Fede e dintorni

Amore e misericordia ai senza speranza

Nella Domenica della Divina Misericordia quante emozioni abbiamo potuto condividere: Preghiere, testimonianze, storie belle. – La Parola di Dio può fare un grande cambiamento nella nostra vita: non vergogniamoci mai di diffonderla… Anche se non sappiamo di chi possiamo cambiare la vita con le nostre testimonianze in azioni o parole. – Ogni anima è preziosa agli occhi di Dio.

Fede e dintorni

Accanto ai lebbrosi per 45 anni, poi il Covid

Padre Giorgio Abram, francescano conventuale, per 45 anni è stato accanto ai lebbrosi, missionario in Ghana dove il covid se lo è portato via il 6 marzo scorso all’età di 77 anni. – «San Francesco ha provato ciò che sto provando io», diceva con un sorriso. Ricco di esperienza sulla malattia della lebbra, diede l’impulso alla creazione di piccoli centri sanitari sparsi in tutto il territorio in modo che anche le zone più abbandonate, dove nessun medico avrebbe mai accettato di trasferirsi con la famiglia, avessero la presenza di un infermiere o almeno una persona con nozioni basilari.

Fede e dintorni

La Divina Misericordia 2021 con i vaccini.

La Misericordia di Dio che abbiamo ricevuto a livello esistenziale, spirituale, in questo secondo anno di pandemia passa attraverso la condivisione dei vaccini. – Mentre i vari Stati sono impegnati duramente a regolarizzare le campagne di vaccinazione, a livello personale e comunitario siamo chiamati, con il nostro comportamento, a condividerli con chi è più bisognoso. – Bisogna respingere ogni interesse di parte nella distribuzione dei vaccini, perché le tentazioni restano forti: c’è chi vorrebbe appropriarsi dei vaccini e poi venderli agli altri. C’è chi approfitta della situazione per fomentare divisioni, per cercare vantaggi economici o politici, generando o aumentando conflitti. – Perciò bisogna pregare perché in tutta questa situazione di pandemia, di tentazioni e di peccati la Divina Misericordia raggiunga il cuore di tutti.

Fede e dintorni

Ritornare a scuola da Dante

Dice Papa Francesco nella Lettera apostolica “Candor Lucis Aeternae” (Splendore della luce eterna) pubblicata per ricordare il settimo centenario della morte di Dante Alighieri (1265-1321): «Dante oggi ci chiede di essere ascoltato… Egli, profeta di speranza e testimone del desiderio umano di felicità, può aiutarci ad avanzare in questo particolare momento storico, segnato da molte ombre, da situazioni che degradano l’umanità, da una mancanza di fiducia e di prospettive per il futuro… e può ancora donarci parole ed esempi che danno slancio al nostro cammino». – Ritornare a scuola da Dante, dunque, e non solo per la lingua italiana!

Fede e dintorni

Giuda e la misericordia di Dio

Giuda è il personaggio più tragico e inquietante dei Vangeli. Le parole riportate dal Vangelo di Matteo fanno tremare: «Guai a colui dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!» (Mt 26, 24).- – Figura abissale quella di Giuda alla quale però corrisponde un altro “abisso”, quello della misericordia di Nostro Signore, quella misericordia che forse egli auto-condannandosi al suicidio non ha voluto incontrare. Ha detto Santa Teresa di Calcutta: «Se avesse guardato Gesù negli occhi, come fece Pietro (Lc 22,61), Giuda sarebbe stato l’amico della misericordia di Dio». – L’abisso della misericordia di Dio non conosce confini. Egli sa quello che fa.

Fede e dintorni

La Pasqua vera scuola della sofferenza

La Pasqua con il suo mistero profondo ci ha messo dinanzi il perché della vita e della sofferenza: una vera scuola della sofferenza. – Non si può vivere e soffrire senza sapere «per chi» – Gesù nella sua vita e nella sua passione sin dall’inizio ci ha confidato il ‘per chi’ vale la pena affrontare le sofferenze: «per noi uomini e per la nostra salvezza». E ci ha mostrato come accogliere le sofferenze: con la debole potenza dell’amore che tocca e si lascia toccare e così guarisce, risana, rialza chi è caduto. – Anche noi possiamo vivere le sofferenze della nostra vita per amore di Colui che ha sofferto ed è morto per noi. – “Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me”. (San Paolo ai Galati, 2,20).

Attualità

Tropea: la Poesia contro la Pandemia

Il Premio, punto di riferimento per la cultura, per l’arte e per la poesia Il 21 marzo è l’ultimo giorno utile per partecipare al Premio Internazionale di Poesia “Tropea: Onde Mediterranee” Come ogni anno il 21 marzo è il primo giorno di primavera, come ogni anno il 21 marzo è la Giornata mondiale della Poesia, […]

Fede e dintorni

Quei laici catechisti innamorati di Cristo e dei fratelli

Laici catechisti innamorati di Cristo e dei fratelli. – Oggi sono tanti gli esempi di catechisti e operatori pastorali che sono reali pilastri per l’azione pastorale della Chiesa in Asia, Africa, America latina e Oceania. I catechisti, spesso giovani padri di famiglia, si recano nei villaggi remoti, in aree desertiche o montane, a visitare famiglie cristiane che coltivano la fede, spesso in assenza di sacerdoti, proprio grazie al servizio di preghiera, di catechesi e di carità assicurato dai laici, impegnati anima e corpo in questo ministero. – Conoscere le loro storie di impegno, di martirio e di perdono, e diffonderle tra i nostri contatti aiuterà a far crescere la fraternità universale.

Fede e dintorni

Missionari martiri ancora oggi

I Missionari martiri continuano ancora oggi nel loro sacrificio e la 29^ Giornata di “Vite intrecciate” ce li ha ricordati e riproposti come riferimento per il nostro cammino di fede. – Il mondo ancora oggi continua ad essere bagnato dal sangue di molti evangelizzatori che fanno della loro missione una magnifica tela che si arricchisce, intreccio dopo intreccio, di nuovi fili colorati che esprimono un unico desiderio: la fraternità. – Tocca poi a ciascuno di noi portare avanti la stessa missione, lì viviamo: intrecciare fili di Vangelo e di quotidianità, perché la parola di Dio continui a farsi carne e portare frutto.

Fede e dintorni

Risorgere è ricominciare in modo nuovo

La liturgia pasquale, a partire dalla Veglia presieduta da Papa Francesco, ha portato all’umanità un messaggio di speranza: «Si può sempre ricominciare. Anche dalla pandemia. In questi mesi bui di pandemia sentiamo il Signore risorto che ci invita a ricominciare, a non perdere mai la speranza». – Cristo risorto non è tornato alla vita di prima, ma a una vita nuova e invita i suoi discepoli a ripartire dalle loro sconfitte per iniziare una nuova vita, superando le barriere, vincendo i pregiudizi, e avvicinando chi sta accanto. Cristo non ci lascia soli! Noi avvertiamo che Egli pone su di noi la sua mano, ripetendoci con forza: non temere!

Fede e dintorni

Domenica di Pasqua 2021

Risorgere dopo la morte: è una esperienza che facciamo continuamente. Ci rialziamo dopo che siamo stati abbattuti e quando non si può ricostruire come prima, l’amore crea forme nuove. – Da un anno che l’umanità ferita dal virus sta tentanto di costruire nuove forme di comunicazione, nuovi modi di lavoro, nuove forme di condivisioni. – La somministrazione dei vaccini sta diventando il vero banco di prova per tutti. -L’impegno a risorgere si deve estendere alla ricostruzione di tutti i guasti che l’uomo procura alla sua dignità e alla bellezza della natura. – La Pasqua 2021 vuole apportare in tutto il mondo un umile e cosciente segno di risurrezione nel riconoscere dignità a chi rimane scartato dalla indifferenza generale, con la gratitudine a chi continua a combattere in prima linea nella vita: ai servitori dello stato, ai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari e di volontariato che sono diventati “i santi della porta accanto”. Con la fede nel Signore risorto, l’umanità può uscire dal tunnel della morte verso la luce di una vita nuova, degna e giusta per tutti. – Buona Pasqua.

Fede e dintorni

Sabato Santo 2021

Il Venerdì Santo ha consegnato Cristo morto, posto nel sepolcro. Il giorno dopo, Sabato, che era il grande giorno della pasqua degli Ebrei, è diventato il giorno del grande silenzio nell’attesa della della Resurrezione di Gesù, la nuova Pasqua. – Grande silenzio; ma parlano i tanti riti tradizionali legati a questo giorno e che vedono protagonista la Madonna Addolorata (o desolata) che piange il suo Figlio Gesù. Ma tutto ormai è proiettato verso la Risurrezione. – La pietà popolare, che racconta la passione di Gesù, ce la tramanda rivestita di tenerezza in tanti racconti.

Fede e dintorni

Venerdì Santo 2021

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano Storie belle… per vivere meglio Venerdì Santo 2021. – Anche questo Venerdì Santo lo viviamo con le restrizioni a causa della pandemia: in presenza, nelle chiese, rispettando gelosamente le indicazioni date per non favorire il contagio; o in famiglia, seguendo una delle tante trasmissioni in TV o in […]

Fede e dintorni

Giovedì Santo 2021

Nella Messa della Cena del Signore del giovedì santo si dà spazio all’istituzione dell’Eucaristia e, dopo il Vangelo, si compie il gesto della lavanda dei piedi, come aveva fatto Gesù agli apostoli. Un rito che anche quest’anno – per le restrizioni ecclesiali emanate – non verrà fatto, ma che da sempre colpisce la sensibilità umana, purché non si fermi al gesto rituale, ma accolga il suo significato: il segno di Gesù che amò i suoi discepoli sino alla fine. E noi siamo chiamati a renderlo presente a tutte le generazioni: «Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi». – E molti tra i nostri fratelli e sorelle stanno servendo l’umanità ferita a rischio anche della propria vita.

Fede e dintorni

Davanti alla morte

Il volumetto “La strada verso un futuro migliore”, commercializzato da Amazon, presenta alcuni momenti della vita di Bergoglio: gioie e sofferenze, come ogni comune mortale. – Da questo volumetto è tratta la storia di oggi. Papa Francesco da giovane seminarista fu in pericolo di vita: si affidò al Signore e alle persone che lo hanno aiutato in quel difficile momento. Da allora fece il proposito di stare vicino ai malati con presenza affettuosa e di conforto vero, non fatto di parole di occasione: “Dopo quell’esperienza presi la decisione di parlare il meno possibile quando visito malati… Mi limito a prendergli la mano…”. – Gesù ci fa vincere la paura della morte e ci rende capaci di stare accanto a chi soffre.

Fede e dintorni

L’abbraccio che ci manca

Alle belle storie e leggende ascoltate nella fanciullezza non si rinunzia, neanche oggi. Un tuffo in queste storie dà una iniezione di bellezza e di nostalgia di qualcosa che si aspetta ancora. – Le leggende sacre legate alle sculture o quadri di crocifissi, madonne e santi restano “gelose custodie” del patrimonio spirituale locale che chiedono il rispetto di chi le ascolta o le legge. – Abbiamo tutti bisogno di un abbraccio consolatore, vero, pieno. Come potrà essere l’abbraccio di Dio, di Cristo, della Madonna e dei nostri Santi? – Proviamo ad immaginarlo nella preghiera e nelle belle storie che abbiamo ascoltato sin da bambini. – Intanto anche noi possiamo offrire a chi soffre una presenza di servizio e di amore che è come un abbraccio.

Fede e dintorni

I giorni minori della settimana santa

I giorni di lunedì, martedì e mercoledì santo appartengono anch’essi alla Settimana Santa. Questi tre giorni ci danno l’opportunità di preparare il nostro spirito a vivere la Passione, la Morte e la Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo con vera fede e raccoglimento, atteggiamenti da non sottovalutare. – Soprattutto pregare intensamente da soli, insieme ai propri cari, in chat o anche per telefono, perché niente vada perduto di questi giorni di sofferenza e di paura per il mondo intero.

Fede e dintorni

Domenica delle Palme 2021

Oggi è la Domenica delle Palme, ricordiamo l’ingresso di Cristo in Gerusalemme che rivela la vera natura della missione di Gesù, il Messia povero e pacifico. Non ci sarà lo scambio dei ramoscelli d’ulivo, simbolo della fede in Colui che viene morire per l’umanità per darci pace e salvezza. – Ma ugualmente, nella lettura dei testi e nella preghiera in famiglia possiamo accompagnare Gesù nel suo ingresso a Gerusalemme: «Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!». E soprattutto possiamo e dobbiamo pregare per tutti i sofferenti del Codiv-19 e per i medici e operatori sanitari che stanno in prima linea contro il virus e sono impegnati a somministrare i vaccini.

Attualità

Madonna di Romania 2021: invito alla speranza

Tropea – La Madonna di Romania ancora in tempo di coronavirus – La celebrazione di oggi, 27 marzo, festa-memoria della Patrona ha luogo nella chiesa concattedrale. – In presenza nella chiesa (con posti limitati) o a distanza attraverso la diretta streaming curata dai giornalisti di Tropeaedintorni.it i fedeli sono ancora vicini alla loro Madre e Patrona per chiedere ancora ancora il suo materno aiuto perché finisca questo periodo di ansia e sofferenza. – “O bella mia speranza, dolce amor mio Maria: tu sei la vita mia, la pace mia sei tu”! (S. Alfonso).

Fede e dintorni

Messo a nudo, uomo sino in fondo

Nella Via Crucis tradizionale la decima stazione presenta Gesù che viene spogliato delle vesti. – Grande è il dolore e evidente è l’imbarazzo di restare nudo agli occhi dei nemici che lo scherniscono e deridono. – Ma le persone pietose sanno abbassare lo sguardo cercando di capire. – Gesù messo a nudo, rimane un uomo sino in fondo; spogliato di tutto, resta solo con la sua umanità. – Quante persone nella vita vengono spogliate della loro dignità, dei loro diritti, del loro pane, della loro terra, della loro casa… Restano soltanto con la loro umanità dolorante.- E dove c’è l’uomo, là ci sarà sempre Dio a stargli vicino, a confortarlo, ad assicurarlo.