati, specialmente quando il vescovo passò tra loro a distribuire tutto il pane che aveva nella dispensa.
L’autorità regia apparve col suo provvedimento indesiderato, inviando sul posto 60 soldati di cavalleria, che ai più sembrò un plotone di esecuzione. Ne furono aizzati gli animi dei rivoltosi. Monsignore non dormì più per evitare una sedizione sanguinosa. Accantonato ogni altro affare, parlamentava a tutte le ore con gli ufficiali, perché i subalterni non urtassero le suscettibilità cittadine. Si destreggiò con il Ministero della guerra, e grazie alle sue insistenze fu richiamata la guarnigione.
Si fecero indi vedere gli emissari del tribunale di Montefusco col fiscale Nicola Vuolo per indiziare i responsabili del tumulto. Vennero citati 30 capi di famiglia quali responsabili diretti.
I governanti di S. Agata ricorsero a sant’Alfonso per rimuovere quest’altra sciagura. Commosso da tanti bambini e donne piangenti s’indirizzò al Marchese di Monteverde capo del presidio e dopo reiterate proteste ottenne una totale assoluzione. (Oreste Gregorio in Monsignore si diverte, pp. 62-63).

4. Vivere la settimana con la liturgia =  (5-10 settembre)  XXIII Settimana del Tempo Ordinario Liturgia delle Ore: III Settimana

5 settembre (lunedì) – Colore liturgico verde.

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  =  In Dio è la mia salvezza e la mia gloria. – Alla domanda su che cosa sia lecito fare in giorno di sabato, Gesù insegna con un miracolo di guarigione che la legge di Dio non ha lo scopo di arginare il bene, ma di promuoverlo.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  =   Colossesi 1,24 – 2,3; Salmo 61,6-9; Luca 6,6-11.
  • – Santi di oggi  =  San Quinto; San Bertino; B. Teresa di Calcutta. 

6 settembre (martedì) – Colore liturgico verde.

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  =  Buono è il Signore verso tutti. : – Il Signore è grande nell’amore. Credere che la Chiesa è “apostolica” vuol dire riconoscere che i discepoli vanno a Cristo attraverso la mediazione degli apostoli e dei loro successori.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  = Colossesi 2,6-15; Salmo 144,1-2.8-11; Luca 6,12-19.
  • – Santi di oggi  =  San Zaccaria, profeta; San Magno. 

7 settembre (mercoledì) – Colore liturgico verde.

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  =  Buono è il Signore verso tutti. – In tutti i tempi ci sono i veri e i falsi profeti. Quanto è difficile distinguerli altrettanto è importante farlo. Gesù non usa mezzi termini, togliendo ogni dubbio e illusione.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  =  Colossesi  3,1-11; Salmo 144,2-3.10-13ab; Luca 6,20-26.
  • – Santi di oggi  =  San Grato d’Aosta; San Giovanni da Lodi; Santa Regina. 

8 settembre (giovedì) – Colore liturgico bianco

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  =  Gioisco pienamente nel Signore. – Questa celebrazione, che ricalca sul Cristo le prerogative della Madre, è stata introdotta dal papa Sergio I (sec. VII) nel solco della tradizione orientale. La natività della Vergine è strettamente legata alla venuta del Messia, come promessa, preparazione e frutto della salvezza. Aurora che precede il sole di giustizia, Maria preannunzia a tutto il mondo la gioia del Salvatore.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  =  Michea 5,1-4; opp. Rm 8,28-30; Salmo 12,4.6; Matteo 1,1-16.18-23.
  • – Santi di oggi  =  Natività della Beata Vergine Maria 

9 settembre (venerdì) – Colore liturgico verde  o bianco

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  =  Tu sei, Signore, mia parte di eredità. – Nei giudizi sul prossimo il nostro campo visivo è talmente compromesso dai nostri limiti personali da farci spesso vedere anche quello che non c’è.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  =  1Tmoteo 1,1-2.12-14; Salmo 15,1-2a.5.7-8.11; Luca 6,39-42.
  • – Santi di oggi  =  San Pietro Claver (m.f.); San Giacinto; Beato Giacomo Desiderato Laval

Oggi è la Solennità della Madonna di Romania, Patrona della città di Tropea e della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea.
Preghiera – O Padre, che ci hai dato come nostra Madre e Regina la Vergine Maria, Madre del tuo Figlio, che veneriamo nostra Patrona sotto il titolo di Romania, per la sua intercessione donaci di magnificare in eterno la tua misericordia e di ottenere la gloria promessa ai tuoi figli nel regno dei cieli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen. 

10 settembre (sabato) – Colore liturgico verde

  • Pensiero dalle letture bibliche di oggi  =  Sia benedetto il nome del Signore, da ora e per sempre. – Il nostro comportamento nel bene o nel male rivela ciò che abbiamo nel cuore, il quale ha bisogno di pulsare in sintonia con la parola del Signore.
  • – Letture bibliche alla Messa di oggi  =  1Tmoteo 1,15-17; Salmo 112,1-7; Luca 6,43-49.
  • – Santi di oggi  =  San Nemesio; San Nicola da Tolentino; Sant’Agabio. 

5. Curiosità calabresi del passato
Addormentarsi col Signore
Gesù meu, jeu su’ a lu scuru,
Cà lu lumi s’astutau
E mi trovu sula, sula,
Pecchi nuju m’accumpagnau,

Mi votu cu Ttia, o Crucifissu,
Rismirandu chissi chiova,
Di li mani e di li pedi,
E ‘ssa curuna di spini
Chi pe’ mia volisti patiri

E ‘ssu latu spalancatu
Medianti lu meu piccatu,
Mandami sonnu mu m’addurmentu;

E cu, Ttia, Spiritu Santu,
Dùnami lumi, dùnami talentu,
Mu mi staju a lu toi cantu ;

Si benissi lu meu nimicu
Di mia fossi discacciatu,
Gesù meu caru ed amatu.

(S. Gregorio Inferiore)

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Raffaele Lombardi Satriani
In “Canti popolari calabresi” Volume IV
Napoli, Eugenio De Simone editore, 1933 (n. 2825 ).

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