Fede e dintorni

Meno male che c’è la mamma

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Meno male che c’è la mamma. La Madonna Madre dell’Umanità.

E’ in corso la Settimana di preghiere per l’Unità dei cristiani e il vangelo di questa domenica ci presenta l’intervento di Maria presso Gesù alle nozze di Cana. Mi è venuto spontaneo il titolo dell’articolo di oggi “Meno male che c’è la mamma”. Tutti abbiamo fatto e facciamo esperienza di questa presenza nelle nostre famiglie. Se c’è la mamma, tutto girerà per il meglio. Anche la presenza di Maria come Madre dell’Umanità è importante, e non solo per devozione.
– Da sempre i cristiani amano la Vergine Maria, perché la sentono “vicina come madre che conduce al suo figlio Gesù”. C’è una grande devozione dovunque nel mondo per la Madre di Dio”. Una devozione incoraggiata anche dal Papa Francesco, che ha istituito, per il 21 maggio, la nuova memoria liturgica di Maria Madre della Chiesa. Si potrebbe aggiungere “Madre di tutta l’Umanità”. C’è il bisogno di riscoprire nella semplicità della fede, vissuta nel concreto” – e non nelle discussioni teologiche o mariologiche – la presenza materna di Maria nella vita di tutti i giorni”. Essa, come a Cana, sostiene i suoi figli nei momenti di difficoltà. – A livello ecumenico ci sarà chi non condivide certe asserzioni dommatiche, ma tutti condividono che “è la Madre di Gesù, lasciata come Madre agli uomini nella persona di Giovanni”. Si può non accettare, ma si rischia di rimanere orfani della Madre, come ha ricordato Papa Francesco. – Anche nelle nostre famiglie umane a volte c’è divisione e separazione tra i fratelli e la mamma porta nel suo cuore questa ferita che si chiuderà grazie al suo silenzio operoso e al suo amore.

Dal Vangelo di questa domenica (Gv 2,1-11).
♦ In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
♦Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono.
Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».
♦ Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

La presenza della Madre
♦ C’è un bisogno di sentire la vicinanza materna di Maria, che ci sostiene nei momenti di difficoltà. “La Madonna, ha ricordato Papa Francesco in una udienza generale, è la più grande maestra di spiritualità e di fede, perché ci porta a sua figlio, ci porta a Gesù”.
♦ Chi guarda la Vergine Maria? Guarda tutti noi, ciascuno di noi. E come ci guarda? Ci guarda come Madre, con tenerezza, con misericordia, con amore. Così ha guardato il figlio Gesù, in tutti i momenti della sua vita, gioiosi, luminosi, dolorosi, gloriosi, come contempliamo nei Misteri del Santo Rosario, semplicemente con amore.
♦ Quando siamo stanchi, scoraggiati, schiacciati dai problemi, guardiamo a Maria, sentiamo il suo sguardo che dice al nostro cuore: “Forza, figlio, ci sono io che ti sostengo!”. La Madonna ci conosce bene, è mamma, sa bene quali sono le nostre gioie e le nostre difficoltà, le nostre speranze e le nostre delusioni. Quando sentiamo il peso delle nostre debolezze, dei nostri peccati, guardiamo a Maria, che dice al nostro cuore: “Rialzati, va’ da mio Figlio Gesù, in Lui troverai accoglienza, misericordia e nuova forza per continuare il cammino”.
♦ Maria sa di cosa abbiamo bisogno.
♥ Nel miracolo delle Nozze di Cana, la Madonna si rivolge ai servi e dice loro: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela», e Gesù ordina ai servi di riempire di acqua le anfore e l’acqua diventa vino, migliore di quello servito fino ad allora (cfr Gv 2,5-10).
♥ Questo intervento di Maria presso il suo Figlio mostra la cura della Madre verso gli uomini. È una cura attenta ai nostri bisogni più veri: Maria sa di che cosa abbiamo bisogno! Lei si prende cura di noi, intercedendo presso Gesù e chiedendo per ciascuno il dono del “vino nuovo”, cioè l’amore, la grazia che ci salva. Lei intercede sempre e prega per noi, specialmente nell’ora della difficoltà e della debolezza, nell’ora dello sconforto e dello smarrimento, soprattutto nell’ora del peccato (Prega per noi, peccatori).

Testimonianza di Papa Francesco
«Non siamo orfani! Quando un cristiano mi dice, che non ama la Madonna, che non gli va di cercare la Madonna o di pregare la Madonna, io mi sento triste.
♦ Ricordo una volta, quasi quarant’anni fa, ero in Belgio, in un convegno, e c’era una coppia di catechisti, professori universitari ambedue, con figli, una bella famiglia, e parlavano di Gesù Cristo tanto bene. E a un certo punto io ho detto:
– «E la devozione alla Madonna?»
– «Ma noi abbiamo superato questa tappa. Noi conosciamo tanto Gesù Cristo che non abbiamo bisogno della Madonna».
E quello che mi è venuto in mente e nel cuore è stato: “Mah… poveri orfani!”.
♦ È così, no? Perché un cristiano senza la Madonna è orfano. Anche un cristiano senza Chiesa è un orfano. Un cristiano ha bisogno di queste due donne, due donne madri, due donne vergini: la Chiesa e la Madonna.
♦ Per fare il “test” di una vocazione cristiana giusta, bisogna domandarsi: “Come va il mio rapporto con queste due Madri che ho?”, con la madre Chiesa e con la madre Maria.
Questo non è un pensiero di “pietà” o devozione, no, è teologia pura. Come va il mio rapporto con la Chiesa, con la mia madre Chiesa, con la santa madre Chiesa gerarchica? E come va il mio rapporto con la Madonna, che è la mia Mamma, mia Madre? Pregare Maria non è galateo, ma esigenza della vita cristiana

♥ E mentre l’uomo spesso astrae, afferma e impone idee, la donna, la madre, sa custodire, collegare nel cuore, vivificare.
Perché la fede non si riduca solo a idea o a dottrina, abbiamo bisogno, tutti, di un cuore di madre, che sappia custodire la tenerezza di Dio e ascoltare i palpiti dell’uomo.
♥ Una Madre che comprende il senso di tutte le cose: Maria. Ella, la madre che ebbe cura di Gesù, ora si prende cura con affetto e dolore materno del nostro mondo ferito.

L’intervento di Maria presso il suo Figlio alle nozze di Cana mostra la cura della Madre verso gli uomini. È una cura attenta ai nostri bisogni più veri: Maria sa di che cosa abbiamo bisogno! Lei si prende cura di noi, intercedendo presso Gesù e chiedendo per ciascuno il dono del “vino nuovo”, cioè l’amore, la grazia che ci salva. Lei intercede sempre e prega per noi, specialmente nell’ora della difficoltà e della debolezza, nell’ora dello sconforto e dello smarrimento, soprattutto nell’ora del peccato («Prega per noi, peccatori»). – Pregare Maria non è solo galateo, ma esigenza della vita cristiana. Maria, che ebbe cura di Gesù, oggi si prende cura con affetto e dolore materno del nostro mondo cristiano diviso e dell’umanità intera ferita dal peccato.

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