Attualità

Standing ovation per un sogno realizzato

L’opera dedicata alla vita del venerabile don Francesco Mottola

Il giusto tributo per l’oratorio sacro “Francesco Servo di Dio”, proposto al pubblico dal maestro Vincenzo Laganà

L’oratorio sacro “Francesco Servo di Dio”, proposto al pubblico dal maestro Laganà - foto Libertino
L’oratorio sacro “Francesco Servo di Dio”, proposto al pubblico dal maestro Laganà – foto Libertino

Oltre dieci minuti di standing ovation sono stati il giusto tributo per l’oratorio sacro “Francesco Servo di Dio”, proposto al pubblico dal maestro Vincenzo Laganà.
Come ha scritto lo stesso vescovo mons. Luigi Renzo nella prefazione all’opera dedicata alla vita del venerabile don Francesco Mottola, ci si trova di fronte a un «dono alla comunità di Tropea e alla diocesi tutta, a ricordo dei 110 anni dalla nascita del servo di Dio e come auspicio atteso per poterlo presto venerare come beato».
L’opera, consistente in 12 pezzi poetici e musicali, si è dipanata come un percorso ideale sulle orme del viaggio spirituale di don Mottola. La serata offerta ieri nella cattedrale di Tropea, dove sono custodite le spoglie del venerabile, rimarrà di certo nella storia della città. Per l’occasione, data la numerosa affluenza di pubblico, è stato installato un maxischermo con posti a sedere in largo duomo.
Hanno lasciato il segno le esecuzioni impeccabili delle voci soliste Francesco Alessio, Fabio Angiò, Ines Epifanio, Marialetizia Bonanno e Gianni Colarusso, che ha anche interpretato le parti recitate. Ma alla fine ad impressionare la platea sono stati tutti gli oltre 100 elementi del coro, provenienti da ben sei cori della provincia (Don Giosuè Macrì di Tropea, Nuova corale polifonica e Sacra Famiglia di Vibo Valentia, San Sebastiano di Pernocari, San Francesco di Presinaci e Gaudete di Triparni), e i 40 strumentisti dell’orchestra Don Francesco Mottola di Tropea, coadiuvati dai maestri Mario Muscia e Domenico Lombardo (primo violino).
Il concertatore e direttore Laganà si è davvero impegnato in un lavoro colossale: tra la fase di stesura dell’opera e il tempo che c’è voluto per preparare l’esecuzione è trascorso quasi un anno. Ad aiutarlo nella preparazione dei cori ci sono stati i maestri Francesco Arena e Olimpia Lombardo. «Fino alla vigilia della “prima” – ha detto Laganà – ho sempre pensato che un sogno si stava per realizzare. Fortunatamente, questo sogno è stato condiviso da tantissimi altri che, forse spinti da un comune sentimento, si sono avvicinati e innamorati del progetto. Dopo che la sacra rappresentazione ha avuto il suo compimento, mi sento di poter dire che la realtà ha superato il sogno e per questo non posso che ringraziare Don Francesco Mottola: la sua vita è stata un canto e io non dovuto faticare più di tanto per metterla in musica». L’evento, presentato anche sulle pagine di Famiglia Cristiana, non è del resto passato inosservato tra gli addetti ai lavori. Dopo aver ricevuto l’approvazione ecclesiale e la benedizione del vescovo, si è infatti svolto sotto il patrocinio del conservatorio “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia.
L’oratorio sacro, dai grandi contenuti artistici e culturali, sarà riproposto durante il mese di agosto, ma la speranza è che, seguendo passo passo il processo di beatificazione e la successiva santificazione di don Mottola, possa ancora esibirsi in altri luoghi della Calabria e magari anche al Vaticano. Le premesse ci sono tutte, visto che il vescovo, durante la messa celebrativa di martedì 28, ha annunciato a tutti i fedeli che il processo va avanti con nuovi elementi.
«Tremo – ha detto mons. Renzo – nell’annunciarvi che ci riuniremo per poter studiare il presunto miracolo e mandare avanti il processo».

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it