Cultura e Società

L’aquila che raggiunse il sole

Un oratorio composto da Vincenzo Laganà

La rappresentazione della vita di don Mottola

Il maestro Laganà che dirige durante le prove in cattedrale

Un “Oratorio sacro” rappresenterà la vita e le opere del venerabile don Francesco Mottola. L’opera musicale sacra, ispirata alla vicenda del servo di Dio, è stata composta dal maestro tropeano Vincenzo Laganà e si intitola “Francesco servo di Dio – L’Aquila che raggiunse il Sole”.
La rappresentazione è prevista per il 29 giugno e si terrà nel duomo di Tropea, ma i preparativi fervono già da settimane, anche perché la composizione di Laganà è imponente: si svolgerà per oltre un’ora, senza soluzione di continuità, e prevede l’impiego di un’orchestra, un coro di circa 70 elementi, oltre a 5 voci soliste e una voce recitante.
«L’idea di allestire un’opera musicale così ambiziosa – spiega il maestro Laganà – è del giovane don Felice Palamara, che ha avuto il grande merito di credere sempre nella sua possibile attuazione e darmi, con la sua risaputa esuberanza, l’input iniziale».
Ma dietro questo evento sta dando un prezioso contributo anche l’Istituto delle Oblate del Sacro Cuore di Tropea, che ha appoggiato il progetto sin da subito. L’evento si inserisce infatti nel programma che viene proposto annualmente in occasione dell’anniversario del pio transito didon Mottola, che viene organizzato dall’Istituto degli Oblati del Sacro Cuore di Tropea e dalla “Fondazione don Mottola”.
Allo stesso modo anche don Ignazio Toraldo di Francia, parroco della chiesa concattedrale di Tropea, in cui è custodito il corpo di don Mottola, e fratello maggiore dei sacerdoti Oblati, ha apprezzato moltissimo l’idea. L’iniziativa è stata accolta positivamente anche al vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Luigi Renzo, che ha impartito la sua benedizione all’opera, poiché tale iniziativa potrà contribuire alla diffusione della figura del sacerdote tropeano e del suo messaggio spirituale.
Per tutti questi motivi, ovviamente, c’è un clima di entusiasmo tra gli organizzatori, da Paolo Ceraso, presidente del coro polifonico di Tropea “Don Giosuè Macrì”, al maestro Mario Muscia, che ha offerto la sua collaborazione, fino ai coristi e professori d’orchestra, «che con spirito di abnegazione e grande sensibilità musicale – spiega il maestro Laganà – si sono resi disponibili alla realizzazione della sacra rappresentazione», ed ancora ai maestri preparatori dei cori Franco Arena e Olimpia Lombardo, che si adoperano affinché i coristi possano assimilare correttamente i brani.
Ma il coro che eseguirà l’Oratorio è costituito dall’insieme di più cori polifonici che operano nel vibonese. Assieme ai componenti del “Don Giosuè Macrì”, infatti, ci saranno quelli della “Nuova Corale Polifonica” della provincia di Vibo Valentia, del “San Sebastiano” di Pernocari, della “Sacra Famiglia” di Vibo Valentia, del “San Francesco d’Assisi” di Presinaci e infine del “Gaudete” di Triparni.

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it