Attualità

Tropea nel patrimonio mondiale dell’UNESCO?

Tropea avrebbe le carte in regola per ambire a questo prestigioso riconoscimento?

La proposta di Del Vecchio Già Assessore alla Cultura Am. Prov. di Vibo

Alfonso Del Vecchio Già Assessore alla Cultura Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia - foto Libertino
Alfonso Del Vecchio Già Assessore alla Cultura Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia – foto Libertino
L’anno 2003 la Giunta Provinciale, nella seduta del 7.7.2003, su proposta di chi scrive, all’epoca assessore Provinciale alla cultura, con delibera n. 241 decideva di inoltrare richiesta all’UNESCO ai fini dell’inserimento del sito Tropea nel patrimonio culturale naturale ed ambientale.
La normativa dell’epoca, ma anche quella attuale, prevedeva che la richiesta fosse accompagnata da una relazione tecnico–scientifica, a livello universitario, e da adeguata documentazione fotografica o audio visiva.
L’Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia con nota Prot. 1986 dell’08.09.2003 richiedeva al Prof. Giuseppe Lonetti, docente universitario presso la Facoltà di Architettura di Reggio Calabria la disponibilità a predisporre la relazione.
Il Prof. Giuseppe Lonetti, con nota prot. N. 15833 del 22.08.2003, manifestava la propria disponibilità a predisporre la relazione tecnico – scientifica, senza richiedere, e questo va tutto a suo onore, alcuna parcella, trattandosi della sua Città.
L’Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia con determina n. 159 del 02.09.2003 del Dirigente Ing. Comito, conferiva incarico Prof. Giuseppe Lonetti, per la predisposizione di quanto sopra descritto.
Nel mese di Novembre del 2004, il Prof. Lonetti consegnava una corposa ed esaustiva relazione all’Amministrazione Provinciale, che sfociava tanta era la completezza, l’impegno, il rigore e la fatica dell’opera in una pubblicazione dal titolo “Tropea: Il rilievo della città, Permanenze e componenti storicizzate”. L’opera rimane ancora oggi quanto di meglio si potesse scrivere su Tropea, in quanto Lonetti non ricostruisce soltanto una storia, non si ferma alla sia pure impareggiabile rappresentazione della sua architettura, ma indica i percorsi di una nuova coscienza urbanistica della città e traccia le idee e le linee guida per una rinascita, lungo una continuità bimillenaria.
Mancava soltanto la documentazione fotografica di tutte le opere d’arte insistenti nella Città.
Tre mesi dopo lo scrivente era costretto a lasciare l’Assessorato Provinciale alla cultura, perché aveva urtato la suscettibilità di qualcuno. La stessa fine è stata riservata alla pratica in questione. Qualche collega da me sollecitato non è riuscito a trovare neanche la documentazione originale, anche se in mio possesso ci sono le copie che ho inviato al Sindaco di Tropea.
Oggi non c’è Sindaco, assessore o consigliere che non chieda di inserire qualcosa (tutto diventa buono) nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO. E’ ormai una consuetudine modaiola che è inutile contrastarla, bisogna soltanto aspettare che passi.
Di recente all’UNESCO la “pizza napoletana” ha vinto lo scontro con la Luminara di San Ranieri di Pisa. Come si fa mettere in concorrenza due cose così alternative? A Tropea, lungo questa strada potremmo chiedere l’inserimento nella lista della “cipolla rossa”, dell’ “agghiata”, delle “patate al testo” ed ci metterei pure “u brodu chinu”. Quali criteri è possibile attuare per arrivare alla scelta? C’è da chiedersi: dove hanno la testa coloro che vivono nell’UNESCO?
La credibilità di una istituzione fino a ieri molto prestigiosa corre il rischio di perdere parecchio del suo prestigio.
Mi auguro che molte di queste estemporanee proposte dureranno “l’espace d’un matin”, giusto per dare un momento di notorietà a chi le propone sui siti, tv, giornali a diffusione locale e che, al più presto, l’UNESCO voglia tornare a regole e criteri più rigorosi, nell’ambito dei quali la nostra bellissima ed unica Tropea avrebbe maggiori carte da mettere sul tavolo.

Alfonso Del Vecchio
Già Assessore alla Cultura
Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia

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Redazione
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