Tropea l'Isola (Foto Libertino Salvatore)Vacanze tropeane 1998

Un giorno d’estate tra verità, menzogna e sortilegio

Da maggio a settembre Tropea è sicuramente un luogo dove trascorrere una vacanza indimenticabile. Mare, sole, arte e svago sono le caratteristiche della "capitale della costa di Italo". Ogni momento della giornata, sino a tarda sera, è un susseguirsi di scoperte a diretto contatto con una natura ancora incontaminata e con la cultura delle tradizioni popolari ... che ancora parlano lingue greche, normanne, saracene, sveve e bizantine.

(tratto dal libro "Tropea perla del Tirreno e capitale delle vacanze")

Le giornate estive tropeane sono piacevolmente lunghe. Il sole, così mattiniero, tarderà, poi a completare il suo periplo sul mare e, succede due volte l’anno, ad aprile e nell’ultima settimana di luglio, al tramonto, lo si vede adagiare dentro la bocca dello Stromboli.
I primi accenni dell’alba sono tavolozze di tenui colori lilla, rosa, poi arancione e giallo ocra, ed il loro alternarsi sullo schermo di un cielo che sovrasta la parte centrale del promontorio di Zambrone è seguito da un silenzio impenetrabile. Ogni testimonianza della natura si inchina, rapita, per seguire il magico evento: il mare non respira più e per quel tempo di contemplazione diventa laguna, sicché le barche, al rientro dalla pesca notturna, sembrano scivolare verso i lidi; dai campi e dalle contrade tutto tace, non un fruscìo si sente e seppure si intravedono volteggiare, dentro questa cornice, stormi di rondoni, o gabbiani, o corvi neri, si ha l’impressione di vedere figure immaginarie come fossero angeli ancora assopiti. Poi, piano piano la luce si fa più viva ed i bagliori puntano sul paesaggio marino, campestre ed urbano mentre il cielo si irradia per accogliere l’astro più fulgido, che si alza maestoso e superbo nel suo colore rosso fuoco proiettando la forza dei suoi raggi verso quella Tropea che da secoli, immobile, presenzia questa puntuale cerimonia.
Le prime persone che si trovano per le strade sono gente di mare, discutono della pesca e del tempo fumando ancora una sigaretta prima di ritirarsi nelle loro case o a riparare le reti: da lì a poco la loro città, le loro spiagge e il loro mare saranno invasi da molti volti nuovi che continueranno ad arrivare anche a settembre.
Di sera i villeggianti preferisco girovagare per i negozi, per questo al mattino le spiagge tardano ad affollarsi e la bellezza delle marine rimane privilegio dei pochi che preferiscono andar per mare quando ancora il sole non è molto cocente e le correnti, deboli, permettono di affondare gli ami delle lenze per una proficua pesca di prelibati "surici", "palaie", "tracine", ed altre rarità.
Il nuovo giorno è già nato e la vita turistica si trasferisce lungo i quattro chilometri di spiagge. Dal porto, motoscafi e yacht lasciano gli ormeggi dirigendo la prua per escursioni a Capo Vaticano, Zambrone, Eolie o al largo di qualche stabilimento balneare dove centinaia di persone trascorrono il loro meritato svago riposo.
Chi ha scelto Tropea per le ferie estive lo ha fatto perché attratto dalla bellezza del mare, ed è nelle spiagge che si intendono vivere le ore migliori.
Quando il sole è allo zenit il mare è un brulichìo di corpi che nuotano liberi immergendosi e riaffiorando dalle limpide acque; un po’ al largo veloci imbarcazioni disegnano strade schiumeggianti che diramano barriere di piccole onde capricciose che si impennano tentando, anzi imitando, in miniatura, le creste oceaniche, e si inseguono saltellando, per poi riconsegnarsi nell’immensità delle loro distese.
Nelle spiagge, sotto gli ombrelloni, regna l’allegria e lo schiamazzo, compagne separate da chi, senza tregua, preferisce abbandonarsi all’appuntamento quotidiano con l’abbronzatura "forte", sfidando anche i quaranta gradi all’ombra.
Le prime ore del pomeriggio sono più riposanti ......
Il mare ha cambiato più volte colore e ora timidi riccioli di onde si adagiano accarezzando la battigia; la costa di Tropea, in alcuni tratti frastagliata, laddove c’è scogliera riflette un fondale che varia dal viola al grigio perla, dileguandosi poco più al largo, nelle zone delle secche, dove i raggi del sole disegnano sull’acqua mosaici evanescenti.
Fare una passeggiata nel tardo pomeriggio, lungo la battigia è più distensivo. Indifferente l’itinerario, ricco di scelte; tra la grotta dell’Isola Bella o una visita al santuario, una sosta sugli scogli della "Linguata", dentro le caverne semi inabissate dello scoglio S. Leonardo, verso le piccole baie dopo il "Passo del Cavaliere" e, per i podisti più allenati, raggiungere addirittura le scogliere della Pizzuta a Parghelia o la meravigliosa baia di Riaci.
Come ogni moderna città turistica, Tropea offre, nell’apoteosi del suo movimento serale e notturno, un’agenda piena di visite a mostre di pittura, attività teatrali all’aperto, ottimi piano bar e le migliori discoteche della Calabria. I più curiosi e amanti di opere d’arte si avventurano nei vicoli per seguire i segni di una storia lontana testimoniata dalle case patrizie, dai portoni, dalle chiese e da altri monumenti che ancora parlano lingue greche, normanne, saracene, sveve e bizantine.

Redazione Tropea e dintorni

 

 

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