Fede e dintorni

Presepio e simboli natalizi oggi

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Presepio e simboli natalizi oggi.

Il presepe e gli altri segni religiosi natalizi stanno riguadagnando terreno nel cuore dei cristiani (o semplici cittadini?), che in questi ultimi tempi stanno assistendo ad una azione sistematica per abolirli dalla loro cultura.
– Una cultura laicista, più che laica, che mostra di rispettare più il “diritto” di un animale che il patrimonio religioso e tradizionale di milioni di persone. La tradizione religiosa natalizia non intende imporsi con la forza sulla sensibilità ormai multiculturale e multi-religiosa della gente, da proporre quei contenuti sempre veri che passano attraverso i simboli: pace, riconciliazione, fraternità, condivisione… Poi saranno i singoli credenti a dare la loro personale adesione di fedeli al mistero che i segni natalizi evocano o rappresentano.
– Ma c’è il rischio che si ripresentino i “nudi” simboli natalizi senza quella reale condivisione dello spirito che li pervade. E si perde davvero una bella opportunità per ritrovarsi più umanizzati.

Dal Vangelo di questa domenica (cf Lc 3,1-6).
La parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto. Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:
«Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».

1. Allestire il presepio in casa nell’attesa di Gesù Bambino.
Il ritorno del presepio nelle case può essere l’occasione per riscoprire, genitori e figli insieme, la condivisione dell’attesa che precede il Natale.
♦  Possiamo pensare all’arte di fare il presepio con creatività e laboriosità intesa come liturgia domestica. Educare se stessi all’attesa significa dare al ritmo quotidiano dell’Avvento una tempistica sganciata dalla fretta.
L’attesa di Colui che viene a donare gioia al nostro cuore e nella nostra famiglia è alimentata da segni e simboli legati alla tradizione religiosa.
Diventa importante lo spazio individuato nella propria abitazione per la realizzazione del presepio, la scelta delle statuine, il materiale da utilizzare, il luogo adatto secondo i propri gusti estetici.
♦ Educare all’attesa può essere l’obiettivo psico-educativo e religioso del fare il presepio in famiglia.
Mentre si attende in un clima di pace, si vince l’impazienza, dando valore ai doni che il Signore elargisce ogni giorno e sviluppando un atteggiamento di gratitudine alla vita stessa.
Allestire il presepio in famiglia con la partecipazione di adulti e bambini, richiede un impegno collaborativo da parte di ciascuno ed ha una valenza educativa verso i più piccoli.
Se la fase di realizzazione del presepio avviene nell’armonia familiare e in un clima gioioso di fede, alla vigilia di Natale si aspetterà davvero la nascita di Gesù Bambino.
  Nella Notte di Natale con cuore umile e pieno di stupore, l’intera famiglia potrà inneggiare il Gloria.
Dopo la messa di mezzanotte, rientrando a casa, Gesù Bambino verrà deposto fra Maria e Giuseppe nel presepio allestito insieme (Lucia Giallorenzo).

2. L’importanza di preparare il cuore.
«Molti Cristiani sogliono per lungo tempo avanti preparare nelle loro case il presepio, per rappresentare la nascita di Gesù Cristo; ma pochi son quelli che pensano a preparare i loro cuori, affinché possa nascervi in essi e riposarvi Gesù bambino. Ma tra questi pochi vogliamo essere anche noi, acciocché anche noi siamo fatti degni di restare accesi da questo felice fuoco, che rende l’anime contente in questa terra e beate nel cielo» (S. Alfonso da “Novena del Santo Natale”, 1758).

3. Er presepio – Un richiamo di Trilussa

Ve ringrazio de core, brava gente,
pé ‘sti presepi che me preparate,
ma che li fate a fa? Si poi v’odiate,
si de st’amore non capite gnente…

Pé st’amore sò nato e ce sò morto,
da secoli lo spargo dalla croce,
ma la parola mia pare ‘na voce
sperduta ner deserto, senza ascolto.

La gente fa er presepe e nun me sente;
cerca sempre de fallo più sfarzoso,
però cià er core freddo e indifferente
e nun capisce che senza l’amore
è cianfrusaja che nun cià valore.

4. L’augurio di Papa Francesco.
L’albero e il presepe ci aiutano a contemplare il mistero della nascita di Gesù. Sono “simboli affascinanti del Natale.
Possano portare nelle famiglie e nei luoghi di ritrovo un riflesso della luce e della tenerezza di Dio, per aiutare tutti a vivere la festa della nascita di Gesù.
Contemplando il Dio Bambino che sprigiona luce nell’umiltà del presepe, possiamo diventare anche noi testimoni di umiltà, tenerezza e bontà”.

L’albero e il presepe ci aiutano a contemplare il mistero della nascita di Gesù. Sono “simboli affascinanti del Natale. Possano portare nelle famiglie e nei luoghi di ritrovo un riflesso della luce e della tenerezza di Dio, per aiutare tutti a vivere la festa della nascita di Gesù. Contemplando il Dio Bambino che sprigiona luce nell’umiltà del presepe, possiamo diventare anche noi testimoni di umiltà, tenerezza e bontà” papa Francesco).

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