Politica

I commenti dopo il Consiglio di Stato

Vallone crede che giustizia sarà fatta a luglio

Repice: “No a vendette, sono il sindaco di tutti”

Gaetano Vallone, Adolfo Repice - foto Libertino
Gaetano Vallone, Adolfo Repice – foto Libertino

La decisione del Consiglio di Stato di sospendere per via cautelare la sentenza del Tar di Catanzaro ha rimesso Adolfo Repice al comando di palazzo Sant’Anna.
Già nel pomeriggio di ieri sono giunti i commenti da ambo le parti. Non demorde Gaetano Vallone, secondo il quale «l’esito del pronunciamento del Consiglio di Stato non sposta di una virgola la sostanza del contendere». Per Vallone, infatti, «quanto deciso – dice – era stato previsto, sotto certi aspetti, anche da noi, perché con la votazione già stabilita per il 5 e 6 giugno, si sarebbe potuto verificare un annullamento successivo dei candidati eletti». «Comprendiamo – continua – anche l’euforia dei nostri avversari, che hanno vinto un bel nulla: il loro insediamento, infatti,  è da considerarsi un normale avvicendamento in attesa della discussione sul merito, poiché sull’esito finale, certamente non canteranno vittoria». Vallone è infatti convinto che per l’amministrazione Repice sia «semplicemente una boccata d’ossigeno per alleviare lo stato di coma! Comunque, nel caso di elezioni, “Ci rivedremo a Filippi”!». Unanime è poi la voce dei componenti di Uniti per la Rinascita, che condividono «la dichiarazione del candidato a sindaco  Vallone» e concludono affermando: «Ci dispiace soltanto del danno che continueranno a provocare alla città con la loro permanenza».
Adolfo Repice, invece, indossata nuovamente la fascia da primo cittadino, oltre ad accogliere favorevolmente la decisione, ha affermato: «ritorno alla guida di questa città essendo, come al solito, il sindaco di tutti e non di una parte di cittadini. Ho sempre improntato la mia amministrazione alla trasparenza, competenza e legalità, non certo all’odio o alle vendette personali. Oggi è un giorno importante non per Adolfo Repice ma per i tropeani, che possono essere finalmente tranquilli, perché su di loro nessuna vendetta sarà applicata. Sento infatti nell’aria che Tropea è più serena, la gente mi ferma sollevata e questa è la dimostrazione che la nostra amministrazione non è abusiva, come qualcuno sostiene, ed ha tutti i crismi per amministrare e rimane in carica».
Il capogruppo di “Passione Tropea” Sandro D’Agostino dichiara la sua «soddisfazione perché una Suprema Magistratura, qualunque sia poi la decisione finale, relega al ridicolo le avventate affermazioni di chi con toni trionfalistici ha avuto l’ardore di affermare l’esistenza di brogli elettorali». D’Agostino afferma inoltre che le sue dure parole in risposta a quelle affermazioni «erano più che giustificate, poiché non si può restare impassibili di fronte all’accusa di commissione di reati».
Ora, per il capogruppo della compagine di maggioranza, «occorre solo adoperarsi per consentire alle tante famiglie che vivono di lavoro estivo di poter realizzare una buona stagione» e inoltre «sfruttare il periodo che ci separa dal 5 luglio, facendo tesoro delle riflessioni svolte in questo sciagurato mese di pausa forzata» per poter «correggere gli immancabili errori che sono stati commessi e soprattutto a valorizzare quanto di buono è stato fatto». In conclusione, D’Agostino si auspica «che a luglio possa porsi fine a questa situazione di sospensione del risultato elettorale, giungendo ad una normalizzazione della vita politica del paese».

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it