Fede e dintorni

Una comunità ministeriale

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Una comunità ministeriale.

Dal Concilio Vaticano II il mondo ha ricevuto la bella sorpresa di vedere finalmente una Chiesta ministeriale e non più una Chiesa di privilegiati. Una Chiesa-comunione, una comunità dove tutti sono chiamati a dare il loro specifico contributo nel costruirsi con Regno di Dio. Ogni “fedele cristiano laico” concorre a questa costruzione con la sua specificità, che è quella di rimanere “nel secolo” e “nel terrestre”, per orientarlo a Dio e così contribuire al ritorno di ogni cosa al Padre in Cristo. Ne deriva per i laici una spiritualità tutta propria che non può scimmiottare, né imitare la spiritualità propria delle altre figure ecclesiali, cioè quella dei presbiteri, dei diaconi e quella delle persone di vita consacrata. Quanto è bello che ogni persona possa sentirsi “importante” contribuendo alla crescita della comunità-Chiesa, anche se si tratta di piccoli servizi.

Il chiavistello della porta
♦ C’era una volta una signora che partecipava alla Messa ogni domenica e anche alcuni giorni della settimana.
Un giorno, l’intera comunità parrocchiale fu convocata in un’assemblea in cui si sarebbe discusso il ricambio delle persone impegnate nella pastorale.
All’inizio, il sacerdote e alcuni animatori presero la parola e dicevano: “Essendo la comunità un corpo ministeriale, tutti dovrebbero assumersi un compito”.
♦ Questa signora ascoltò attentamente, ma sentiva che non era in grado di assumere alcun servizio, a causa del poco tempo disponibile e delle condizioni di salute. Era triste per questo, ma cosa poteva fare?
Alcuni giorni dopo, una sera, mentre usciva dalla chiesa vide il sagrestano che chiudeva la porta centrale. Egli cercava di abbassare il chiavistello inferiore, ma non ci riusciva perché il foro sul pavimento era intasato, pieno di terra. Allora il sacrestano rinunciò ad abbassare il chiavistello, lasciando la porta fissata solo con il chiavistello superiore.
Vedendo la scena, la donna prese la decisione: “Verrò qui ogni giorno con un punteruolo, e pulirò il piccolo buco”.
Così fece, e fu felice di scoprire che il suo ministero nella Comunità era di tenere pulire il chiavistello della porta.

♥ La Chiesa è ministeriale. È come una squadra di calcio. La differenza è che nella squadra di calcio ci sono solo undici giocatori, mentre nella comunità ce ne sono migliaia.
Scopriamo allora il nostro “ministero”, il nostro servizio, anche se sarà solo quello di pulire il foro del chiavistello della porta

♥ Maria, all’interno della Chiesa, ha avuto la funzione più bella: donarci Gesù. E lo ha fatto con molto amore. – Santa Madre della Chiesa, prega per noi.

(Fonte: Historinhas do Padre Queiroz, redentorista brasiliano).

Una Chiesta ministeriale e non una Chiesa di privilegiati. Una Chiesa-comunione, una comunità dove tutti sono chiamati a dare il loro specifico contributo nel costruirsi con Regno di Dio. Ogni “fedele cristiano laico” concorre a questa costruzione con la sua specificità, col suo dono. Scopriamo allora il nostro “ministero”, il nostro servizio alla Comunità, anche se sembrerà piccolo e insignificante agli occhi del mondo.

 

Condividi l'articolo