Fede e dintorni

Più forti delle critiche

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Più forti delle critiche.

Dinanzi alle critiche molti si arrendono e si scoraggiano. Altri, invece, proprio dinanzi alle critiche sembrano trovare nuove energie. L’esperienza dice di mai scoraggiarsi, mai lasciarsi andare. Bisogna sempre continuare a camminare, nonostante le difficoltà o le critiche che si incontrano, perché se così facciamo, se seguiamo i nostri sogni, non saremo mai soli: qualcuno ci aiuterà. ”
– Tu non camminerai mai da solo”. Questo il bellissimo messaggio della canzone di Luis Armstrong, resa celebre anche dai tifosi del Liverpool che la cantano a squarciagola quando la loro squadra sta perdendo. – Ecco la bella storia di un bambino qualunque giunto ad essere un cantante dal successo incredibile: Enrico Caruso.
  

♦ C’era una volta un bambino di dieci anni che lavorava in una fabbrica, ma che desiderava tanto diventare un cantante. Perciò cominciò a prendere lezioni da un grande maestro di musica.
Un giorno, il maestro gli disse:
– Tu non riuscirai mai a cantare. La tua voce ha poco estensione. E’ inutile perdere tempo.
♦ Deluso, il ragazzo corse da sua madre a raccontare quanto gli aveva detto l’insegnante. La donna era una povera contadina, senza studi, ma in possesso di un cuore grande e comprensivo. Gli disse, abbracciandolo:
– Non scoraggiarti, figlio mio. Hai una bella voce. Ho notato il tuo progresso. Un giorno arriverai là dove desideri.
E quella donna camminò a piedi nudi per molto tempo, nella miseria più dolorosa, per risparmiare i soldi necessari a pagare le lezioni di musica del bambino.
Il gesto di comprensione e il sacrificio di quella madre cambiarono la vita del ragazzo, il cui nome oggi tutti conoscono: Enrico Caruso; era italiano ed è morto nel 1921 a 48 anni.
Caruso è stato un tenore italiano: il più grande interprete della musica classica di tutti i tempi. Con il suo vasto repertorio, fu il primo cantante classico ad attirare vaste platee in tutto il mondo, e la sua memoria continua anche oggi.

♥ Non era raro sentire Caruso, nella piena maturità vocale e potenzialità espressiva, affrontare anche melodie mistiche. E ascoltando oggi i brani religiosi incisi, si comprende bene l’affermazione di Sant’Agostino: “Chi canta è come se pregasse due volte”. E Caruso, non per studio ma per ispirazione interiore maturata nella sua frequentazione liturgica giovanile come chierichetto, cantava come un Santo che pregava il Signore!

♦ Non possiamo perderci d’animo di fronte alle critiche e agli ostacoli.
Se fosse così, il primo ad interrompere il suo cammino sarebbe stato lo stesso Gesù, perché quando parlò per la prima volta nella sua terra, avrebbero voluto buttarlo giù da un dirupo:
“All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino“. (Lc 4,28-30).

Mai scoraggiarsi, mai lasciarsi andare, bisogna sempre continuare a camminare, nonostante le difficoltà o le critiche che si incontrano. Lo testimonia la bella storia di un bambino qualunque giunto ad essere un cantante dal successo incredibile: Enrico Caruso.

Condividi l'articolo