VOCABOLARIO
TROPEANO  ITALIANO

di Bruno Cimino
EDIZIONI TROPHAEUM

Quel linguaggio particolare, in uso in ogni cittā e paese, che si contrappone alla lingua ufficiale e che segue nel corso della storia una propria evoluzione, noi lo chiamiamo dialetto. Tutti sanno che da un posto all’altro, distante anche un solo chilometro, sia il linguaggio dialettale che la singola parola, assumono forme diverse, ossia non č lo stesso; nei tempi moderni, inoltre, gli uni e gli altri paesi sono sottoposti giornalmente agli influssi della parola che l’uomo importa ed esporta a seconda dell’importanza che quella "cosa" assume in quel momento o a secondo del mezzo con cui essa viene veicolata. In altri tempi il dialetto si arricchiva spesso di parole e idiomi di altre nazioni che invadevano non solo con le armi, ma anche con usi, idiomi, costumi e tradizioni. Oggi molte parole straniere sono nell’uso corrente del dialetto di quelle cittā e paesi che, per un motivo o per un altro, importate e quindi adottate.
Ogni dialetto ha una propria musicalitā, un suono agro e dolce accompagnato anche dalla gestualitā che spesso assume massima espressione folkloristica, e ciō per dare maggior senso alla conversazione. Altro aspetto molto interessante del dialetto č quello che gli inglesi chiamo slang che non vuol dire semplicemente "gergo", ma assume un significato molto pių vasto perché si tratta di linguaggi convenzionali usati da determinate categorie di classi sociali, spesso per non farsi intendere dagli altri.
Chiudendo queste brevi premesse e calandoci nella realtā del dialetto tropeano diciamo che č impossibile tradurre tutte le parole dialettali senza premettere che la maggior parte di esse acquistano diverso significato a secondo del discorso che si sta facendo. Facciamo qualche esempio per sottolineare che:

- sono tantissime le parole dialettali intraducibili in italiano;
- molte parole, a volte, non hanno alcun senso dette da sole;
- molte parole assumono spesso significati differenti;
- ci sono parole la cui pronuncia č assolutamente impossibile poterla spiegare per iscritto, per cui č necessario ascoltarla, per fare un esempio: jhųjha, (che vuol dire) soffia.

Per i verbi sarebbe necessario una trattazione a parte che ci porterebbe a dover scrivere dei tomi, tanto č vasto l’argomento. Nondimento perché un verbo puō acquistare diversi significati.
Ecco qualche accenno. Se devo chiedere, naturalmente in dialetto, "quando torna Giuseppe", io dirō: "Quandu si ricogghj Peppi?" Ebbene il verbo ‘ricogghj’ puō anche essere usato per dire "ritirarsi". Se chiedo ad esempio: "Dove vai?" Mi si risponderā: "Mi sto ritirando a casa", che in dialetto si dice: "Mi staiu ricogghjendu a casa". E non č tutto, questo verbo puō anche significare "raccogliere". Se chiedo ad una persona che, ad esempio, sta mettendo delle cose dentro una valigia: "Cosa stai facendo?" e costui risponderā: "Sto raccogliendo vecchi giornali per portarli in cantina", ebbene, in dialetto suona cosė: "Staiu ricogghjendu vecchji giornali pimmu i portu nta cantina". Ancora, lo stesso verbo ricogghjti, pronunciato da solo ed in forma esclamativa puō voler dire: "lascia stare!"
Ancora un esempio con il verbo mināri, ovviamente dal duplice significato. Questo verbo, in effetti significa "menare", ma puō anche indicare l’atto di "guidare" un automezzo; nel primo caso coniughiamo come segue:
Ti minu (ti meno); mi mėni (mi meni); mi minō (mi ha menato); nci mināi (gli ho menato); ndi minō (ci ha menato); mėnanci (menagli); mināmunci (menāmogli) ecc. Nel secondo caso, invece, lo usiamo quando diciamo: Guarda comu minu a machina (guarda come guido l’auto); e anche: u sai minari u motorinu? (lo sai guidare il motorino?) Ecc.
Di questi verbi, dal duplice, triplice e quadruplo significato (come anche di parole) ce ne sono una infinitā.

 

A

 
Abbāttari fiammiferi
Abbondavānti fra non molto
Abbraghātu rauco
Abbriscėu č l’alba
Abbristulatųri tegame per la tostatuta del caffč
Abbuccātu piegato, di lato
Abbuscāri guadagnare – prendere botte
Abbuttātu sazio
Áccia sedano
Acciųncai avere un arto dolorante
Acconzātu aggiustato, riparato
Accucchjāri raccogliere, mettere da parte
Accummōgghjala coprila
Accumpagnamčntu funerale
Acču uccello, passero
Acquazzėna brina
Addimurātu tardivo, non di giornata
Addinocchjātu in ginocchio
Addocchjātu preso dal malocchio
Addubbāmundi mettiamoci d’accordo
Addubbātivi mettetevi d’accordo
Addubō messosi d’accordo, accontentato
Addųnati vai a vedere di che si tratta, a controllare
Aguānnu quest’anno
Aguina letame per le vacche
Aiāzza ricomincia, avvolgi
Aėzza provoca, insinua
Aiųma fai luce
Álica lito
Alivōti per caso, certe volte
Allampātu smunto
Allānzati saltagli addosso
Allardėtta in piedi
Allāscati scansati, allontanati
Allčggiu (Lčggiu) adagio, piano
Alliccunėa si dice di chi cerca di convincere in vari modi
Alliccuniāri cercare di convincere eccitando pensieri su cibi, bevande ecc.
Allimbumbātu  
Allintrasātta all’improvviso
Allorditta in piedi
Allurmu senza aver bevuto, essere rimasti a secco
Alōfriu  
Amartėsi particolare qualitā di arancia dolce
Ambčci invece
Ambra latterini
Ammoiātu messo ad ammorbirsi, a inzupparsi
Amprāri stendere (i panni)
Ammucciatu ascosto
Angiulea Angela
Angulča acquolina
Annicchja infastidisce
Annomāri denominare, prenotare
Annusiāri odorare
Appāralu riparalo
Appārami riparami
Apparāmundi ripariamoci
Appārandi ripāraci
Appārati riparati
Apparātili riparateli
Appārativi riparatevi
Appatųmalu accontentalo
Appilāri ansimare
Appilāva ansimava
Appōiati sdraiati
Arangatču arancia non matura
Ariganču origano
Arramātu bramoso
Arrancō č scivolato
Arrāssati scansati
Arrappātu rugoso
Arretu dietro
Arribbča fare chiasso
Arrichinātu non cresciuto, non sviluppato, contratto fisicamente
Arrisinātu magro, smunto
Arrizzicānnu far venire la pelle d’oca
Arrōiu ramingo
Arrunzāri fare disordinatamente
Artčtica troppo vivace
Assettātu seduto
Astutātu spento
Attacci supporti metallici para-tacchi
Attruzzāri scontrare
Atturrātu messo sotto terra, nascosto
Aundčra dov’era
Avanzu sono in credito, mi devi
Avassāi č da molto tempo
Avundi dove
Avundijsti dove sei andato
Avundiju dove č andato
Ávutu alto
Azzippatu conficcato, infilato

B

Babbalųtu
Baffettuni schiaffone
Bardu
Barritta cappello da uomo
Batacchiu
Biribbighjna orologio-sveglia
Bricciu ghiaia
Bricocu cachi
Brocca forchetta
Buffetta tavolo della cucina
Buriana confusione

C

Cacaruni pavido
Caccioffuli carciofi
Cadisti sei caduto
Caggia gabbia
Calascindi

chiavistello

Cambarāri

trasgredire un digiuno religioso

Cammisa camicia
Campanaru dolce di Pasqua
Campotu abitante del rione Campo
Camumėa camomilla
Canāta cognata
Canātu cognato
Cāncinu cancello
Canigghja forfora
Cannarini laringe
Cannarōzzu trachea
Cannea stinco
Cannistra cesto
Cantuni angolo
Capitumbulu ruzzolone
Capizza
Carcagnu tallone
Carcarazza gazza ladra
Cardėu canarino (vuol dire anche lucchetto)
Cardiųni cretino, scemo
Carici carrucola
Carnāla baruffa
Caruseu salvadanaio
Cassariāri dissipare, sperperare, dilapidare
Catanannu persona molto vecchia
Catarinča coccinella
Catafarcu
Catčrba grossa quantitā
Cativōli Ti vuole, ti sta cercandi
Catu secchio
Cāvuzi pantaloni
Cazetti calze
Cazzottu schiaffo
Cazzųni scemo
Cazzutumbulu capitombolo
Cernėgghju setaccio
Cerza alto
Chėcchiru testa
Chjecchjaruni spiritoso, poco serio
Ciaramča zampogna
Ciarameāru zampognaro
Ciaramita tegola
Ciavula corvo
Cica-cica frantumato/a, disintegrata/o, fatta/o a pezzettini
Cicinnča latterini
Cėciri ceci
Ciciricālia ceci infornati
Cicogna schicchera
Cinanca con una sola gamba
Cinesa carbonella
Cirasu ciliegia
Ciroginu cero, candela
Ciucciu asino, ignorante
Ciuncu stanco, spossato
Ciurra beve
Civāri dare da mangiare
Cōcciu foruncolo
Cōju collo
Colonnetta comodino
Conu gelato
Conzātu aggiustato, riparato
Corpa botte, schiaffi
Cracchi crampi
Crapāru capraio
Crčsia chiesa
Crisōmulu albicocca
Cromatėna lucido per scarpe
Cųchia grandine
Cucųmbaru
Cucųzza zucca
Cucųzzi zucchine
Cugghjanduli coriandoli
Cugnāta accetta, ascia
Cugnatča ascia
Cųgnu tacchia, sostegno
Cula cola, goccia che scende
Culātu bagnato fradicio
Cumpanāticu companatico
Cunōrti confortare
Curcatu coricato
Curiųsu curioso
Currča cintura
Curtagna letame delle pecore
Custėgna vasetto portaricotta fatto con ramoscelli
Custųmi abito da uomo
Custurčri sarto
Cuvalėa brontola, lamenta
Cuvatųsu
Cųzzica crosta di una ferita

D

Dandėlla daccela, consegnacela
Dancilla dagliela, consegnala
Da pinna si dice di una cosa ottima
Dduccu scemo
Dibrųna chiodo con la testa ad occhiello
Dinōcchju ginocchio
Divacātu versato
Dubrčra due fratelli che sposano due sorelle

E

Erbacitu

F

Faddali grembiule
Falanghi
Fanchettu sgabello
Fanfaruni faceto
Farāmba finestra socchiusa
Faranda fessura
Fera delfino (significa anche fiera, mercato)
Fezza scarto della lavorazione del vino
Ficalėndu fico d’India
Fiscottu biscotto
Fitųsu sporco
Fōrficu fornaio
Forgiāru fabbro
Fōsfuru fiammifero
Fraschi foglie secche
Frati fratello
Frisāli ematoma
Friscarottu fischietto
Friscatuli polenta
Frunda foglia
Fui scappa
Fuėna
Fuėti correte
Fulča nido
Fungia fungo
Fumčri letame degli asini
Funtagghju ventaglio
Furminanti fiammifero
Furnacetta forno a carbone
Fusia baccello, luppino

G

Gabbu
Gaėna gallina
Gainaru pollaio
Gāiu gallo
Ganga guancia
Gargarōzzu gola
Garėa
Gebbia vasca
Gisėna si dice di situazione incasinata, baraonda, disordine
Gistųni cesto per raccogliere agrumi
Giurėari rovistare
Gnjagnja cibo per neonati
Gneca molto morbido, impasticciato
Gnerru agnello
Goi buoi
Gottu pentolino
Graccinata graffio
Granātu melograno
Grasta vaso per piante
Grattarola grattugia
Gravigghja
Gringia smorfia
Gruppu nodo
Guāiara ernia
Guantčra vassoio
Guccerėa macelleria
Gudča budello, intestino
Gugghj bolle
Gugghja ago
Gugghjendu bollendo
Gugghjri stare sulle spine
Gulėu sugo concentrato
Gurdu sazio
Gurnča pozzanghera
Gutti botte
Gųtumu
Guzzu barca di legno

I

Ičnnaru genero
Ičrrimu andare a zonzo senza meta
Ičttala buttala
Iettāmuli buttateli
Iettāmundi buttiamoci
Ičttati bųttati
Iettātivi buttatevi
Iocavanti qua fuori
Imā mamma
Ipuiula
Isātu alzato
Iza alza
Ízati ālzati
Izāti alzāti
Iumenta

J

Jamu andiamo
Jamunėndi andiamocene
Jativėndi andatevene
Jhāccala (si usa per dire) taglia la legna, (oppure per dire di) per dare botte
Jhāvuru odore
Jhųjha soffia
Jimburųsu gobbo
Jėrita dita
Junta salta

L

Landāru
Lapunaru alveare
Lapuni ape
Largu largo, piazza, piazzale
Lastica americana omma da masticare
Lāstica elastico
Lastru vetro
Lčggiu (Alleggiu) piano, adagio
Libretta quaderno (per segnare i debiti della spesa alimentare)
Liccārdu goloso
Limba piatto grande di terracotta
Lindinča rondine
Lippu muschio
Lisciabbussu rimprovero
Locrčtta tappo (in alluminio)
Lōfiu
Longarėni allungati
Lordu sporco
Luci braciere
Lumarėcchju piccola fiammella
Luntrųni indisciplinato

M

M’addugnu vado a vedere di che si tratta
M’appōiu mi sdraio
Maccatųri fazzoletto
Mafallānnu un anno fa
Magāra megera
Magarėa stregoneria
Maėa recipiente dove si impasta il pane
Maistra maestra
Malu cattivo (unito a strapuntu significa anche pericoloso)
Mallānzai gli sono saltato addosso
Mammaraggi mi infastidisci
Mandāli chiavistello
Mangiasųni prurito
Maniāri mescolare
Manėcula cazzuola
Mannāia mannaggia
Mappėna strofinaccio
Maravigghja meraviglia
Marinōtu si dice di chi vive nella marina
Mārmuru marmo
Mascatųra serratura
Mascėa ascella
Mastraballu
Mastrėggi capricci
Mastriggiųsu apriccioso, vezzoso
Mbacilātu infuriato, irato
Mbasciata fare una commissiore, notizia, portare una informazione
Mbernu inverno
Mberzų all’incirca
Mbilātu desideroso
Mbirdicātu infreddolito
Mbiscātu mischiato
Mbōzzica altalena
Mbuscāi lo dice chi ha guadagnato (ma anche chi ha peso delle botte)
Mbrattātu sporcato
Mbucca abbocca
Mbuccalapi
Mbuccō che č stato ingannato, raggirato; c’č cascato
Mbuttātu pieno, imbottito
Miccina che prende fuoco facilmente
Milōrdu persona per bene, milord
Mina! (č una esclamazione); guida, esegui
Mindčsti me ne hai dato
Minducu mendicante
Mingruppa mi resta in gola, mi strozza, non mi va gių
Minni seni
Moiu molle
Moni ora, adesso
Minzonnāi ho sognato
Monachča rondine
Monacču Elfo
Morzu poco
Mpalėsi palese
Mpannizzata sgualcita, spiegazzata
Mpantanātu impantanato
Mpasciata fasciata
Mpaticatu messo sotto i piedi
Mpannizzātu sgualcito
Mpenduliātu (si dice di chi sta in attesa snervante)
Mpendutu appeso
Mpernu inferno
Mpicātu incollato
Mpignolāta dolce tipico tropeano
Mpirųna stai fermo
Mpizzu sull’orlo
Mprosāri imbrogliare
Mprosatu imbrogliato
Mpurrųtu marcio
Muccu moccio
Muccųsu bambino
Mucinču
Mugghjeri moglie
Muėca mollica
Mungarųsu chi parla con suono nasale
Munzignāru menzognero, mendace
Murra moltitudine
Muscagna tipo di pettinatura
Mutāri cambiare, trasformare
Muzzicatu morsicato
Muzzuni cicca di sigaretta

N

N’accucchjari cca non venire qua
Na cula bagnato
Nacātula docle tipico
Nannu nonno
Nappa tazza
Nasca narice
Natravōta un’altra volta
Navōta una volta
Ncamātu desiderio morboso
Nchjanāta salita
Nchjmāri cucire
Ncindčsti glie ne hai dato
Ncriscimčntu noia
Ncufātu
Ncugnatu pressato
Ndaddubbāmu ci mettiamo d’accordo
Nduia tipico salame molto piccante
Nettu pulito
Nghėu privo di un occhio
Nghjųtti ingoia
Ngordiųsu ngordo
Ngrippatu bloccato
Ngruppa strozza
Nguizzati avvinghiati
Nguscii lamenti
Nigrųmi non avere soldi
Ninnata latterini (piccoli pesci)
Ninnu neonato, piccolo
Nnicci spicci (soldi)
Nonzertu in difficoltā, non ce la faccio, non riesco
Notāru notaio
Nticchja un po’; un pezzettino
Ntinna antenna (indica anche un suono metallico)
Ntizza piccola goccia
Ntozzulatu infreddolito
Ntronatu frastornato
Ntuppicāri inciampare
Nucėa nocciolina
Nzamāi che non sia mai, assolutamente no
Nzčrtu ci riesco, ce la faccio
Nzinga segno
Nzėpitu senza sapore
Nzivātu sporco di grasso
Nzugna sugna
Nzuvaratu rancido

O

Occhjalaru ottico
Occhjddottu
Ogghjaloru orzaiolo
Orbu cieco
Órgiu orzo

P

Pāccaru schiaffo
Padča padella
Pačcu demente, scemo, cretino
Pagghjalōra pagliaio
Pagghjāru pagliaio
Pagghjiōlu fessura nella chiglia del gozzo
Paėa pallottola
Palāccu pozzanghera
Palānca tronchetto di legno per far scivolare la barca
Palanchinu piede di porco
Palča remo
Palči remi
Pallunaru buguardo
Palumba colomba
Panāru paniere
Panettu pagnotta
Panėculu granturco
Panni indumenti
Pāpuli vesciche
Parča sembrava
Pasta-russa pasta col sugo
Pastėa castagne secche
Patči telline
Perciāri bucare
Pertųsu buco
Pčrzicu pesca
Petti suola (delle scarpe)
Petrusėnu prezzemolo
Pignāta contenitore per il cibo
Pėgula lamento
Pila scotta, brucia, peli, soldi
Pilenti scotta, molto calda/o
Pileri stupido
Pilėnda spettinata
Pinnolāri ciglia
Pipireu peperoncino
Pirėtara cimice
Pėritu scorreggio
Pirrettinu porro
Pirrōcciulu
Pirųna piede della sedia
Pisča piselli
Pistināca grossa carota
Pizzicalōra molletta
Pizzunarri terminale del sacco
Pogghja
Pondu podere, responsabilitā
Portugallu arancia
Pōsima residui del caffč macinato (dopo che č stato fatto)
Postāli corriera
Prescia fretta
Pristinaca carota
Pruppu polipo
Prusumentųsu resuntuoso
Puiastra
Puitrėa si dice di chi si diverte
Pulėtu carino
Pumu mela
Putėgha bottega
Putrųni sfaticato
Puzzu pozzo

Q

Quaddara grossa pentola per cucinare
Quaddareu
Quaddiātu riscaldato
Quazetta calza
Quizza si dice di qualcosa che č veloce

R

Rāccatu sputo da catarro
Rāghala trascinala
Raiųta rivincita
Randi grande
Rasōliu liquore
Raspusu ruvido
Rastu odore
Ravusėu verme per pescare
Reficu orlo
Ricchjna orecchino
Ricchjųni pederesta
Ricōgghjti ritirati
Ricogghjųtu ritirato, raccolto
Ricoghjmundi ritiriamoci
Ricųnsulu pranzo che si offre ai familiari in lutto
Rimėtu eremita
Rina sabbia
Rināculu bastoncini di legno usati come frecce per l’arco
Rināli vaso da notte
Ripa rupe
Ritiragna
Rivogghju rivoglio
Rizza rete da pescatore, riccio di mare
Rocchellina
Rocėna uva
Rōiu il gioco con la ruota di una bicicletta
Rovesciu vomito
Rumanča bilancia
Rųssica si dice quando si spolpa un osso
Russulėa letterini (pesciolini per frittelle)

S

Sacca tasca
Saddųbbanu si mettono d’accordo
Salamėta salamandra
Sallanzō gli č saltato addosso
Sangunāzzu dolce fatto con il sangue del maiale, salsiccia fatta con il sangue del maiale
Saracųni avaro
Sarma misura di capacitā
Sbacantātu svuotato
Sbafogna che mangia troppo
Sbalestrō č impazzito
Sbampāta ondata di calore
Sbentātu che ha perso il suo sapore
Sbertu svelto, persona che sa destreggiarsi
Sbindignātu che ha speso troppo
Sbirgināta sverginata
Sbragherėa sperperare su cose necessarie
Sbrigognata svergognata
Scacāri sbagliare
Scammacciātu schiacciato
Scampō on piove pių
Scangioju creta
Scappāti correte
Scaravāgghju carafaggio
Scarcėna tasca interna
Scarfunėė effetto di calore
Scarōla
Scarpāru calzolaio
Scasātu rotto
Scasuāli per caso
Scatamanėa rovista, fruga
Scātarra rana
Scatārra sputa
Scavignatu lessato
Schettu celibe
Sciacqualattuca senza carattere, persona che non vale niente
Scialatča gita, pasquetta
Sciamprari stendere; sprecare
Sciancata strappata
Sciancātu poveraccio, misero
Sciarriātivi litigate
Scifu grosso recipiente che contiene cibo
Scilinguātu balbuziente
Sciōia frana
Scioiari franare
Sciroccųsu vento caldo
Sciorta diarrea
Sciuffalōru oggetto pirotecnico
Sciundųtu disordinato
Scocculātu pelato, senza capelli
Scornu vergogna
Scortiāri
Scōtula
Scrignātu sfrondato
Scrima riga della pettinatura
Scųla scola (scolare la pasta)
Scųlatu disidratato, asciutto
Scummōghja scoprire un artefatto; togliere le coperte
Scupettėna
Scurō s’č fatto tardi, č giā buio
Sdarrupātu diroccato
Sdillabrātu
Sdirriscėu non č riuscito
Sdivāca svuota
Sdivacātu svuotato
Sdivācu svuoto
Sdugnu perdo la pazienza
Sčcara
Seggia sedia
Serretta seghetto
Serruni
Sgalipātu inetto; incapace
Si sciarrėanu stanno litigando (litigano)
Si sciarriāru hanno litigato
Si scumpųndi s’infastidisce
Si scumpundėu si č infastidito
Si struppča si fa male
Si struppiō si č fatto male
Siccia seppia
Siccu magro, secco
Simiggia piccolo chiodo
Simpannizzō si č sgualcito
Sindėu se n’č andato
Singātu segnato
Sipāla siepe
Sisėa una cosa velocissima
Sivu sivu
Smamma allontanati, scansati, vattene
Smossu fanatico
Soru sorella
Spacu spago
Spagnāri aver paura
Spaiazzu
Spampinatu
Spanticātu si dice di chi č esageratamente pauroso
Spaparanzatu molto rilassato, draiato
Sparagnāri risparmiare
Sparatrappa cerotto
Spasča cesto
Speziali farmacista
Spezzularča farmacia
Spilorciu tirchio
Spirdu fantasma
Spuntaloru
Spurvirėnu soprabito
Sputazza saliva
Spruppa spolpa
Squaddariātu stracotto
Squaddātu troppo cotto
Squetātu rassegnato
Stia cambusa; locale da deposito
Stipātu conservato
Stipu armadio
Stipatėlli consčrvateli
Stipatincėlli conservateglieli
Stipativėlli conservateveli
Stizza goccia
Stizzėa gocciola
Stortigghjātu piegato, storto
Stortėgghjālu piegalo
Stramagulųsu lagnōso
Strangugnapreviti dolce tipico
Strapųntu (se preceduto dall’aggettivo "malu" significa brutta situazione
Stratča tipica bilancia
Straviāri sviare
Strica strofina
Strudųtu consumato
Struppiāri farsi male
Stuppa zitto
Stuppagghju tappo, turacciolo
Stuppatu tappato
Subba sopra
Sucalōru ciuccio
Sumenta sementa
Suppčssara consuocera
Suppčssaru consuocero
Suriāca fagioli
Sųrici topo, (anche tipico pesce locale)
Suverchju superfluo

T

Tagghjola trappola
Talėa si dice di chi spia, di chi guarda con circospezione
Tallanzāsti ti sei scagliato addosso
Tambutu bara
Tappėni ciabatte
Tappi-tappi macchie, impronte
Tata padre
Testu recipiente per cuocere i legumi
Tignųsu calvo
Tilčru telaio
Timogna covoni
Timpa luogo scosceso
Timpagnu recipiente per impastare
Tindčzzi te ne ho dato
Tėingiulu fregalo; coloralo
Tingiųtu fregato; colorato
Tirabusciō cavatappi
Tiratųri cassetto
Tisu intraprendente
Topici ubriaco
Tracandāli persona poco affidabile; faceto
Trafagghjuni imbroglione
Trappėtu oleificio
Trasi entra
Trastula perdere tempo, tentennare
Travarca spalliera del letto
Trentanovi persona poco affidabile
Trincia coltello
Tringa gioco (campana)
Tripōdu sostegnmo in ferro a tre piedi
Trispitu treppiedi
Trivvōti tre volte
Trugghja grassottella
Trųscia non avere soldi
Tumināta si dice anche per indicare grosse quantitā
Turziu

V

Vacili bacinella
Vāgnalu bagnalo
Vaianča fagiolina
Vāiu vado
Vaiųni vallone
Valori castagna bollite
Vallanzāstuvu gli siete saltati addosso
Vancareu sgabello
Vanda parte, direzione
Vandėa si dice di chi (il banditore) reclamizza un prodotto
Vandulėa sparla; spettegola
Varėu barile
Varvazzōlu mento
Varvčri barbiere
Vasilicō basilico
Vastasu uomo di fatica, facchino
Vasu bacio
Vavalācu lumaca
Vavatindi vattene
Vavųsu spavaldo
Vertula bisaccia
Vidisti hai visto
Vinča vicolo
Viōzzu pannocchia
Virrėna
Vota gira
Vōtati gėrati
Votāti girāti
Votalaru perditempo
Vrascčri braciere
Vrāscia brace
Vrasciōla polpetta
Vrazza braccia
Vrigoghjųsu vergognoso, timido
Vrigolėzia liquirizia
Vrōccula broccoli (anche stupidi)
Vrusciātu bruciato
Vucata guaio
Vucca bocca
Vuccazzāru
Vucculāru collo

Z

Zaghalėa pioviggina
Ziccųsu prepotente, testardo
Zimba disordine
Zėmbaru vestito male; campagnolo
Zimbėli basto
Zinnōnti dente canino
Zėnzulu Zizzolo, giuggiole
Zėppuli frittelle tipiche (per il Natale)
Ziti fidanzati

 

Redazione Tropea e dintorni

 

 

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