Politica

Le “molestie” di Tropeaedintorni

Tropea divisa tra Valloniani e Repiciani dal 2010

Siamo giornalisti, non “giornalai” e continueremo ad essere molesti, sperando che il nostro lavoro possa contribuire alla crescita della comunità

Gaetano Vallone, Adolfo Repice - foto Libertino
Gaetano Vallone, Adolfo Repice – foto Libertino

Repiciani e Valloniani. Dal 2010 Tropea è divisa a metà. Da una parte i seguaci dell’ex Segretario Comunale di Torino; dall’altra i sostenitori del Sindaco delle Cinque Vele. Questo, però, non lo veniamo a scoprire solo adesso. Lo sappiamo da mesi, da anni.
Quello di cui veniamo a conoscenza adesso è che il nostro giornale sia schierato. Anzi, schieratissimo. Ma questa volta dalla parte della minoranza, che poi altro non sarebbe che l’ex maggioranza, che, quando era maggioranza, ci accusava di essere schierati dalla parte della minoranza, che adesso è maggioranza. Che caos!

Ok, fermiamoci un attimo e facciamo un po’ di chiarezza.

Ultimamente qualcuno si è accorto che, accanto ai fatti di cronaca e alle cose positive realizzate da chi amministra, sulle nostre pagine compaiono anche articoli di denuncia e segnalazioni sulle varie note stonate che si possono incontrare nella nostra bellissima città. Spesso questi ultimi articoli ci vengono richiesti dai nostri stessi lettori. Tutto ciò, però, non sta bene a chi ci guida, sia che si chiami Repice, sia che si chiami Vallone: “O sei con noi, o sei contro di noi”, il concetto, più o meno, è quello.
Horacio Verbitsky, giornalista argentino che visse in esilio la dittatura di Videla, in un suo libro partorì una frase che dovrebbe rappresentare la pietra miliare di ogni giornalista (non “giornalaio”) degno di tale nome: «Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda. Il suo compito è additare ciò che è nascosto, dare testimonianza e, pertanto, essere molesto».
Ora, due più due, dalle nostre parti, fa quattro. Quindi Tropeaedintorni è molesto. È molesto perché non fa propaganda; è molesto perché raccoglie le segnalazioni di quei cittadini che hanno affidato la città nelle mani di chi l’ha guidata e di chi la guida e la vede appassire giorno per giorno; è molesto perché è un organo di informazione indipendente e senza bavaglio; è molesto perché si è trovato costretto a fare le veci di un’opposizione ormai muta, cieca e sorda, nascostasi dietro la questione Porto, questione che ha ingrossato a dismisura gli attributi di tutti i tropeani, uomini e addirittura donne.
Continueremo ad essere molesti, se il nostro lavoro dà dei frutti (anche se qualcuno mai ci darà atto di contribuire alla crescita della comunità). E continueremo ad essere molesti perché amiamo il nostro hobby e, proprio in quanto hobby, lo facciamo con passione e senza secondi fini. Se opereremo bene, saranno i lettori a premiarci, altrimenti continueremo a scrivere e a pubblicare notizie comode e scomode, ma sempre veritiere. Il tutto per puro amore del giornalismo e di Tropea e, perché no, per mero spirito narcisistico.

 

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Salvatore Libertino
Fotoreporter, editore e proprietario della testata Tropeaedintorni.it, è giornalista pubblicista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria nell'elenco pubblicisti.