Attualità

L’emergenza educativa

Si è tenuta la prima lezione del corso di formazione.

Studenti, genitori e docenti hanno partecipato al dibattito.

La dirigente Lento, don Sergi e Camporeale.

Il ruolo degli educatori è mettere i giovani sulla giusta strada. Questo semplice messaggio, spesso dimenticato, deve essere il più importante punto di riferimento per chi svolge il ruolo di educatore. A sostenerlo è don Pietro Sergi, che ha tenuto la lezione di apertura del corso di formazione promosso dall’Is Tropea dal titolo “L’avventura dell’educazione”, al quale hanno partecipato in tanti. Il corso, promosso dal presidente del Consiglio d’istituto Sergio Camporeale e presieduto dalla dirigente scolastica Beatrice Lento, ha avuto inizio nel salone delle conferenze della sede del liceo Scientifico “Fratelli Vianeo”, gremito per l’occasion di ragazzi, professori e di un nutrito numero di genitori. Il tema trattato da don Sergi in questo primo appuntamento formativo in programma è stato quello del “Rischio educativo”.
Per Sergi, educare «significa mettere i ragazzi sulla giusta strada, perché sta crescendo una generazione di ragazzi che poggia i piedi sulle sabbie mobili, piena di paure, e noi possiamo mostrare loro che non c’è nulla da temere». Sergi ha anche detto che «l’educatore è l’adulto, cosciente della propria esperienza, della propria storia, che incrocia lo sguardo di un giovane e ne raccoglie la sfida, rispondendo alle domande che questi gli pone, perché i ragazzi sono tendenzialmente fiduciosi nei confronti degli adulti».
Tante sono state le domande postegli da docenti, alunni e genitori. Un filo comune ha legato tutte le risposte del sacerdote: non importa quale sia la domanda, o il bisogno di un giovane, né la capacità dell’educatore di dare la giusta risposta, ma è importante che l’educatore ci sia, che trasmetta al giovane fiducia e che lo faccia riflettere.

Il salone delle conferenze dell'Is Tropea

Tra i tanti esempi citati, tratti dalla sua esperienza di vita, Sergi ha raccontato di quando, ancora studente liceale, sentiva il bisogno di poter ripetere avendo accanto la madre, donna che non aveva studiato e che forse non capiva ciò che lui ripeteva durante i suoi studi, ma che con la sua presenza infondeva in lui fiducia. O ancora ha raccontato della sua docente di lettere che è riuscita, commuovendo durante le spiegazioni delle poesie di Leopardi, ad trasmettergli la passione per il poeta recanatese.
Il ruolo degli educatori, dunque, è quello di essere presenti sempre e comunque durante il processo formativo delle nuove generazioni.

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it