Attualità

Polizia municipale ridotta all’osso

Francesco La Ruffa e Vincenzo Ascanio, comandante pro tempore della Polizia municipale

La situazione del Corpo di Polizia municipale (Pm) di Tropea è ormai diventata difficile da gestire. Da quando anche il comandante Francesco Marciano ha ottenuto il trasferimento per mobilità volontaria esterna alla Camera di commercio di Reggio Calabria, gli agenti in servizio sul territorio comunale sono rimasti soltanto sei, più uno che riveste l’incarico di responsabile pro tempore. Sei unità al posto delle 14, che sono invece previste in pianta organica. Oltre al comandante sono previsti infatti un vicecomandante, due sottufficiali specialisti di vigilanza, undici agenti. La situazione attuale è perciò imbarazzante, visto che manca oltre la metà del personale previsto in organico al Corpo di Pm. Come se non bastasse, non tutti gli agenti in servizio sono dislocati sul territorio, in quanto, un po’ per necessità un po’ per altri motivi, uno di loro è piantone fisso presso la stazione operativa, nella nuova sede di viale Stazione (tra il parco giochi e il campetto di pallone nei pressi del bivio per Gasponi).
I controlli sul territorio e tutti gli altri tipi di intervento vengono effettuati, ma i turni sono coperti grazie soltanto ad un grande spirito di sacrificio e ad un lavoro di squadra. Basti pensare che è necessario coprire tre turni con almeno due unità: quello mattutino, dalle 8 alle 14; quello pomeridiano, dalle 15 alle 21; e quello serale, dalle 18 alle 24.
«Spesso – spiega però il comandante pro tempore Vincenzo Ascanio – rimaniamo anche oltre il nostro normale orario di servizio e non è raro smontare alle 2 di notte». Ma per riuscire a sbrigare anche le pratiche d’ufficio, i verbali, sistemare le carte prima di iniziare il primo turno «a volte – aggiunge l’agente Francesco La Ruffa – ci rechiamo in sede anche alle 7 di mattina». Gli agenti continuano a chiudere un occhio su queste situazioni, anche per non mettere in difficoltà il proprio collega Ascanio, ma il sovraccarico di lavoro nel periodo estivo inizia a sentirsi, per una cittadina che in questi mesi vede crescere il numero di residenti da poche migliaia a decine di migliaia. Inutile dire che gli ausiliari del traffico assunti in estate, seppur utilissimi, non possono di certo rappresentare una soluzione. La Polizia municipale, infatti, non deve soltanto vigilare sull’osservanza delle leggi o svolgere i servizi di controllo delle norme stradali, essendo sempre disponibili a dare informazioni a cittadini e turisti, ma deve bensì essere pronta anche a prestare servizio d’ordine, di rappresentanza, di vigilanza, di prevenzione e tutela del patrimonio pubblico, di controllo della quiete pubblica e del decoro. A ciò si aggiunga l’attività amministrativa, come quella inerente le istruzioni di servizio, la formulazione degli atti amministrativi e l’assolvimento di altre incombenze. Basti pensare all’accertamento degli illeciti amministrativi, che comporta un dispendio di forze e di tempo considerevole, poiché una volta scovato un reato è necessario curarne l’iter burocratico fino alla definizione. Senza contare le occasioni di rappresentanza, che rubano tempo agli altri servizi, o alle collaborazioni con le operazioni di Protezione civile e con le forze di Polizia di Stato, oltre all’attività di prevenzione o la disponibilità a prestare opere di soccorso in caso di necessità. Sono problemi che accomunano un po’ tutte le città, ma la situazione in cui versa il Corpo di Pm di Tropea inizia a essere ormai insostenibile.

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it