Cultura e Società

Per un’Europa senza confini

C.S. Dirigente Beatrice Lento

Rientra il gruppo dell’Istituto Superiore di Tropea

BRATISLAVA
Bratislava Comenius: per un’Europa senza confini
Otto giorni di grande fermento culturale sono trascorsi in fretta per il gruppo tropeano composto da: tre allievi, Giacomo Bagnato, Salvatore e Giuseppe Di Renzo, la coordinatrice, prof.ssa Rina Barilaro e la dirigente Beatrice Lento.
Il Comenius, com’è noto, è un partenariato europeo che unisce scuole di diversi Paesi nell’approfondimento di un nucleo di ricerca che,nel caso che coinvolge la scuola tropeana, verte sulla tematica della cittadinanza attiva declinata su più fronti.
“Small Steps Giant Leaps” è il titolo del progetto che, nell’incontro di Bratislava, si è concentrato sulla tutela dei diritti umani.
Ogni scuola, in totale il progetto ne unisce 11, ha presentato due casi : un diritto violato e una problematica sui diritti umani con riferimento alla storia del proprio territorio.
L’Istituto Superiore di Tropea ha portato due temi particolarmente cari e dibattuti al suo interno: la violenza sulle donne e i giovani migranti. La protagonista del primo caso è stata Anna Maria Scarfò, la ragazza di San Martino di Taurianova, vittima di una violenza sessuale ripetuta e promiscua, che trova il coraggio di denunciare i carnefici quando vorrebbero distruggere anche la sorellina più piccola. A quel punto l’intero paese si rivolta contro di lei definita la “malanova”, la sgualdrina…. “Terribile pensare che anche le mogli, madri, sorelle dei bruti abbiano avuto lo stomaco di difendere i familiari, colpevoli di un così disgustoso crimine, scagliandosi contro la sventurata. Cosi come colpisce che il parroco e la suora, a cui Anna Maria si era rivolta da subito, non abbiano avuto il coraggio di intervenire. “(dichiarazione della dirigente)
Il tema dei migranti coinvolge direttamente la scuola tropeana che si sta prodigando in loro favore con un specifico progetto, “Prioritimen”, che abbraccia tutto l’indirizzo Alberghiero dell’Istituto, frequentato da circa 50 ragazzi provenienti dall’Asia e dall’Africa. Molto apprezzate le relazioni della scuola tropeana a cui è stato affidato il compito, per quest’ultima problematica , di scrivere ad un Parlamentare Europeo, auspicando collaborazione.
Il Bratislava Comenius è stato assai variegato, volendo offrire una spaccato della storia del Paese il più completo possibile: al “Festival concert” che ha visto protagonisti gli allievi della scuola ospitante, la “Pedagogicka A Socialna Akademia”, ed alcuni giovani con diversa abilità mentale, è seguita la visita al Bunker “BS-8 Petržalka”, un piccolo museo di guerra nei pressi del confine Slovacchia – Austria, dove è stata offerta la simulazione della protezione del limite di demarcazione tra i due Stati durante il regime comunista. Si è poi visitato il cimitero internazionale della prima guerra mondiale che accoglie anche molti soldati italiani, il Castello di Devin e la commovente “Porta della libertà” un surreale monumento, ai piedi del castello, che ricorda le numerose vittime del regime comunista. Una conferenza sulla vita in Slovacchia nel decennio del totalitarismo sovietico, 1970/1980 ha concluso una delle più emozionanti giornate di lavoro. La dirigente Lento ha intervistato la collega della scuola slovacca in riferimento ai suoi vissuti e ricordi riguardo il periodo del regime: “Ho notato in Galina una forte emozione nel rispondere alle mie domande e se in un primo momento sembrava che i suoi ricordi fossero positivi, perché non c’erano senza tetto e tutti avevano un lavoro, successivamente si è appalesato un atteggiamento opposto di ammirazione per la democrazia, Galina per i suoi figli non auspica il ritorno ai tempi passati dove tutto era grigio e non c’erano sogni e conclude asserendo che la libertà non ha prezzo”.
Moltissimi altri eventi hanno reso unico il meeting a Bratislava come la conoscenza del castello di Cerveny Kamen, lo spettacolo di falconeria, la visita al mulino di Schaumbmar e alle fabbriche di ceramica, il pattinare sul ghiaccio allo stadio invernale di Dubravka ed il concerto del famoso gruppo slovacco “Fragile” che utilizza la tecnica vocale detta “a cappella”.
L’esperienza straordinariamente ricca vissuta dal gruppo nell’ambito del Comenius si è chiusa con la visita alla bellissima città di Vienna che ha riservato la spettacolare cornice bianca della neve “Il prossimo incontro di progetto” dichiara la dirigente Beatrice Lento “sarà a Tropea, il 2 Maggio, ci impegneremo per non essere da meno degli altri partner corrispondendo alla loro generosa accoglienza con una varietà di iniziative, per far questo chiederemo la collaborazione delle tante realtà culturali presenti nel territorio”.

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Salvatore Libertino
Fotoreporter, editore e proprietario della testata Tropeaedintorni.it, è giornalista pubblicista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria nell'elenco pubblicisti.