Attualità

E il fango strangola Tropea

Si stacca il costone di una montagna

I detriti invadono le strade.

Ore quattro meno cinque, tutto è tranquillo a Tropea, se non fosse per la pioggia, che scende giù incessante da ore. Ore quattro, dalla sovrastante collina che collega la cittadina tirrenica alle frazioni del comune limitrofo di Drapia si sente un boato. Si è scatenato il putiferio: un costone nei pressi della strada provinciale 17, che domina la zona della ex statale 522, si è staccato, scendendo giù e franando fino a riempire di detriti e fango ogni cosa. Facendosi largo lungo il solco scavato nella collina da una fiumara, ha invaso la strada circonvallatoria sottostante, in coincidenza con l’entrata della galleria che taglia la stessa collina, ha superato alcune zone residenziali, invadendo le vie comunali, ed ha trovato una via di fuga soltanto nella strada che collega il centro della cittadina tirrenica al lungomare Antonio Sorrentino, la cosiddetta “calata i’Rocca”, così chiamata perchè adiacente al complesso alberghiero di Rocca Nettuno.
Sui luoghi sono prontamente intervenuti, sin dalle prime ore del mattino, i volontari della protezione civile, i vigili del fuoco e alcune squadre comunali, che stanno rimuovendo il fango e il detriti con l’ausilio di alcuni mezzi meccanici.
La strada provinciale è stata ovviamente chiusa al traffico, per favorire i lavori di ripristino, e così pure l’intero viale Don Mottola, interessato per un tratto abbastanza consistente, mentre letteralmente invase dal fango risultano le strade di contrada Gornella, giusto a ridosso dell’imbocco alla provinciale, e della già citata strada per il mare.
Quello dell’altra sera, però, non è il primo degli eventi di questo genere verificatosi nella cittadina tirrenica. Più volte, infatti, dalle colline circostanti alla città si sono sganciate frane o smottamenti, alcuni anche di proporzioni preoccupanti. Non ultima la frana verificatasi nel marzo dello scorso anno dalla collina su cui sorge la piccola cappella della Madonna della Conicea, che ha ricoperto di fango l’ingresso della strada provinciale 522 e che continua a rappresentare una seria minaccia, o quella del 2004 che ha interessato sempre la strada provinciale, a causa della quale lo sbocco di Tropea centro per chi proviene da nord venne interessato da collassi del manto stradale con conseguente chiusura al traffico per lungo tempo.
Tornando alla frana di giovedì, si è trattato, in sostanza, di un fenomeno di entità tali che si sarebbe potuta verifiare una tragedia, ma per fortuna durante le ore notturne le strade interessate dall’evento sono poco trafficate. Ancora non è stato fornito un bollettino ufficiale dei danni provocati, ma di certo nei prossimi giorni si avranno le prime stime. Un brutto risveglio insomma per tutti gli abitanti della zona, un incubo per chi, uscendo di casa, si è trovato di fronte ad un mare di fango, e forti disagi, infine, per tutti coloro che percorrono abitualmente le strade interessate.
Il traffico delle vie del centro, infatti, si è letteralmente congestionato durante tuttta la giornata, mettendo a dura prova il corpo di Polizia municipale del neo comandante Francesco Marciano.

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it