Fede e dintorni

Stimato e caro dottore…

La vocazione del medico è di grande responsabilità. Oggi appare sempre più chiaro che senza vocazione non si può fare il medico, e che non è così facile mantenerla, la vocazione.Infatti la vocazione del medico è sottoposta a continue tentazioni e i “tradimenti” oggi vengono evidenziati con preoccupante frequenza. In questo contesto è significativa e piena di speranza la lettera che l’arcivescovo di Milano, Mons. Mario Delpini, ha inviato ai medici della sua diocesi. «Stimato e caro dottore, le scrivo…», una lettera per sostenerli nella loro «vocazione» verso i malati. – Come non condividere questo gesto di pastore che si fa portavoce delle persone più deboli, ma piene di speranza, quali sono gli ammalati, i ricoverati?