Attualità

XXI Cammino nazionale delle Confraternite delle Diocesi d’Italia

La Confraternita è una risorsa della Chiesa nella Società attuale.

In 16.000 si sono dati appuntamento a Monreale in un tripudio di colori.

La Congrega del Carmine di Tropea a Monreale - foto Taccone
La Congrega del Carmine di Tropea a Monreale - foto Taccone

I giorni 15, 16 e 17 giugno 2012 a Monreale si è svolto il XXI cammino nazionale di fraternità delle Confraternite delle Diocesi d’Italia.
Più di 16.000 pellegrini si sono dati appuntamento per manifestare che la confraternita è una risorsa della Chiesa nella Società attuale.
Generosissima è stata l’accoglienza di Monreale che con una impeccabile organizzazione ha dato assistenza a tutti i partecipanti convenuti.
Sua Eccellenza Mons. Salvatore Di Cristina, Arcivescovo di Monreale, ha celebrato la Santa Messa nella stupenda cattedrale caratterizzata da mosaici dorati rappresentanti gli episodi più importanti della vita di Gesù. La concelebrazione eucaristica è avvenuta alla presenza del nuovo Assistente Ecclesiastico della Confederazione delle Diocesi d’Italia Mons. Mauro Parmeggiani, vescovo di Tivoli, che è subentrato al compianto Mons. Brambilla.
Il saluto del Sindaco di Monreale Filippo Di Matteo e del Dottor Francesco Antonetti , Presidente della Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia ed il ringraziamento di Mons. Parmeggiani hanno concluso la cerimonia.
XXI Cammino di fraternità nella Cattedrale di Monreale - foto Taccone
XXI Cammino di fraternità nella Cattedrale di Monreale - foto Taccone

Durante il Cammino, partito dal Campo sportivo, che ha attraversato la città, si è potuto ammirare gli addobbi dei balconi con molte coperte di damasco e di pizzo appese alle ringhiere e con lancio di fiori con cui i cittadini hanno voluto salutare i pellegrini .
Il prossimo cammino sarà a Roma in occasione dell’anno di fede.
La Confraternita del Carmine di Tropea e le due confraternite di Dasà si sono associate per non mancare all’appuntamento.
Il vero cammino continua dopo la conclusione dell’evento rientrando a casa nella quotidianità dove applicare la testimonianza di che cosa significhi essere confratello nella Chiesa e nella Società attuale.

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