Politica

Massimo L’Andolina replica a Nino Macrì

“Nino Macrì sta prendendo coscienza del vicolo cieco in cui si è cacciato è urla”

Ci corre l’obbligo di rispondere alle farneticanti accuse e invenzioni di un “politico”

Massimo L'Andolina ex Vice-Sindaco
Massimo L’Andolina exVice-Sindaco
Per forza di cose, nelle ultime settimane abbiamo dovuto dedicare molto tempo alle sconclusionate iniziative politico-editoriali di Nino Macrì .
Ancora una volta però, pur non avendo grande voglia di farlo, ci corre l’obbligo di rispondere alle farneticanti accuse e invenzioni di un “politico” (con 14 km di virgolette) che sente il terreno mancargli sotto i propri piedi e cerca disperatamente per restare a galla, di arrampicarsi sui vetri e di affidarsi all’unica linea politica che riesce ad esprimere con coerenza: la menzogna.
Mente, quando ricostruisce i fatti che hanno portato alla caduta dell’amministrazione di centro-destra, dando a quei fatti una connotazione politica che non esiste. Né Lui né i magnifici quattro hanno mai avuto qualcosa da dire sulle decisioni prese e suggerite dalla Giunta, tutte votate alla unanimità senza alcuna imposizione. Tutto si riconduce in realtà alla sua smisurata e irrazionale ambizione in nome della quale tutto il resto non conta. Ed assolutamente ridicolo tirare in ballo la solita tiritera sull’autoritarismo dittatoriale del Prof Vallone da parte di chi ha vissuto per anni gomito a gomito con l’ex Sindaco.
Mente, quando parla di richieste da parte mia e dell’ex assessore Vito Piccolo ad aprire la crisi per una serata estiva che rischiava di saltare. L’episodio citato è assolutamente falso. Frutto di una fantasia in affanno che non sa più a quale Santo votarsi e si rivolge al diavolo. Indicasse il mese,il giorno l’ora di questa circostanza. Non c’è mai stata una sola riunione della maggioranza che avesse avuto un simile argomento da trattare e i consiglieri possono riconfermarlo. Si da il caso che l’alta concezione della Politica che il sottoscritto possiede per formazione culturale è fortunatamente ben diversa dalla sua e niente e nessuno mi avrebbe mai dissociato da quell’impegno assunto nei confronti della Città, del Sindaco e dei colleghi della maggioranza.
Ci sono persone che conservano la loro “parola d’onore” sotto la suola delle scarpe. Io non appartengo a questa categoria.
Mente, quando parla di riunioni carbonaresche. Non c’è mai stata nessuna riunione carbonara durante la quale il sottoscritto o altri hanno posto la candidatura a Sindaco o durante le quali si è complottato per isolarlo dalla scene politica.
Pur volendo non ce ne sarebbe stato bisogno.
Si è isolato da solo e nessuno avrebbe fatto di meglio di lui.
Mente, quando parla di “tradimento da parte della Maggioranza degli ideali di lealtà alla cittadinanza, al programma ai concittadini”.
Si vada a leggere il programma e indichi una sola cosa di quel programma che abbiamo tradito.
Mente, quando parla di distanze politiche che pubblicamente avrei preso in merito ad alcune decisioni del Sindaco.
Sono stato insieme agli altri vicino al Sindaco in tutte le decisioni assunte né mai ho pensato di dissociarmene. Soprattutto sulla questione del Porto.
Mente e millanta quando asserisce che tutto il centro-destra è pronto in modo “chiaro è forte” a sostenerlo, come se, dopo aver commesso un tradimento politico che resterà nella storia della Città e non certo per salvare la “Res Pubblica”, qualcuno avesse pure pensato di premiarlo.
A tal proposito, l’on Alfonsino Grillo del NCD è stato più che chiaro e forte a rimetterlo coi piedi per terra e a sbugiardarlo pubblicamente.
Il realtà le parole dell’avv Nino Macrì sono le parole di un povero uomo che verosimilmente sta prendendo coscienza del vicolo cieco in cui si è cacciato è urla, com’è nel suo stile, andando a caccia di fatti e responsabilità e lanciando accuse che esistono solo e soltanto nella sua testa.
Ma le contraddizioni, come le bugie, hanno le gambe corte.
Determina la crisi politica dell’Amministrazione Vallone perché non abbiamo accettato la formazione in seno ad una giunta civica la formazione di un gruppo partitico ben definito, PDL e non appena l’Amministrazione cade, è pronto a formare una lista civica (sic!) per le prossime consultazioni.
Accusa il sottoscritto da un lato di aver voluto salvare con “inciuci la propria poltrona” dall’altro però, sembrerebbe che io sia stato pronto a rinunciare a quella poltrona per un semplice evento estivo che stava per saltare.
Quando si raccontano frottole su frottole si perde il senso del discorso… lo stesso capita a chi non riuscendo a controllare gli eventi diventa preda di ansia continua.
Tropea mi ha dato tutto e il mio unico dispiacere, per avere lasciato l’incarico di vice-Sindaco, è dato soltanto dal non aver potuto ripagare il debito che sento nei suoi confronti e che si è bruscamente interrotto un disegno che andava solo e soltanto nell’interesse della Città.
Evidentemente continuerò a servirla con il mio lavoro così come ho fatto negli ultimi 25 anni.
Ma occorre, infine un’ultima precisazione.
La riconsegna del Porto alla Città;
I fondi (535 mila euro) ottenuti per la Scuola Media;
I PISL su turismo e Cultura;
Il progetto di finanza per le fogne in c.da Campo, in c.da Carmine e alla marina;
La chiarificazione definitiva sulla scuola elementare; i carotaggi sono negativi, e quindi la scuola rimane una scuola stabile e sicura; elemento indispensabile per accedere ai fondi Regionali;
La definitiva sistemazione della pratica relativa a Palazzo Giffone;
L’apertura del Santuario dell’Isola nella prossima primavera;
Il francobollo su Tropea;
L’applicazione della raccolta differenziata dei rifiuti;
Il wi-fi nel centro storico;
La rerperibilità dei fondi per completare gli asscensori;
L’impulso per la costruzione di un albergo a cinque stelle n c.da Campo;
E altro ancora. Sono realtà che possono dispiacere l’avv Macrì ma sono realtà e non mistificazioni.
Tutto questo è opera dell’Amministrazione Vallone ed è un lavoro che sarà ricordato con il copiright di questa Maggioranza.
Cosa si ricorderà invece e cosa si ricorda la gente, dell’opera di un ex vice-sindaco che voleva fare carriera attingendo a piene mani nella Storia di uno zio che ha scritto le pagine più belle di questa Città e che poi si è visto tradito da chi fu sempre gratificato?
Non c’è spazio in questa Città per cow-boy della politica.
Tropea non dimentica e saprà trattare questi avventurieri come meritano di essere trattati.
Precisato il tutto il sottoscritto eviterà di rispondere ad ulteriori “osservazioni” dell’avv Macrì.
Non posso perdere ulteriore tempo a discutere sul nulla e non ho per niente voglia di confondermi con chi fa dell’insulto, delle frottole, della calunnia la sua linea politica.
Gli daremmo fin troppa importanza.

Massimo L’Andolina

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