Attualità

Un cardinale piange

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

047a-Cardinali

Un cardinale piange.

Il cardinale Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila (Filippine), intervenendo lo scorso 5 febbraio all’Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici a Roma ha parlato della sete di Dio che caratterizza ormai i “deserti urbani” , deserti in cui gli uomini cercano una nuova mediazione del rapporto con Dio, ricerca di appartenenza e di comunione e ricerca di vita. Resta sempre viva la sete di Dio.

Nella sua relazione, appassionata fino alle lacrime, il cardinale Tagle, partendo dalla realtà delle megalopoli asiatiche ed in particolare di Manila, ha indicato nella solitudine, che si vive anche quando intorno a sé ci sono migliaia di persone, l’origine della fame di un’appartenenza e di una paternità cui la Chiesa è chiamata a rispondere.
I poveri delle grandi città, con la loro sete di vita, invitano a guardare alla povertà non in maniera anonima e sociologica, ma scoprendo il valore della vita e della fede di ognuno. È dall’incontro rinnovato con i poveri che saremo evangelizzati e le lacrime diventeranno fonte di un’acqua viva che rinnoverà le nostre vite.
(fonte: Zenit.org, 06 Febbraio 2015)

Bibbia. Vangelo di Giovanni.
Disse Gesù alla Samaritana: “Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; [14] ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna”. – Gli disse la donna: “Signore, dammi di quest’acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua”. (cap. 4,13-15).

Papa Francesco ai Cardinali: "Non dobbiamo esser tentati di stare con Gesù senza voler stare con gli emarginati. Gli uomini della Chiesa non possono allontanare gli emarginati, isolandosi in una casta che nulla ha di autenticamente ecclesiale".
Papa Francesco ai Cardinali: “Non dobbiamo esser tentati di stare con Gesù senza voler stare con gli emarginati. Gli uomini della Chiesa non possono allontanare gli emarginati, isolandosi in una casta che nulla ha di autenticamente ecclesiale”.

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