Il 9 settembre si è svolta la festa dedicata alla patrona della città di Tropea

Immagini ed emozioni di una ricorrenza religiosa

Si è concluso il tradizionale appuntamento in onore della Madonna di Romania che ha visto centinaia di fedeli e semplici curiosi partecipare ad un rito che ancora nel terzo millennio mantiene la sua vitalità e suscita la devozione e l’entusiasmo di un tempo.

 

di Enzo Taccone

foto Salvatore Libertino

 

Tropea – Anche quest’anno, seguita dalla consueta folla di Tropeani, si è celebrata la consueta processione in onore della Madonna di Romania, patrona di Tropea. Si tratta di una vera e propria festa che ancora mantiene le caratteristiche di un tempo e che accomuna i cittadini in un amore ed una devozione particolari verso questa immagine della Madonna, arrivata dal mare e considerata la protettrice della città.

Si temeva che la pioggia potesse rovinare la festa, ma il cielo si è mantenuto  straordinariamente limpido e in lontananza si intravedeva il profilo nitido delle isole Eolie.

I festeggiamenti sono iniziati sin dal mattino quando, tra le vie, si sono diffuse le note della banda musicale di Tropea quasi a rammentare che era giunto il giorno tanto atteso, ossia la rievocazione solenne dell’incoronazione avvenuta nel 1877 della sacra icona, probabilmente risalente, secondo gli esperti che alcuni anni fa ne hanno curato il restauro, al 1300.

Gli scout, le congregazioni arrivate da tutta la Diocesi, le crocerossine, le suore, i frati, i preti, il vescovo e quest’anno anche un cardinale arrivato dal Brasile  precedevano il corteo. Finalmente, come è da tradizione, dopo l’uscita della statua argentea di Santa Domenica è apparsa, tra l’entusiasmo e la devozione popolare, l’icona della Madonna dai grandi occhi neri, portata a spalla da un gruppo di devoti.

La folla, che gremiva il piazzale della Cattedrale, è scoppiata in un applauso fragoroso, testimonianza tangibile della commozione popolare.

Poi la processione è continuata snodandosi tra le vie della città accompagnata dalla recita del Rosario e dalle litanie fino alla Piazzetta del Cannone antistante il mare.

Il rito si è concluso con il rientro della processione in Cattedrale. A sera, i consueti fuochi pirotecnici ed il concerto dell’Ars Nova hanno allietato laicamente i festeggiamenti.

Per il prossimo anno il clero locale vorrebbe una celebrazione dai connotati soltanto religiosi ma i Tropeani, accanto alla spiritualità, mirano anche ad una festa paesana che dia voce alle tradizioni e alla cultura del luogo.


 

Redazione gazzettino 
    di Tropea e dintorni

 

 

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