Gli scout di Tropea dal Papa

Giornata memorabile è stata quella vissuta dagli scout del gruppo Tropea 1 che, sabato 23 ottobre 2004, hanno partecipato al grande raduno a Roma, organizzato dall’Agesci per celebrare il trentennale dell’associazione.

 

di Don Francesco Sicari

foto  Don Francesco Sicari

 

Roma - Tra i 40 mila scout italiani che hanno affollato, fin dalle prime luci dell’alba la maestosa Piazza San Pietro, anche  85 scout di Tropea.

Accompagnati dai Capi gruppo Fausto Scordo e Fedora Vallone e dagli Assistenti Ecclesiastici don Francesco Sicari e don Giuseppe Furchì i lupetti e le coccinelle, gli esploratori e le guide, i rover e le scolte del gruppo, insieme ai capi unità ed alcuni genitori sono partiti, pieni di aspettative, alla volta di Roma per lo storico evento.

Una manifestazione nazionale che si inserisce nei festeggiamenti dei cinquanta anni del gruppo (1954 – 2004), che culmineranno in una serie di iniziative previste per il prossimo mese di dicembre.

Giunti in piazza San Pietro gli scout tropeani sono rimasti affascinati non solo dalla grandiosità e immensità del celebre colonnato del Bernini e della Basilica, ma soprattutto dall’entusiasmante marea umana di ragazzi, giovani e adulti che già riempivano ogni settore della piazza.

In attesa dell’arrivo del Santo Padre Giovanni Paolo II hanno partecipato con attenzione alla festa fatta di testimonianze, canti, bans e preghiere condotta dal giornalista ed ex scout Piero Badaloni. Sul palco si sono avvicendati Sofia, la più giovane coccinella italiana, nata il 16 dicembre  1996 e Ennio Biagiotti, il più anziano capo scout italiano con i suoi 97 anni.

Alle ore 11,00, accolto dalla festante ovazione dei 40 mila e accompagnato dal canto “strade e pensieri per domani”, giungeva il Papa che dopo aver fatto il giro della piazza sulla vettura bianca prendeva posto sull’altare centrale.

Assai emozione per il gruppo di Tropea è stata la fortunata coincidenza di trovarsi alla destra dell’altare del Papa, sul sagrato della Basilica potendo così vedere il Santo Padre da molto vicino.

Con attenzione i ragazzi, dopo aver rinnovato la promessa scout,  hanno ascoltato le parole del Papa che, ricordando quelle di Baden Powell, ha chiesto di “rendere possibile l’impossibile, vivendo la triplice promessa di essere fedeli a Dio, a se stessi e al prossimo”. Un’esortazione, quella del Papa, continua, insistita, impegnativa ed entusiasmante, pronunciata con una voce roca e piena di fatica, ma da cui trasudava una grande passione per l’uomo e in particolare per i giovani, la stessa passione “educativa” degli scout  da cui dipende il futuro del mondo e della chiesa.

Al termine dell’udienza sui visi di tutti si leggeva un profondo senso di gioia. Alfredo Vallone, capo reparto, ha dichiarato:“Non ci sono parole per descrivere la gioia del momento che stiamo vivendo”.

In questa atmosfera di festa sono trascorse le altre ore nella capitale tra la visita alla basilica vaticana e il pranzo nei giardini di Castel Sant’Angelo.

Rientrati a notte profonda a Tropea, rimane in tutti il ricordo di aver partecipato ad un momento storico, che rinnova l’impegno di fare ogni giorno “del mio meglio”, per costruire e lasciare  il mondo  un po’ migliore  di quanto non l’abbiamo trovato.


 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

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