Fede e dintorni

Per un amico speciale

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Per un amico speciale.

Succede spesso che la famiglia diventi il luogo dove meno si usano i modi cortesi e affettuosi. Tutto diventa di routine e si appiattisce, anche l’amore. Un fine umorista diceva che “essere sposati non dispensa dal volersi bene”. San Paolo nella lettera agli Efesini (cap. 5) raccomanda ai mariti di amare la propria moglie come Cristo ama la sua Chiesa; e raccomanda alle mogli di essere sottomesse [nell’amore] ai propri mariti come la Chiesa lo è a Gesù. Una relazione bilaterale paritaria nel pieno rispetto dei ruoli.  – Papa Francesco, da attento pastore, sa che l’abitudine può logorare la relazione più bella e suggerisce di usare le parole del cuore, semplici e magiche: “permesso”, “scusa”, “grazie”. Così il cuore rimane sempre attento alla persona amata.

♦ Una volta un uomo telefonò a sua moglie dal posto di lavoro e le disse: “Cara, oggi porterò a pranzo da noi un caro amico. Va bene?
Lei rispose: “Va bene, puoi portarlo“.
La signora lasciò quello che stava facendo e cominciò a preparare il pranzo: piatti gustosi e appetitosi.
♦ All’ora di pranzo, il marito arrivò, ma da solo. A tavola c’era un vero banchetto.
La moglie chiese: “Dov’è il tuo amico?”
Egli l’abbracciò e le disse: “Scusa, tesoro, ho mentito. È solo che oggi avevo una voglia pazza di mangiare qualcosa di diverso. Ecco perché ho inventato questa storia“.
♦ Non era curioso tutto ciò? Per un estraneo, quella donna ha preparato piatti deliziosi. Ma per il marito, che era il suo migliore amico, avrebbe preparato il solito cibo.

♦ È nelle piccole cose della vita di tutti i giorni che dimostriamo la dimensione del nostro amore.
La signora in questione forse non ci metteva il condimento fondamentale: l’amore. Se lo avesse fatto, certamente avrebbe preparato pasti migliori e vari per suo marito.
♦ In casa noi non possiamo fingere a lungo, per cui presto apparirà la verità del nostro cuore. In casa, il nostro amore viene provato come l’oro nella fornace.
In fondo in fondo, quel marito non mentiva, perché il suo migliore amico era lui stesso; e si meritava, almeno di tanto in tanto, mangiare qualcosa di diverso.
Noi dobbiamo obbedire a Dio Padre, il quale vuole che i mariti siano molto amati: la sposa deve amare suo marito più di tutti gli amici, e viceversa.
Occorre quindi rivedere il nostro modo di amare le persone più vicine a noi.

(Fonte: Historinhas do Padre Queiroz, redentorista brasiliano).

Alcune citazioni da  “Sposati e sii sottomessa”
libro famoso e controverso, uscito nel febbraio 2011 con decine di edizioni.
 Sottomissione è solo un altro modo di dire “mi fido di te”.
♦ “Tu, donna, sarai la base della vostra famiglia. Tu sarai le fondamenta. Tu sosterrai tutti, tuo marito e i figli, adattandoti, accettando, abbozzando, indirizzando dolcemente”.
 “È chi sta sotto che regge il mondo, non chi si mette sopra gli altri.”
 “Amare è svelare all’altro la sua bellezza vera, che a volte lui non sa vedere da solo.”

Mariti e mogli in una relazione d’amore paritaria, nel rispetto dei loro ruoli, ruoli che la nostra società tende sempre di più a confondere e a miscelare senza adeguato amore. Papa Francesco, da attento pastore, sa che l’abitudine può logorare la relazione più bella e suggerisce di usare le parole del cuore, semplici e magiche: “permesso”, “scusa”, “grazie”. Così il cuore rimane sempre attento alla persona amata.

Condividi l'articolo