Fede e dintorni

Ricetta medica di un imperatore

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

006aMalata

L’imperatore Giuseppe II
fa da medico

Opera di misericordia è visitare gli ammalati. Per molti continua a restare un “optional”, mentre nella prassi cristiana è un dovere: infatti è una delle 14 opere di misericordia consigliate (ma si direbbe meglio “prescritte”) dalla Chiesa, che tiene presenti le parole di Gesù: «Ero ammalato e mi avete visitato».

 

L’imperatore Giuseppe II, figlio della grande imperatrice Maria Teresa di Austria, ne diede una volta un bellissimo esempio. Andando tutto solo e dimessamente vestito, come soleva, per le vie di Vienna, incontrò una volta un ragazzo, che gli si avvicinò piangendo, e senza riconoscerlo gli chiese un fiorino.
L’imperatore gli chiese che cosa volesse fare del denaro e il ragazzo rispose: «Debbo chiamare un medico per la mia povera mamma malata, che non ha un soldo, e il medico non vuol venire, se prima non gli pago un fiorino». L’imperatore gli diede la moneta e si fece indicare esattamente il nome e l’abitlazione dell’inferma. Mentre il ragazzo andava pel medico, egli si recò nell’abitazione di quella, la quale credendo che fosse il dottore, cominciò subito a descrivere la sua malattia e l’imperatore, lasciata sulla tavola una ricetta, se ne andò.
Poco dopo venne davvero il medico accompagnato dal ragazzo, con grande meraviglia della donna che non poteva piegarsi quella duplice visita. Essa indicò quindi la ricetta già lasciata dall’altro, e il dottore, appena l’ebbe letta, esclamò: «Qui c’è stato l’imperatore, il quale ha scritto un ordine di pagamento per 25 ducati».
La gioia di quella donna è più facile a immaginarsi che a descriversi il medico però rimase assai male, vedendo svergognata la sua spilorceria dalla liberalità del suo nobile sovrano.

Gesù e gli ammalati
«Dovunque giungeva Gesù, in villaggi o città o campagne, ponevano i malati nelle piazze e lo pregavano di potergli toccare almeno la frangia del mantello; e quanti lo toccavano, guarivano» Vangelo di Marco (6,56) – Questa dedizione di Gesù, inseguito e quasi oppresso dalla folla dei malati, aveva colpito i discepoli al punto che nel Vangelo di Matteo (8,17) gli applicano il detto del profeta Isaia: «Egli ha preso le nostre infermità e si è addossato le nostre malattie».

Visitare gli ammalati: la dottoressa Chiara Castellani ne è una grande testimone. Medico di valore, chirurgo di guerra, passata attraverso il conflitto in Nicaragua, la tragedia dell’Angola e quella dello Zaire-Congo. Per lei visitare gli ammalati ha il senso di una vera missione. - Oggi sono in aumento i volontari che fanno assistenza agli ammalati.
Visitare gli ammalati: la dottoressa Chiara Castellani ne è una grande testimone. Medico di valore, chirurgo di guerra, passata attraverso il conflitto in Nicaragua, la tragedia dell’Angola e quella dello Zaire-Congo. Per lei visitare gli ammalati ha il senso di una vera missione. – Oggi sono in aumento i volontari che fanno assistenza agli ammalati negli ospedali.

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